Al Direttore Esecuzione del Contratto
Rifiuti Solidi Urbani del Comune di Terracina
Signora Luciana Maragoni
Con mie
lettere depositate al protocollo comunale, ed a lei indirizzate, rispettivamente
nelle seguenti date, 29 Novembre 2013, 9 Gennaio 2014, 6 Febbraio 2014 e 9
Giugno 2014, ed a cui ho allegato abbondante documentazione attestante carenze
nella prevenzione e nella tutela della salute dei lavoratori da parte della
Servizi Industriali, il non rispetto del C C N L da parte della stessa azienda
nei confronti dei dipendenti, ed in particolare nei confronti dei signori Toso
Gianni e Caiazzo Gennaro, ed in aggiunta
a quanto sopra, il licenziamento discriminatorio del delegato della CGIL
Palmacci Vincenzo.
Vanno succintamente richiamati in
particolare, a mo di esempio, i fatti relativi alle dimissioni per colpa
dall’azienda da parte del Signor Caiazzo Gennaro, in quanto non percepiva gli
stipendi e tutte le spettanze maturate, da ultimo a lei rappresentate
direttamente da parte dei legali dello stesso in modo analitico con lettera
datata 23 Giugno 2014, lettera inviata anche al sottoscritto in quanto
Consigliere Comunale, ed in cui venivano denunciate conseguenzialmente anche
evasioni contributive.
In una
delle mie missive a lei indirizzate ho allegato copia di un Decreto Ingiuntivo
direttamente esecutivo, emesso dal
Tribunale di Latina nei confronti del Comune di Terracina e della Soc. Servizi
Industriali e notificato in data 30 Gennaio 2014 al Comune di Terracina ed il 4
Febbraio 2014 alla Soc. Servizi Industriali, in cui veniva riconosciuta al Sig.
Toso Gianni la somma di Euro 7.126,00 a titolo di mensilità arretrate non
corrisposte dall’azienda, e condannava le parti al pagamento delle spese legali
pari ad Euro 420,00.
Senza
andare troppo indietro nel tempo, ed al solo fine di rendere più snello il
ragionamento, le faccio presente che il sig. Toso Gianni ha percepito, a titolo
di retribuzione durante l’intero anno 2014,
la modesta somma complessiva di Euro 2.600,00, quindi una somma che a dir
poco inadeguata e non corrispondente alle effettive spettanze maturate dal
dipendente significa dire un eufemismo.
Con le
mie missive, sempre a lei indirizzate, ripetutamente le ho chiesto di procedere
alla rescissione del contratto di
appalto di servizio nettezza urbana , raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ed
assimilati (comprensivi gli oneri di
smaltimento ed altri servizi connessi), firmato tra il Comune di Terracina e
la Soc. Servizi
Industriali il 18 Settembre 2013 presso la casa comunale, richiesta che alla
luce dei fatti sopra descritti sono con la presente costretto a ribadire, per
cui ritengo ineludibile l’applicazione
nei confronti dell’azienda l’art. 8 – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER
INADEMPIMENTO, previsto dal sopra richiamato contratto d’appalto.
Alla
luce di quanto previsto dalla legge 241/90, meglio nota come legge sulla
trasparenza degli atti pubblici, con la presente chiedo di sapere cosa lei ha
fatto in conseguenza delle mie
richieste, intendendo:
A)
Sono
state fatte contestazioni formali all’azienda nel merito dei problemi da me
sollevati?
B)
Quali
sono eventualmente state le risposte da parte
dell’azienda?
C)
E’ in
atto una qual si voglia iniziativa nei confronti dell’azienda da parte
dell’Ente?
D)
A quali
determinazioni è arrivata la signoria vostra o il Responsabile Unico del
Procedimento o, ancora meglio, il dirigente
responsabile?
Come
già fatto in passato le ribadisco la mia intenzione di proseguire con costanza
nella direzione ormai chiaramente nota di far rispettare il contratto d’appalto,
e l’attivazione, con la presente, della
procedura prevista dalla legge 241/90 ne è la dimostrazione.
Ovviamente non sfuggono al sottoscritto, e credo alla città intera, i
disservizi a cui i cittadini sono costretti a sottostare in conseguenza di una
incapacità gestionale e strutturale che fa semplicemente spavento, soprattutto
se messa in relazione alla stagionalità. Ma su questo ci ritorneremo in separata
discussione.
Sperando in un tempestivo riscontro, ma comunque in un riscontro
inderogabile entro i termini di legge, colgo l’occasione per porgerle distinti
saluti.
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
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