Vitalizi, Rossi: “In Toscana stop al cumulo, aboliamo privilegio insopportabile”
In base a una proposta di legge firmata dal governatore, dal capogruppo in consiglio regionale Leonardo Marras e del vicesegretario del Pd toscano i consiglieri dovranno scegliere tra l'emolumento regionale e quello maturato in Parlamento o in Europa. Opposizioni caute: "Aspettiamo che il testo arrivi in aula. Ma si intervenga anche sui rimborsi spese"
“Il cumulo dei vitalizi? E’ un’ingiustizia insopportabile. In Toscana aboliremo questo privilegio acquisito e risparmieremo 600mila euro”. Con queste parole il governatore Enrico Rossi ha presentato la proposta di legge Pd con cui si nega la possibilità di cumulare il vitalizio da consigliere regionale della Toscana con quello da parlamentare o da europarlamentare: “Saremo i primi in Italia”, esulta il Pd toscano. Le opposizioni aspettano che il testo arrivi in aula (la proposta è stata presentata in conferenza stampa lo scorso 29 luglio): “Giusto abolire questo privilegio – è il ritornello – ma sul fronte degli sprechi si deve fare molto di più. Il voto a favore? Vogliamo prima leggere il testo: aspettiamo che arrivi in consiglio”.
In Toscana sono 164 i titolari del vitalizio regionale, a cui nel 2014 sono stati erogati 4,6 milioni di euro. Sono una ventina quelli beneficiari di altri assegni. Dopo aver abolito il diritto al vitalizio per gli attuali consiglieri regionali (la misura, approvata nel 2013, è entrata in vigore con la legislatura iniziata due mesi fa), consentito ai consiglieri uscenti di potervi rinunciare (in 22 su 55 hanno chiesto la restituzione dei contributi versati) e previsto una “sforbiciata” seppur temporanea, in linea a quanto disposto dalla Conferenza delle regioni lo scorso 10 ottobre, agli assegni dei consiglieri del passato, la Regione cerca di dare un’altra “spallata”. La proposta di legge presentata a Firenze porta la firma di Rossi, del capogruppo in consiglio regionale Leonardo Marras e del vicesegretario del Pd toscano Antonio Mazzeo.
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