Fca, accordo con Google sull’«auto senza pilota»
di Andrea Malan con articoli di Mario Cianflone3 Maggio 2016
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Argomenti: Stati Uniti d'America | Ford | Ferrari | Fiat |Toyota | Self-Driving Car Project | Sergio Marchionne |Italia | Chrysler
FiatChrysler e Google hanno firmato ieri l'atteso accordo di cooperazione tecnologica nel campo dei veicoli a guida autonoma. In un comunicato diffuso in tarda serata da Londra, Fca ha annunciato che «Google» amplia il programma di sperimentazione di veicoli a guida autonoma con l’inclusione del nuovo minivan ibrido di Chrysler Pacifical Hybrid. Gli ingegneri di Fca Us (ex Chrysler) e gli ingegneri di Google lavoreranno insieme per integrare la tecnologia di guida autonoma nel veicolo. Google Self Driving Car Project e Fca integreranno la tecnologia di Google nei nuovi minivan ibridi di Chrysler Pacifica Hybrid 2017 al fine di ampliare l’attuale programma di sperimentazione di vetture a guida autonoma di Google.
Questa è la prima volta che Google lavora direttamente con un costruttore automotive per integrare il proprio sistema di guida autonoma (sensori e software inclusi) su una vettura; le responsabilità a livello di ingegnerizzazione saranno ripartite a seconda delle specifiche aree di competenza delle rispettive aziende. Nella fase iniziale Fca progetterà circa 100 veicoli costruiti appositamente per il programma di guida autonoma di Google. Secondo quanto spiega il comunicato nella fase iniziale Fca progetterà circa 100 minivan Chrysler Pacifica Hybrid costruiti appositamente per il programma di guida autonoma di Google; Google a sua volta integrerà l’insieme di sensori e computer che permettono al veicolo di muoversi autonomamente sulle strade, e li utilizzerà nel suo programma di sperimentazione, più che raddoppiando la flotta di veicoli attualmente in uso.
Ingegneri di entrambe le società lavoreranno nel centro del Michigan per velocizzare le fasi di progettazione, test e produzione di veicoli. «Fca ha un team di ingegneri abili ed esperti e la Chrysler Pacifica Hybrid è la vettura adatta per testare la tecnologia di guida autonoma di Google», ha dichiarato John Krafcik, amministratore delegato di Google Self-Driving Car Project. «Lavorare a stretto contatto con Fca ci darà l'opportunità di velocizzare lo sviluppo di una vettura a guida totalmente autonoma.«Lavorare con Google dà a Fca l'opportunità di collaborare con una delle principali società high-tech al mondo per velocizzare il processo di innovazione nell'industria automotive», ha dichiarato Sergio Marchionne che ieri è volato negli Usa a definire gli ultimi dettagli dell'intesa con Google, domani tornerà in Italia per presentare a Matteo Renzi l'Alfa Romeo Giulia. I veicoli a guida autonoma di Google sono attualmente in sperimentazione in quattro città degli Stati Uniti.
Le Chrysler Pacifica Hybrid a guida autonoma saranno testate sul circuito privato di Google in California prima di essere utilizzate strade pubbliche.In una seconda fase il numero dei veicoli utilizzato potrebbe salire fino a 500. Ieri intanto Fca ha annunciato che nel mese di aprile ha aumentato ancora una volta le vendite negli Usa: il gruppo italo-americano ha venduto quasi 200mila veicoli tra auto e light truck (199.631 unità) con un rialzo del 6% rispetto ai 189mila dello stesso mese del 2015. Si tratta del miglior aprile degli ultimi 11 anni. Ancora una volta la crescita è stata trainata dai marchi Jeep (+17% a 84mila unità) e Ram (+12% a quasi 46mila); in calo le vendite di Fiat (-19%), Chrysler (-18%) e Dodge (-3%). Il bilancio dei primi quattro mesi dell'anno vede una crescita dell'8% a oltre 750mila unità. L'intesa con Fca, che non sarà esclusiva, riguarda per ora la fase sperimentale: l'arrivo di veicoli a guida autonoma sul mercato è ancora lontano, per motivi normativi oltre che tecnologici. L'operazione non cambia dunque lo scenario competitivo del settore e non avrà un impatto immediato significativo sui conti di Fca. E non è ancora noto quali ripercussioni avrà l'intesa con Google sull'attività di Fca in Italia
Tornando al mercato Usa, «la domanda di Suv e pick-up è continuata inarrestabile» ha osservato Reid Bigland, Senior Vice President per le vendite di Fca in Nordamerica. La Renegade prodotta a Melfi è stata venduta in quasi 10mila unità, record sul mercato Usa. Il mese scorso è iniziata la distribuzione del nuovo monovolume Chrysler Pacifica, che sarà disponibile nella seconda metà dell'anno anche in versione ibrida plug-in e che come detto servirà come base per la sperimentazione delle tecnologie di guida autonoma con Google.
