mercoledì 3 ottobre 2012

Inpdap: 'Nessun allarme su conti Inps'


Inpdap: 'Nessun allarme su conti Inps'

'La situazione di sbilancio già era nota, ma il sistema è in equilibrio'

Elsa Fornero Elsa Fornero
Inpdap: 'Nessun allarme su conti Inps'
TORINO - Non c'é nessun allarme sui conti dell'Inps dopo la fusione con l'Inpdap. Lo afferma il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, commentando notizie di stampa a margine di un incontro all'Unione Industriale di Torino. "I dati erano tutti conosciuti. Che l'Inpdap fosse in disavanzo non è una novità. Quindi non c'é alcun allarme".
"Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è ridurre i costi di gestione, dobbiamo riuscirci. I costi della previdenza sono legati alle regole per le pensioni e quindi scenderanno man mano che si realizzeranno i risparmi prodotti dalla riforma pensionistica. Non si fa risparmio sulle pensioni mettendo insieme Inps e Inpdap o altri enti, il risparmio si fa sugli oneri di gestione e di amministrazione. Su quelli dobbiamo agire, questi enti dovranno costare meno. L'ente unico dovrà costare meno e io credo che così sarà".

MASTRAPASQUA, SBILANCIO NOTO,SISTEMA IN EQUILIBRIO - La situazione di "sbilancio" dell'Inpdap (soppresso e confluito nell'Inps) era "già" nota. E in ogni caso le riforme previdenziali dei precedenti governi, e l'ultima di Monti-Fornero, hanno stabilizzato del tutto il sistema previdenziale italiano. La rassicurazione, dopo le notizie riportate oggi dalla stampa, è del presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua. "Le cifre che riguardano la nota di assestamento di bilancio (i 5,8 miliardi di passivo della gestione Inpdap e i 10 miliardi di disavanzo patrimoniale dell'Istituto della previdenza pubblica) sono già conosciute; - dice Mastrapasqua in una nota - anche nello scorso mese di luglio sono state divulgate dalle agenzie di stampa. E questo non modifica la piena consapevolezza di una sostanziale stabilità dei conti dell'Istituto e del sistema previdenziale italiano. Gli effetti delle riforme degli anni scorsi e quelli della Monti-Fornero, che si produrranno compiutamente dal prossimo anno, hanno messo definitivamente in sicurezza i conti della previdenza italiana". "La situazione critica in cui versava il bilancio Inpdap era nota: - prosegue - non è conseguenza né dell'azione degli amministratori precedenti, né del lavoro efficiente dei dipendenti. Lo Stato ha sempre trasferito le risorse finanziarie a copertura del bilancio Inpdap, farà altrettanto nei confronti dell'Inps ora che l'Inpdap è soppresso. Il presidente e gli organi dell'Inps - spiega Mastrapasqua - hanno già evidenziato al Governo i problemi e proposto alcune ipotesi di transizione per assorbire i temporanei disavanzi, che in nulla possono modificare le prestazioni previdenziali dovute a tutti i lavoratori, pubblici e privati". L'integrazione di Inpdap ed Enpals in Inps "porterà alla creazione di un ente efficiente e trasparente, per tutti. A partire dal ruolo che devono giocare le Amministrazioni pubbliche in qualità di datori di lavoro di oltre tre milioni di lavoratori attivi. La previdenza dei dipendenti pubblici - prosegue - è strutturalmente deficitaria: il blocco del turn over negli enti pubblici ha creato un irreversibile sbilancio tra le entrate contributive e le uscite per prestazioni. Non è l'unica gestione in Inps ad essere in questa situazione. Ma il sistema previdenziale vive per sua natura della strutturale solidarietà tra gestioni". 

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