NELLA
TRINCEA DELLA FORESTALE TRA CAVE A RISCHIO, ABUSIVISMO E TRATTAMENTO ILLECITO
DEI RIFIUTI
di
Andrea Di Lello
Siti
di trattamento illecito di rifiuti, discariche abusive mai bonificate, cave a
rischio idrogeologico, abusivismo e altro ancora. L'ultimo appuntamento di
Ecosuoni, sabato scorso, è stata anche l'occasione per la Stazione di Terracina
del Corpo Forestale dello Stato di informare sulle attività svolte negli ultimi
cinque anni. Il comandante Giuseppe Pannone ha in premessa voluto precisare che
la locale Stazione ha di media un organico di cinque unità, e comprende quattro
comuni, Terracina, Pontinia, Sabaudia e San Felice Circeo, (eccetto il
territorio del Parco Nazionale del Circeo), con un’estensione di giurisdizione
totale pari a circa 39.000 ettari, di cui buona parte di essa e sottoposta a
vari vincoli.
Rifiuti
Con
questo esiguo organico impegnato in un territorio così vasto, la Forestale, per
quanto riguarda i rifiuti, tra gli altri provvedimenti, ha sequestrato 35 siti
oggetto di smaltimento e/o gestione e trattamento illecito, denunciando 27
persone all'autorità giudiziaria. Molte di queste aree sono state bonificate.
Mai bonificate, invece, sei discariche abusive, di cui tre nel Comune di
Terracina, scoperte a seguito di indagine voluta dalla Comunità Europea.
Incendi
boschivi
Buone
notizie quelle sugli incendi boschivi: “Ho messo in campo - ha spiegato Pannone
- una strategia di ascolto, di comprensione, fornendo suggerimenti e consigli
alle categorie interessate, coinvolgendo le associazioni tutte, nonché i vari
amministratori che si sono succeduti negli anni. Obiettivo raggiunto è
lusinghiero, in quanto negli anni 1995-2000 solo il comune di Terracina
registrava un numero medio di incendi pari a 25 annui, con una superficie media
percorsa dal fuoco di 280 ettari. Nell’ultimo quinquennio a Terracina non
abbiamo avuti incendi boschivi significativi”.
Vincolo
idrogeologico
Nel
contrasto alle violazioni del vincolo idrogeologico, la Forestale ha applicato
50 sanzioni amministrative, pari a 250.000 euro, per movimento o trasformazione
di terreno vincolato non autorizzato, e taglio di piante in violazione di legge.
Impedito poi l'ampliamento di alcune cave, sentiamo Pannone: “Il monitoraggio
sistematico ha permesso di rilevare nel corso degli anni diversi illeciti che
hanno portato a sanzioni di natura penale e amministrativa. Si evidenzia che
attività istruttorie hanno consentito di mettere in evidenza potenziali rischi
idrogeologici che in alcuni casi sono stati ritenuti più che fondati
scongiurando significativi ampliamenti di attività estrattive”.
Urbanistica
Passando
ai controlli sul corretto svolgimento delle attività urbanistico-edilizie,
l'impegno della Forestale ha portato all’invio di 162 notizie di reato alla
Procura della Repubblica di Latina con il sequestro giudiziario di 101 aree e/o
manufatti, e con la denuncia di 204 persone all’autorità giudiziaria. Pannone ha
parlato anche della tutela degli animali, citando l'intervento più significativo
effettuato dai suoi uomini nei confronti di un uomo che aveva lasciato morire di
fame e di sete 15 cani.
Demanio
E
ancora: il monitoraggio delle aree demaniali, con 25 notizie di reato tra piante
abbattute furtivamente o danneggiate, occupazioni abusive di suoli, furti e
danneggiamenti vari; il controllo degli arenili, in particolare lo scorso
luglio, quando le verifiche in 12 stabilimenti hanno portato al rilevamento di
diverse sanzioni amministrative e a notiziare l'autorità giudiziaria “per talune
problematiche che sono in corso di valutazione da parte di quest'ultima”.
Bracconaggio
Nel
settore del bracconaggio e delle attività venatorie, 33 le notizie di reato e 20
le persone denunciate. Sono stati anche liberati oltre 250 cardellini
intrappolati con le reti.
Attività
investigative
Pannone,
infine, ha ricordato le attività investigative svolte congiuntamente al
personale del NIPAF di Latina, come ad esempio quelle relative ai locali ex
Desco, al complesso residenziale Green Village e al complesso residenziale
Villaggio del Parco a Sabaudia.
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