«L’EgyptAir da Parigi è precipitato». Fonti Usa: è stata una bomba
Si fa sempre più concreta l’ipotesi che sia stato un attentato la causa del disastro aereo del volo EgyptAir da Parigi al Cairo. «Le prime indicazioni sono quelle di una bomba», hanno rivelato fonti dell’amministrazione Obama citate dai media Usa. Una versione in qualche modo confermata, nonostante la cautela, da Hillary Clinton che in un’intervista alla Cnn ha detto: «Sembra proprio che sia stato un atto terroristico». Da parte sua Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, nel suo briefing quotidiano ha provato a frenare: «È troppo presto per dire in modo definitivo cosa può aver causato questo disastro. L’indagine è in corso e gli investigatori considerano tutti i fattori potenziali che possono aver contribuito allo schianto». Gli Stati Uniti, intanto, sono in contatto con Parigi e Il Cairo per offrire assistenza nelle indagini.
Secondo quanto riferiscono fonti di stampa, a bordo del velicolo ci sarebbero stati 3 agenti della sicurezza egiziana, sempre presenti sull'aereo - alternandosi con altri colleghi - nelle 24 ore precedenti al disastro e quindi anche nelle tappe ad Asmara in Eritrea e in quella successiva a Tunisi. Questo aspetto alimenta il sospetto che se qualcuno abbia voluto piazzare un ordigno a bordo dell'aereo - pista che prende sempre piu' corpo - questo non possa essere avvenuto che allo scalo parigino Charle de Gaulle da cui l'Airbus A-320 egiziano è decollato l'ultima volta ieri sera alle 23,09, piu' che negli altri aeroporti.
Il relitto dell’Airbus con 66 persone a bordo (56 passeggeri, tra cui un neonato e due bambini, sette membri dell'equipaggio e tre funzionari della sicurezza) è stato individuato nel Mediterraneo, in acque egiziane al largo dell' isola greca di Karpathos. L’aereo era scomparso dai radar nella notte quando si trovava a circa 280 km dalla costa egiziana (segui la cronaca in diretta).
«È perduto, si è inabissato», ha detto il presidente francese François Hollande. «Nessuna ipotesi è da scartare, né da privilegiare». Quando sapremo la verità, dovremo «trarne tutte le conseguenze», che si sia trattato di «un incidente» oppure di «terrorismo», ha aggiunto. Più deciso il ministro dell’Aviazione egiziano, Sherif Fatih, secondo cui «la possibilità che si sia trattato di un atto terroristico è più forte di quella del guasto tecnico», mentre per il capo dei servizi segreti russi Aleksandr Bortnikov, citato da Ria Novosti, si tratta «con ogni probabilità di un atto terroristico».
Dalla lista di nazionalità dei passeggeri fornita dalla stessa compagnia aerea egiziana in un tweet non risultano cittadini italiani: la maggioranza dei passeggeri sono egiziani (30), oltre a 15 francesi, un britannico, un belga, due iracheni, un kuwaitiano, un saudita, un sudanese, un portoghese, un algerino, un canadese e un cittadino del Ciad. Smentita dal premier egiziano, il quale non esclude l’ipotesi terrorismo, la notizia di un Sos poco prima che l’Airbus A320-232 sparisse dai radar. Il capitano di un mercantile aveva detto di aver visto fiamme nel cielo a sud di Karpathos.
Il volo MS804, un Airbus 320, era partito alle 23:09 da Parigi e si trovava a 11.300 metri di altezza ed ha fatto perdere le sue tracce quando si trovava circa 16 chilometri dentro lo spazio aereo egiziano, ha spiegato EgyptAir sul suo profilo Twitter. Le condizioni meteo, al momento della scomparsa, erano buone.
Secondo le informazioni fornite dalla compagnia aerea, il capitano aveva 6.275 ore di volo, incluse 2.101 su Airbus 320. Il velivolo scomparso era stato costruito nel 2003 ed era al quinto volo della giornata.
L’aereo «ha perso il contatto con i radar alle 2:45, ora del Cairo», ha annunciato la compagnia, sempre via Twitter. In quel momento l’Airbus si trovava «fra i 48 e 60 chilometri dalla costa» a Nord dell’Egitto. È certo che i controllori di volo greci sono stati in contatto con la cabina di comando dell’aereo mentre questo transitava nello spazio aereo ellenico e non hanno ricevuto nessuna segnalazione di problemi da parte del pilota. Lo fa sapere il direttore dell’Aviazione civile greca confermando che il volo era a 37mila piedi e procedeva ad una velocità di 519 miglia l’ora. Secondo la stessa fonte, i controllori greci hanno provato a contattare il volo MS804 circa 10 miglia prima di lasciare lo spazio aereo greco ed entrare in quello egiziano, ma non hanno ricevuto risposta. I tentativi di contatto sono proseguiti - ha aggiunto - fino alle 3.39 (le 2.39 in Italia) quando l'aereo è scomparso dai radar.
“Si potrebbe trattare di un atto terroristico, ma al momento non abbiamo certezze”Il ministro dell’Aviazione egiziano Sherif Fatih
Elicotteri e navi per il soccorso civile stanno pattugliando le acque del Mediterraneo. L'esercito egiziano ha inviato aerei da ricognizione, mentre la marina sta intervenendo con propri mezzi per individuare eventuali superstiti. Anche La Grecia ha mobilitato due velivoli, tra cui un C-130, mentre una fregata ellenica si sta dirigendo verso l'area delle ricerche.
Intanto EgyptAir ha attivato due numeri telefonici per i familiari dei passeggeri, lo 0800 7777 0000 per chi chiama dall’Egitto e il +202 259 89320 per telefonate da cellulari o dall'estero.
Non è la prima volta che l’Egitto si trova al centro di sciagure aeree. L’ultima risale al 31 ottobre scorso, quando un aereo della compagnia russa Metrojet con 224 persone a bordo è precipitato nella penisola del Sinai poco dopo il decollo dall’aeroporto di Sharm el-Sheikh. Alcuni giorni dopo si è scoperto che una bomba era stata trasportata a bordo dell’Airbus e nascosta in una bibita. L’Isis ha rivendicato l’attentato.
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