Roma-Milano in 30 minuti: ecco Hyperloop, il treno a rinnovabili che sfreccia a 1200 Km orari
Secondo gli esperti presenta innumerevoli vantaggi, e costerebbe meno della TAV
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Si chiama Hyperloop il treno del futuro. Sviluppato dalla Hyperloop Transportation Technologies, è stato presentato nel nostro Paese dall’italiano Bibop G. Gresta, direttore operativo della società statunitense. Il super treno, alimentato interamente da fonti energetiche rinnovabili, si basa sulla tecnologia a levitazione magnetica, consentendo il riutilizzo delle infrastrutture esistenti. Un ipotetico viaggio da Roma a Milano, spiegano gli ingegneri, durerebbe poco più di 30 minuti. Il convoglio, infatti, è in grado di sfrecciare ad una velocità pari a 1.200 km orari. A bordo, anche se questo potrebbe esser visto come una nota negativa, vista la già alta disoccupazione esistente nel Pese, non servirebbero macchinisti. Hyperloop viene infatti gestito e controllato da software intelligenti ITS.
Prima infrastruttura pronta entro il 2016
Diversamente dai tanti progetti annunciati e mai realizzati quello del super treno è un qualcosa di concreto, che diverrà entro pochi anni. La prima infrastruttura di 8 chilometri tra Los Angeles e San Franscisto, evidenzia Gresta, verrà costruita entro il 2016. I primi test dell’Hyperloop, con passeggeri a bordo (28 per capsula), verranno condotti tra il 2018-2019. Nella stessa area, ha poi annunciato l’imprenditore americano Quay Hays, dovrebbe sorgere (già entro i prossimi 2 anni) una smart city alimentata ad energia solare. Il progetto, sostenuto da colossi del calibro di Cisco, RedBull, Disney, sembra avere tutte le carte in regola per mandare in pensione gli attuali sistemi di trasporto a lunga percorrenza.
Alimentato esclusivamente dalle rinnovabili
Il punto di forza, ci tengono a precisare dalla Hyperloop Transportation Technologies, è proprio il sistema di alimentazione che permette di muovere il convoglio esclusivamente con fonti rinnovabili: energia solare, energia eolica, energia generata da freni e recuperata da energia cinetica e fonti geotermiche. “Un mix energetico che garantirà il 30% in meno di consumi - ha spiegato Gresta - possiamo immaginare questo mezzo di trasporto come una gigantesca centrale elettrica con passeggeri a bordo e l’energia generata in eccesso sarà redistribuita in rete”. Certo, diranno alcuni, come può un treno viaggiare a quelle velocità - in maniera stabile e sicura - su una infrastruttura come quella esistente in Italia? Alla domanda ha risposto il team di ingegneri americani. L’infrastruttura non poggerà su terra, ma su piloni antisismici, e si servirà in esclusiva della tecnologica Indutrack, un sistema in grado di stabilizzare i proiettili all’interno dei cannoni delle navi che diventa più forte all’aumentare della velocità stessa.
Hyperloop è più di un progetto futuristico
Al momento sarebbero in corso delle consultazioni a livello istituzionale, accademico e imprenditoriale. L’utilizzo di questo super treno non abbatterebbe soltanto i tempi di percorrenza sulle tratte a lunga percorrenza, ma anche i costi di realizzazione sono anche più bassi di quelli dei binari per i treni ad alta velocità (Tav), riutilizzando come detto anche le infrastrutture che già esistono. Il successo del progetto Hyperloop sembra dunque garantito, anche se un piccolo neo esiste. Le capsule che dovrebbero ospitare i passeggeri risultano completamente chiuse e questo “dettaglio”, specie per i pendolari che soffrono di claustrofobia, potrebbe essere un problema non di poco conto. Dalla società statunitense arriva però una soluzione. I finestrini verrebbero sostituiti da finestre animate da realtà virtuale (“Augmented windows”).
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