La vera storia di Santo Stefano, perché si festeggia
Il Santo Primo martire del mondo cristiano è considerato protettore dei tagliapietre e dei muratori
26 dicembre 2015 - Il Natale è finito ma non ancora le feste.
Ad allungare di un giorno le vacanze, giusto il tempo di riprendersi da
pranzi e cenoni, c'è la ricorrenza di Santo Stefano. Come ogni 26 dicembre anche oggi si celebra il Santo riconosciuto come primo martire della Chiesa Cattolica.
CHI ERA SANTO STEFANO - Non si conoscono le origini ma pare fosse ebreo di nascita, uno dei primi giudei a convertirsi al cristianesimo e a seguire gli apostoli. Si ipotizza, però che fosse greco e in greco il suo nome assume il significato di "coronato". Venerato sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa, è il primo e più importante martire del mondo cristiano, ovvero il primo ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo. Come è raccontato negli Atti degli Apostoli, il suo martirio avvenne per lapidazione a Gersualemme intorno al 36 d. C con l'accusa di blasfemia. Per questo motivo il suo attributo sono le pietre della lapidazione: il Santo è infatti considerato il protettore di tagliapietre e muratori. E' inoltre Santo Patrono di 14 comuni italiani.
PERCHE' IL 26 DICEMBRE – La celebrazione del Santo è stata fissata il giorno dopo il Natale perché considertao uno dei comites christi, ovvero uno dei più vicini al Figlio di Dio nel suo percorso terreno e primi a testimoniarne la fede attraverso il martirio. Il Santo non viene celebrato ovunque nello stesso giorno: il 26 dicembre è la data della festa Cattolica e di quella protestante, mentre quella ortodossa lo ricorda il 27.
Il Santo Primo martire del mondo cristiano è considerato protettore dei tagliapietre e dei muratori
Buone feste, ecco come cambiano le tradizioni di Natale da nord a sud
CHI ERA SANTO STEFANO - Non si conoscono le origini ma pare fosse ebreo di nascita, uno dei primi giudei a convertirsi al cristianesimo e a seguire gli apostoli. Si ipotizza, però che fosse greco e in greco il suo nome assume il significato di "coronato". Venerato sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa, è il primo e più importante martire del mondo cristiano, ovvero il primo ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo. Come è raccontato negli Atti degli Apostoli, il suo martirio avvenne per lapidazione a Gersualemme intorno al 36 d. C con l'accusa di blasfemia. Per questo motivo il suo attributo sono le pietre della lapidazione: il Santo è infatti considerato il protettore di tagliapietre e muratori. E' inoltre Santo Patrono di 14 comuni italiani.
PERCHE' IL 26 DICEMBRE – La celebrazione del Santo è stata fissata il giorno dopo il Natale perché considertao uno dei comites christi, ovvero uno dei più vicini al Figlio di Dio nel suo percorso terreno e primi a testimoniarne la fede attraverso il martirio. Il Santo non viene celebrato ovunque nello stesso giorno: il 26 dicembre è la data della festa Cattolica e di quella protestante, mentre quella ortodossa lo ricorda il 27.
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