Papa Francesco: "Riformare l'Onu". L'appello: casa, lavoro, terra per tutti. Bagno di folla a Central Park
Il Papa in visita all'Onu, colloquio privato con Ban Ki-Moon,
poi discorso all'Assemblea generale: "Occore riformare le Nazioni
Unite, ampliare la partecipazione". Incontro con i familiari delle
vittime dell'11 settembre a Ground Zero, visita a una scuola di Harlem e
infine la messa a Central Park
Papa all'Onu: le immagini della visita al Palazzo di Vetro e del discorso all'Assemblea generale
ALL'ONU - Papa all'Onu, è il grande giorno. Con dieci minuti di anticipo sull'orario previsto delle 8,30, Papa Francesco è arrivato al Palazzo di Vetro, Sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite nella Grande Mela. Bergoglio è stato accolto al suo arrivo dal Segretario Generale Onu, Ban Ki-Moon, accompagnato dalla consorte. Dopo l'omaggio floreale di due bambini, figli di funzionari dell'Organizzazione caduti per servizio, è iniziato l'incontro privato con lo stesso Ban nel suo ufficio, al 38esimo piano del Palazzo di Vetro, durato circa 15 minuti. Terminato il summit con Ban, Bergoglio ha salutato i funzionari, effettuato una visita al Palazzo e poi recitato il suo discorso davanti all'Assemblea.
E una standing ovation, con i delegati di tutte le nazioni in piedi per applaudire, ha accolto Papa Francesco al suo ingresso nell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. "Grazie per gli sforzi di tutti e di ciascuno per il bene dell'umanità - ha iniziato col dire, in spagnolo, il pontefice -. Ancora una volta, seguendo una tradizione della quale mi sento onorato, il segretario generale delle Nazioni unite ha invitato il Papa a rivolgersi a questa onorevole assemblea delle nazioni. A mio nome e a nome di tutta la comunità cattolica, signor Ban Ki-moon, desidero esprimerle la più sincera e cordiale riconoscenza; La ringrazio anche per le sue gentili parole". Poi il pontefice ha continuato salutando in maniera specifica "i capi di Stato e di governo qui presenti, gli ambasciatori, i diplomatici e i funzionari politici e tecnici che li accompagnano, il personale delle Nazioni unite impegnato in questa 70esima Sessione dell'assemblea generale, il personale di tutti i programmi e agenzie della famiglia dell'Onu e tutti coloro che in un modo o nell'altro partecipano a questa riunione. Tramite voi saluto anche i cittadini di tutte le nazioni rappresentate a questo incontro".
"Riformare l'Onu" - "La riforma e l'adattamento ai tempi sono sempre necessari, progredendo verso l'obiettivo finale di concedere a tutti i Paesi, senza eccezione, una partecipazione e un'incidenza reale ed equa nelle decisioni" ha detto Bergoglio, indicando una nuovia via alle Nazioni Unite. Poi il passaggio sull'ambiente.
Ambiente - "Occorre affermare che esiste un vero 'diritto dell'ambiente'", ha chiesto il Papa, indicando "una duplice ragione" a sostegno della sua richesta: "in primo luogo - ha spiegato - perché come esseri umani facciamo parte dell'ambiente. Viviamo in comunione con esso, perché l'ambiente stesso comporta limiti etici che l'azione umana deve riconoscere e rispettare e qualsiasi danno all'ambiente è un danno all'umanità. E in secondo luogo, perché ciascuna creatura, specialmente gli esseri viventi, ha un valore in sè stessa, di esistenza, di vita, di bellezza e di interdipendenza con le altre creature". "Per tutte le credenze religiose l'ambiente è un bene fondamentale", ha ricordato Francesco sottolineando che "noi cristiani, insieme alle altre religioni monoteiste, crediamo che l'universo proviene da una decisione d'amore del Creatore, che permette all'uomo di servirsi rispettosamente della creazione per il bene dei suoi simili e per la gloria del Creatore, senza però abusarne e tanto meno essendo autorizzato a distruggerla". "L'ambiente naturale e il vasto mondo di donne e uomini esclusi rappresentano due settori intimamente uniti tra loro, che le relazioni politiche ed economiche preponderanti hanno trasformato in parti fragili della realta'". "Per questo - ha spiegato - è necessario affermare con forza i loro diritti, consolidando la protezione dell'ambiente e ponendo termine all'esclusione". "Alzo la mia voce - ha detto - insieme a quella di tutti coloro che aspirano a soluzioni urgenti ed efficaci. L'abuso e la distruzione dell'ambiente, allo stesso tempo, sono associati ad un inarrestabile processo di esclusione".
