Omicidio Del Prete. Fissata l’udienza per l’incidente probatorioby Autore Generico |
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OMICIDIO
DEL PRETE. FISSATA L'UDIENZA PER L'INCIDENTE PROBATORIO
di
Redazione Terracinalive
Secondo
gli inquirenti sarebbe stato Giampiero Miglietta, trentasettenne di Aprilia, a
premere il grilletto su Vincenzo Del Prete, l'imprenditore ucciso lo scorso 18
novembre a Borgo Hermada. Gli avvocati dell'accusato, Maria Antonietta Cestra e
Giuseppe Lauretti, avevano da subito sostenuto l'impossibilità per il proprio
assistito d'eseguire materialmente l'omicidio, a causa di una difficoltà
nell'utilizzo della mano. Miglietta infatti avrebbe subito una lesione ai
tendini in seguito a un infortunio sul lavoro, motivo per cui la difesa aveva
deciso di far eseguire una perizia medico-legale di parte. Ora, il gip di
Latina, Guido Marcelli, accogliendo la richiesta degli avvocati, ha stabilito la
data dell'udienza per l'incidente probatorio, fissata per il prossimo 26
settembre.
Miglietta era stato tra i primi ad essere fermato lo scorso febbraio assieme al presunto complice Tommy Maida, entrambi considerati i killer di un omicidio commissionato per un giro di contrazione di debiti. Secondo le indagini, il mandante sarebbe Marino Cerasoli, agente di commercio di San Felice che, non potendo restituire a Del Prete la somma da lui presa in prestito, avrebbe deciso di ricorrere a soluzioni estreme. Si sarebbe così rivolto al carrozziere di Latina Roberto Bandiziol che, con la mediazione di Cataldo Patruno, avrebbe assegnato a Miglietta e Maida il compito di uccidere l'imprenditore.
Miglietta era stato tra i primi ad essere fermato lo scorso febbraio assieme al presunto complice Tommy Maida, entrambi considerati i killer di un omicidio commissionato per un giro di contrazione di debiti. Secondo le indagini, il mandante sarebbe Marino Cerasoli, agente di commercio di San Felice che, non potendo restituire a Del Prete la somma da lui presa in prestito, avrebbe deciso di ricorrere a soluzioni estreme. Si sarebbe così rivolto al carrozziere di Latina Roberto Bandiziol che, con la mediazione di Cataldo Patruno, avrebbe assegnato a Miglietta e Maida il compito di uccidere l'imprenditore.
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