La crescita di Suv e pick-up (che vale non solo per Fca ma anche per le rivali) è favorita dal prezzo del carburante storicamente basso e viene assecondata dai costruttori che ricavano dai truck margini di profitto nettamente superiori. Una recente analisi della società di consulenza Kelley Blue Book indica per esempio che in un anno (dall'aprile 2015 al mese scorso) i prezzi di vendita medi dei veicoli del gruppo Fca sono cresciuti del 4,8% grazie in gran parte allo spostamento del mix verso i truck; nello stesso periodo Gm ha “guadagnato” il 4,6% e Ford il 2,1 per cento. Per questo Sergio Marchionne ha annunciato a gennaio una ristrutturazione della produzione Usa con il taglio anticipato di due berline di scarso successo (Dodge Dart e Chrysler 200, entrambe su piattaforma di origine italiana) e la loro sostituzione con nuovi Suv e pick-up (uno di questi ultimi anche per il marchio Jeep). La percentuale dei light truck sulle vendite di Fca (compresi i monovolume come la Pacifica) è salita nei primi 4 mesi del 2016 all'82% dal 77% dell'intero 2015, e potrebbe avvicinarsi al 90% una volta che sarà cessata la produzione di Dart e Chrysler 200.
Tornando al mercato Usa, «la domanda di Suv e pick-up è continuata inarrestabile» ha osservato Reid Bigland, Senior Vice President per le vendite di Fca in Nordamerica. La Renegade prodotta a Melfi è stata venduta in quasi 10mila unità, record sul mercato Usa. Il mese scorso è iniziata la distribuzione del nuovo monovolume Chrysler Pacifica, che sarà disponibile nella seconda metà dell'anno anche in versione ibrida plug-in e che come detto servirà come base per la sperimentazione delle tecnologie di guida autonoma con Google.
La crescita di Suv e pick-up (che vale non solo per Fca ma anche per le rivali) è favorita dal prezzo del carburante storicamente basso e viene assecondata dai costruttori che ricavano dai truck margini di profitto nettamente superiori. Una recente analisi della società di consulenza Kelley Blue Book indica per esempio che in un anno (dall'aprile 2015 al mese scorso) i prezzi di vendita medi dei veicoli del gruppo Fca sono cresciuti del 4,8% grazie in gran parte allo spostamento del mix verso i truck; nello stesso periodo Gm ha “guadagnato” il 4,6% e Ford il 2,1 per cento. Per questo Sergio Marchionne ha annunciato a gennaio una ristrutturazione della produzione Usa con il taglio anticipato di due berline di scarso successo (Dodge Dart e Chrysler 200, entrambe su piattaforma di origine italiana) e la loro sostituzione con nuovi Suv e pick-up (uno di questi ultimi anche per il marchio Jeep). La percentuale dei light truck sulle vendite di Fca (compresi i monovolume come la Pacifica) è salita nei primi 4 mesi del 2016 all'82% dal 77% dell'intero 2015, e potrebbe avvicinarsi al 90% una volta che sarà cessata la produzione di Dart e Chrysler 200.
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