Difesa dei poveri - Papa Francesco ha ricordato che è necessaria "maggiore equità". Per Bergoglio, ciò "vale in special modo per gli organi con effettiva capacità esecutiva, quali il Consiglio di Sicurezza, gli organismi finanziari e i gruppi o meccanismi specificamente creati per affrontare le crisi economiche". "Questo aiuterà a limitare qualsiasi sorta di abuso o usura - ha affermato ancora - specialmente nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. Gli organismi finanziari internazionali devono vigilare in ordine allo sviluppo sostenibile dei Paesi e per evitare l'asfissiante sottomissione di tali Paesi a sistemi creditizi che, ben lungi dal promuovere il progresso, sottomettono le popolazioni a meccanismi di maggiore povertà, esclusione e dipendenza". "Forme di corruzione - ha aggiunto Francesco - sono penetrate nei diversi livelli della vita sociale, politica, militare, artistica e religiosa, generando, in molti casi, una struttura parallela che mette in pericolo la credibilità delle nostre istituzioni".
Contro la guerra e per i diritti - "La guerra è la negazione di tutti i diritti e una drammatica aggressione all'ambiente. Se si vuole un autentico sviluppo umano integrale per tutti, occorre proseguire senza stancarsi nell'impegno di evitare la guerra tra le nazioni e tra i popoli" ha detto il Papa, che poi ha parlato dei diritti universali. "I governanti devono fare tutto il possibile affinché tutti possano disporre della base minima materiale e spirituale per rendere effettiva la loro dignità e per formare e mantenere una famiglia. Questo minimo assoluto, a livello materiale, ha tre nomi: casa, lavoro e terra; e un nome a livello spirituale: libertà dello spirito"
Temi etici - "La difesa dell'ambiente e la lotta contro l'esclusione esigono il riconoscimento di una legge morale inscritta nella stessa natura umana, che comprende la distinzione naturale tra uomo e donna e il rispetto assoluto della vita in tutte le sue fasi e dimensioni" ha detto Francesco all'Onu citando passi della sua enciclica Laudato sì.
Nucleare e lotta al narcotraffico - "Occorre impegnarsi per un mondo senza armi nucleari, applicando pienamente il Trattato di non proliferazione, nella lettera e nello spirito, verso una totale proibizione di questi strumenti", ha detto poi il Papa. "Il recente accordo sulla questione nucleare in una regione sensibile di Asia e Medio Oriente è una prova delle possibilità della buona volontà politica e del diritto, coltivati con sincerità, pazienza e costanza. Formulo i miei voti perché questo accordo sia duraturo ed efficace e dia i frutti sperati con la collaborazione di tutte le parti coinvolte". Il Papa ha poi chiesto un'azione urgente contro "il fenomeno dell'esclusione sociale ed economica, con le sue tristi conseguenze di tratta degli esseri umani, commercio di organi e tessuti umani, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato, compresa la prostituzione, traffico di droghe e di armi, terrorismo e crimine internazionale organizzato". "Ampi settori sono - ha denunciato - senza protezione, vittime piuttosto di un cattivo esercizio del potere".
Esame di coscienza e chiusura - "Un serio appello ad un esame di coscienza di coloro che hanno la responsabilità della conduzione degli affari internazionali" è stato rivolto da Papa Francesco in chiusura. "E' necessario - ha affermato - non solo nei casi di persecuzione religiosa o culturale, ma in ogni situazione di conflitto, come in Ucraina, in Siria, in Iraq, in Libia, nel Sud-Sudan e nella regione dei Grandi Laghi, prima degli interessi di parte, pur se legittimi, ci sono volti concreti". Infine un "Dio vi benedica" salutato da applausi scroscianti.
GROUND ZERO Il Papa poi ha fatto visita al memoriale di Ground Zero, dove è giunto è giunto prima delle 11.30 (le 17.30 in Italia) al Ground Zero, il memorial di New York degli attentati dell'11 settembre 2001. Al suo arrivo insieme all`arcivescovo di New York, card. Timothy M. Dolan, il Papa ha deposto una corona di fiori in prossimità della fontana sud e, affiancato dall'ex sindaco Michael Bloomberg, ha salutato individualmente venti familiari di soccorritori caduti dopo l'attentato. Francesco è entrato poi nell`edificio del Memorial e sceso al piano -4, per raggiungere la Foundation Hall, dove si trovavano già presenti dodici leader religiosi, per l'incontro interreligioso del suo viaggio statunitense.
