COMUNICATO
Finalmente abbiamo capito perché la Giunta Procaccini ci ha
impedito di organizzare quest'anno la nostra festa a Villa Tomassini. La nostra
colpa è stata quella di non aver fatto una bella colata di cemento sul prato
della villa nelle tre edizioni passate.
Hanno capito tutto, invece, gli organizzatori della festa in
corso in questi giorni a Borgo Hermada, i quali non hanno avuto nessun ostacolo
ad ottenere l'autorizzazione a festeggiare nel giardino di piazza XXIV Maggio.
Sicuramente perché nella richiesta per la concessione di utilizzo dell'area era
compresa l'idea di coprire il poco verde del borgo con un bel po' di cemento e
realizzare una bella pista da ballo.
A Procaccini devono essersi illuminati gli occhi, non avrà
battuto ciglio a vedersi prospettare un'idea così geniale. Vai, un altro po' di
cemento sull'erba, un giro di valzer e il restyling di Borgo Hermada è fatto.
Autorizzazione firmata.
Tant'è. La piattaforma in cemento sta lì, nuova di zecca, in
tutto il suo squallore negli “ex giardini” di piazza XXIV Maggio.
Andare a farsi un giro per verificare.
Per noi di SEL quest'anno la concessione non è arrivata. La
scusante sempre la stessa: niente feste nei parchi pubblici.
Finalmente abbiamo la prova che tutti i polveroni sollevati
negli anni passati, ogni volta che SEL doveva ottenere la concessione per
l'utilizzo del parco di Villa Tomassini, erano intrisi della più stupida e
becera ipocrisia. Ci è bastato attendere e la risposta è arrivata: il cemento
nei giardini pubblici di Borgo Hermada testimoniano che a questa giunta, del
Parco di Villa Tomassini non è mai importato nulla.
Per loro il problema era e rimane il Circolo di Sinistra
Ecologia e Libertà di Terracina che in ogni modo deve essere messo a tacere
perché troppo scomodo. Per Procaccini e i suoi avere in città un gruppo di
persone che si ostina a voler raccontare la verità su ciò che accade dentro al
palazzo è un fastidio troppo grosso. Così, sapendo che la festa è l'unico
strumento a disposizione di un circolo di partito per ottenere le risorse
necessarie a finanziare l'attività politica, impedendoci di organizzare la festa
si è raggiunto l'obbiettivo di bloccare in ogni modo la nostra azione.
Naturalmente, precisiamo subito che la nostra attività
continuerà a costo di rimetterci soldi di tasca nostra.
La questione diventa ancor più delicata se si considera che le
feste di partito sono momenti di confronto, di riflessione, di analisi e di
critica. Rimangono tra le poche occasioni dove le persone trovano ancora il modo
di incontrarsi fisicamente per dibattere sulle questioni complesse che attengono
al vivere in una società sempre più complicata. Impedire che tutto questo possa
liberamente trovare espressione si può lecitamente configurare come una manovra
diretta a limitare la libertà di associazione e di espressione. Questo è un
atteggiamento da considerarsi riprovevole quando perpetrato da chicchessia e
ancor più preoccupante quando detti limiti sono frutto di macchinazioni ordite
proprio da quelle istituzioni che tali libertà dovrebbero garantire.
Se ce ne fosse ancora bisogno, proprio in questi giorni è
emersa una ulteriore prova del nostro ragionamento. Nel Parco di Villa Tomassini
ci sarà un evento musicale. Non è organizzato da SEL, quindi tutto tace. Anzi
tutti tacciono, anche quelle associazioni che, quando si trattava di agitarsi
contro SEL, organizzavano levate di scudi e schiere di tromboni a strombazzare
isteriche cagnare di sdegno fasullo ed ipocrita perché calpestavamo l'erba del
prato. Oggi il loro spirito civico è sospeso, evidentemente annichilito da
quella loro pochezza che inevitabilmente ha trovato definitiva affermazione. Non
si sono degnate di spendere una parola neanche di fronte ad una colata di
cemento rivelandosi per quello che sono: cagnolini da guardia a guinzaglio del
padrone.
Mettiamo in chiaro e ricordiamo che il Circolo SEL Terracina ha
lasciato il parco di Villa Tomassini, ogni volta, in condizioni migliori
rispetto al momento della presa in custodia.
Anzi, diciamo pure che tutte le migliorie apportate sono
sopravvenute grazie a noi, sia direttamente attraverso i lavori di manutenzione
fatti da noi, sia indirettamente per la rinnovata attenzione che abbiamo
sollecitato nei confronti del parco.
La colata di cemento nei giardini di Piazza XXIV Maggio è un
fatto vergognoso che testimonia la totale insensibilità di questa
amministrazione a trovare soluzioni per migliorare la situazione piuttosto
deprimente rispetto agli standards urbanistici più evoluti riguardo le aree
gioco per bambini, i giardini e i parchi di quartiere.
In effetti, arrivati ormai al quarto anno di amministrazione, i
centimetri quadrati di nuovo verde pubblico nel Comune di Terracina ascrivibili
a iniziativa diretta della giunta Procaccini sono pari a Zero.
Una doverosa ultima considerazione: da come risulta evidente
dalle foto, le tavolate organizzate nei pressi della nuova “pista da sballo”
vanno a circondare una croce ed una lapide commemorativa poste in ricordo delle
vittime della strada.
Su tale dislocazione lasciamo ogni valutazione alla sensibilità
di ciascuno.
Per noi è del tutto inopportuna.
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