SAN
FELICE CIRCEO, DAI FONDALI EMERGE UN CANNONE SARACENO... SI CERCA LA
NAVE
di
Let2
Hanno
cercato di individuare il punto esatto per giorni, poi dalla sabbia hanno visto
emergere alcune parti di un cannone. Quindi sono iniziate le operazioni di
recupero lunghe e complesse che sono finite ieri mattina quando il cannone,
probabilmente saraceno un metro e sessanta di lunghezza per oltre 300 chili di
peso è stato trasportato al porto turistico di San Felice Circeo. Una scoperta
eccezionale iniziata con la segnalazione di un sub che ha attivato Comune e
volontari per la ricerca del relitto. Per ora è stato trovato solo un cannone ma
le ricerche sono appena all’inizio. Chissà che non si tratti di una nave
affondata dopo essere stata colpita da Torre Vittoria o chissà che non si tratti
addirittura del naufragio di una nave spagnola.
“I
riscontri successivi – ha commentato il vicesindaco e assessore alla Cultura
Eugenio Saputo – permetteranno di datare con esattezza il cannone e chissà che
rimosso il primo strato di pietre e ruggine non venga fuori qualche indizio
importante”. Saputo ieri ha seguito le operazioni di recupero insieme al
delegato ai beni archeologici Franco Domenichelli che ha commentato: “Vorrei
sottolineare come tutto sia partito dalla segnalazione di un cittadino. Le
persone si stanno sensibilizzando, segno che il percorso intrapreso da questa
amministrazione per la valorizzazione del patrimonio archeologico sta facendo
breccia nelle persone”.
Ad
immergersi per cercare il cannone è stato proprio il dirigente comunale Domenico
Matacchioni che percorrendo in lungo e in largo il tratto indicato ha trovato
poi il cannone. Si è trattato comunque di un lavoro di squadra in cui hanno
giocato un ruolo fondamentale le persone che volontariamente hanno dato una mano
nelle difficili operazioni di recupero. “A nome dell’amministrazione comunale
vogliamo ringraziare – fanno sapere ancora Saputo e Domenichelli – oltre
all’ingegnere Matacchioni, il sub Massimo Martufi, il responsabile della SOS
Circeo Mauro Capponi, Fabrizio Bravo e Fabio Pasciuti”. Le operazioni sono state
seguite passo dopo passo dal personale della Guardia Costiera coordinato dal
comandante Mucciarelli.
Ed
ora si apre la fase delle analisi. Il cannone è stato posto in un contenitore
con acqua per evitare che si deteriori. Un archeologo e un restauratore sono già
stati incaricati dal Comune di San Felice Circeo per avviare le prime verifiche.
Sembra che siano state inoltre rinvenute anche altri parti metalliche, forse
canne di fucile.
“Quello
che vorremmo ottenere tramite un contributo regionale è di potere procedere con
uno scanner sulla costa, soprattutto nella zona delle torri per capire
effettivamente cosa i fondali nascondono e recuperare per quanto possibile
reperti archeologici per poi restituirli alla collettività”.
I
fondi destinati all’archeologia sono comunque un nodo da sciogliere. “Non sono
molti – ha concluso l’assessore Saputo – i contributi a disposizione delle
amministrazioni comunali in questo senso ma, puntando sulla qualità degli
interventi è comunque possibile raggiungere dei risultati. Il che contribuisce a
realizzare percorsi turistici e culturali che qualificano il territorio”.
Un
percorso a cui si aggiungerà anche il ritrovamento di ieri e perchè no magari
anche il relitto di un’antica nave saracena.
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