"Il Ground Zero - ha detto Francesco rispondendo ai leder religiosi che hanno pregato con lui -, teatro dell'attacco alle Torri Gemelle e tomba per 2974 vittime, da "luogo di morte si trasforma anche in un luogo di vita, di vite salvate, un canto che ci porta ad affermare che la vita è sempre destinata a trionfare sui profeti della distruzione, sulla morte, che il bene avrà sempre la meglio sul male, che la riconciliazione e l'unità vinceranno sull'odio e sulla divisione". Il Papa, dove aver incontrato i familiari delle vittime dell'11 settembre. su invito del cardinale arcivescovo Timothy Dolan ha concluso scambiando il segno della pace, stringendo le mani e abbracciando tutti gli altri leader religiosi che erano precedentemente intervenuti con una meditazione sulla pace: Satpal Singh (sikh), Yasuko Niwano (buddhismo), Uma Mysorekar (induismo), Bhante Hennbunne Konda (buddismo), e, in particolare, il rabbino Elliot Cosgrove della sinagoga di Park Avenue e l'imam Khalid Latif, cappellano della cappella universitaria di New York, che hanno pronunciato due meditazioni. Dopo il coro di bambini della diocesi newyorkese, il Papa, che nella folla ha salutato con particolare cordialità il cardinale Theodore Edgar McCarrik, arcivescovo emerito di New York. Il Papa ha visitato inoltre la scuola Our Lady Queen of Angels dove ha incontrato alcune famiglie di immigrati. Alle 18 (mezzanotte in Italia) infine celebrerà messa al Madison Square Garden. Domani il trasferimento a Philadelphia per l'ultima tappa del viaggio negli Stati Uniti.
IL DISCORSO AI FUNZIONARI - Papa Francesco aveva iniziato la sua visita alla sede della Nazioni Unite a New York con un breve discorso nella lobby, diretto ai funzionari. "Dietro le quinte - ha detto Bergoglio -, il vostro impegno quotidiano rende possibili molte delle iniziative diplomatiche, culturali, economiche e politiche delle Nazioni Unite, che sono tanto importanti per venire incontro alle speranze e alle aspettative dei popoli che compongono la famiglia umana". Sul campo ad ascoltare il pontefice funzionari e segretari, traduttori ed interpreti, addetti alle pulizie e cuochi, personale della manutenzione e della sicurezza. "Grazie - ha detto loro - per tutto ciò che fate! uomini e donne che siete in molti modi l'ossatura di questa Organizzazione. Il vostro lavoro silenzioso e fedele - ha continuato Bergoglio sempre rivolto ai funzionari Onu - contribuisce non soltanto al miglioramento delle Nazioni Unite, ma ha pure un grande significato per voi personalmente, perche' il modo in cui lavoriamo esprime la nostra dignità e il tipo di persone che siamo. Molti di voi sono giunti in questa citta' da Paesi di tutto il mondo. E come tali siete un microcosmo dei popoli che questa Organizzazione rappresenta cerca di servire. Come tanta gente in tutto il mondo, anche voi siete preoccupati del benessere e dell'educazione dei vostri figli. Vi sta a cuore il futuro del pianeta, e il tipo di mondo che lasceremo alle generazioni future". "Ma oggi, e ogni giorno - ha aggiunto il Papa - vorrei chiedere a ciascuno di voi, secondo le proprie capacità, di prendervi cura l'uno dell'altro: siate vicini gli uni agli altri, rispettatevi gli uni gli altri, cosi' da incarnare in voi stessi l'ideale di questa Organizzazione di una famiglia umana unita, che vive in armonia, che opera non soltanto per la pace ma in pace; che agisce non solo per la giustizia, ma in uno spirito di giustizia". "Cari amici - ha poi concluso Bergoglio congedandosi dai funzionari Onu - benedico ciascuno di voi di tutto cuore. Pregherò per voi e per le vostre famiglie, e chiedo per favore a ciascuno di voi di ricordarsi di pregare per me. E se qualcuno di voi non e' credente, gli chiedo di augurarmi il bene. Dio vi benedica tutti".
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