Cuba, Papa in Plaza Revoluciòn. "Servire persone, non ideologie". Dopo la messa vede Fidel
Il Pontefice è atterrato all'Avana accolto dal presidente
cubano Raul Castro. Messa, incontro con Fidel e infine nuova
chiacchierata con il presidente Raul
Francesco: "Disgelo sia esempio per il mondo"
Francesco: "Disgelo sia esempio per il mondo"
Papa a Cuba, la messa in plaza de la Revolucion
CONTENUTI FORTI - Nella sua omelia il Papa tocca le corde più importanti per i fedeli. Quello di Cuba "è un popolo che ha delle ferite, come ogni popolo, ma che sa stare con le braccia aperte, che cammina con speranza, perché la sua vocazione è di grandezza" afferma. "Lontano da ogni tipo di elitarismo, l'orizzonte di Gesù non è per pochi privilegiati". Papa Francesco lo ha voluto ricordare nella Plaza de la Revolucion, cuore dell'Avana. Alla domanda "Chi è il più importante?" che i discepoli si rivolgevano nella liturgia di oggi, quella di Gesù è "una risposta semplice: se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti". Ma attenzione, ha ammonito il Pontefice "dobbiamo guardarci, dalla tentazione del 'servizio' che 'si serve' ". "Esiste - infatti - una forma di esercizio del servizio che ha come interesse il beneficiare i 'miei', in nome del 'nostro'. Questo servizio lascia sempre fuori i "tuoi", generando una dinamica di esclusione. "La vita autentica - ha spiegato alla folla immensa dei fedeli - si vive nell'impegno concreto con il prossimo. Così "Gesù sconvolge la logica" dei discepoli di allora che "è anche la nostra" di oggi. L'invito di Francesco è chiaro: "Dobbiamo guardarci dallo sguardo che giudica e incoraggiarci a credere nello sguardo che trasforma, al quale ci invita Gesu'".
BLITZ DA FIDEL CASTRO - Subito dopo il bagno di folla in Plaza de la Revoluciòn, Papa Francesco si è recato a casa di Fidel Castro, una residenza dove vi sono molte attrezzature sanitarie per assistere l'anziano presidente. Il colloquio è durato tra i 30 e i 40 minuti, era presente la moglie di Fidel e sono stati toccati in particolari i temi ambientali. Francesco è il terzo Papa che Fidel incontra all'Avana, dopo Giovanni Paolo II nel 1998 e Benedetto XVI nel 2012. Nella sua visita, papa Francesco - memore proprio della richiesta fatta da Castro a Ratzinger nell'incontro di tre anni fa - gli ha portato in dono dei libri su temi religiosi e teologici. In particolare, ha riferito ai giornalisti il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, si tratta di due libri in edizione in spagnolo del sacerdote italiano Alessandro Pronzato, esperto di catechesi, della Bibbia e di divulgazione teologica: La nostra bocca si aprì al sorriso (citazione da un salmo), un testo sul valore dell'humour e dell'allegria in relazione alla fede, e l'altro volume Vangeli scomodi. Quindi una raccolta di discorsi e prediche, anche con registrazione della voce in cd, di padre Armando Llorente, che fu insegnante dello stesso Fidel Castro al collegio dei gesuiti di Belen. Il Papa ha donato infine la sua enciclica Laudato sì e la sua esortazione Evangelii gaudium. Castro ha invece fatto omaggio al Papa del libro del teologo e politico brasiliano Frei Betto, Fidel e la religione. Sul volume, Castro ha vergato la sua dedica: "Per papa Francesco, in occasione della sua visita a Cuba, con l'ammirazione e il rispetto del popolo cubano".
In seguito il Papa ha incontrato Raul Castro, presidente di Cuba e fratello di Fidel. Il regalo scelto da Bergoglio è un mosaico raffigurante la Virgen de la Caridad del Cobre, patrona di Cuba. Il Santo Padre ha consegnato l'opera - realizzata dai mosaicisti dello Studio del Mosaico della Fabbrica di San Pietro, da maggio a settembre 2015 - al termine dell'incontro avvenuto al Palacio de la Revoluciòn di l'Avana. Il lavoro necessario alla realizzazione del mosaico è stato enorme. Gli smalti policromi sono stati applicati con stucco oleoso su una base metallica. Lo stucco, a base di olio di lino e polvere di marmo, ha la stessa composizione di quello utilizzato nei secoli scorsi per applicare i mosaici nella Basilica di San Pietro. Nella realizzazione dell'opera è stata utilizzata sia la tecnica degli smalti tagliati che quella degli smalti filati, tipica dello Studio del Mosaico Vaticano. Con quest'ultima tecnica, inventata nella seconda metà del XVIII secolo, tutte le varie tonalità di colore sono ottenute miscelando ad altissime temperature gli smalti vetrosi. Gli smalti policromi così ottenuti rendono l'intensità dei colori e la proporzione delle figure in modo da garantire una chiara e armoniosa visione. Raul, dal canto suo, ha donato a sorpresa al Papa una grande scultura di un crocifisso con sullo sfondo reti da pesca e remi. L'incontro tra il pontefice e Raul Castro è durato circa un'ora.
Nessun commento:
Posta un commento