Panama Papers, tutti i nomi. La Spagna indaga su Messi
Uno scandalo che fa tremare i Vip di mezzo mondo. Gli
italiani coinvolti sarebbero 800. Panama collaborerà. Tutti i nomi di
leader e parenti. Cremlino denuncia la 'putifobia' e accusa: "Quei
giornalisti sono tutti della Cia"
Panama City, 4 aprile 2016 - Il governo di Panama "coopererà con forza" con la giustizia, se chiamato in causa per la vicenda dei paradisi fiscali venuta alla luce con 'Panama Papers'.
E' quanto si apprende in un comunicato in cui si sottolinea che Panama
City assicura ogni "assistenza necessaria" in caso di apertura di
procedimenti giudiziari legati alla rete della 'Mossack Fonseca', la
società di gestione di conti offshore. L'indagine sui conti segreti dei
potenti del mondo è "un crimine" e un "attacco a Panama". Lo ha
affermato Ramon Fonseca, uno dei due fondatori dello
studio legale Mossack Fonseca, da cui un informatore ha fatto uscire gli
11 milioni di documenti sui conti di leader politici e personalità di
spicco. Sono 12 i leader o gli ex leader di diversi
paesi che sono direttamente citati nell'inchiesta. Molti di più i
parenti o gli uomini vicini a questi leader. Tra i vip, prime
ammissioni dall'entouarage di Leo Messi: la società
offshore esisterebbe, ma "è inattiva e non ha mai avuto fondi e conti".
Intanto, però, il governo spagnolo annuncia che indagherà sul giocatore
del Barcellona e su altri residenti in Spagna coinvolti nell'inchiesta.
COSA SONO I PANAMA PAPERS
I GIORNALISTI DELL'INTERNATIONAL CONSORTIUM
IL CASO -
MONTEZEMOLO: "NESSUNA SOCIETA' OFFSHORE"
LEADER - Mauricio Macri, presidente dell'Argentina - Bidzina Ivanishvili, ex premier della Georgia - Davíð Gunnlaugsson, primo ministro dell'Islanda - Ayad Allawi, ex premier dell'Iraq - Ali Abu al Ragheb, ex primo ministro della Giordania - Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani, ex premier del Qatar - Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani, ex emiro del Qatar - Salman bin Abdulaziz bin Abdulrahman Al Saud, re dell'Arabia saudita - Ahmad Ali al-Mirghani, presidente del Sudan - Khalifa bin Zayed bin Sultan Al Nahyan, presidente degli Emirati arabi uniti ed emiro di Abu Dhabi - Pavlo Lazarenko, ex primo ministro dell'Ucraina - Petro Poroshenko, presidente dell'Ucraina
CONGIUNTI DEI LEADER E PERSONE LORO VICINE - Famiglia del presidente azero Ilham Aliev - Deng Jagui, cognato del presidente cinese Xi Jinping - Li Xiaolin, figlia dell'ex premier cinese Li Peng - Arkady e Boris Rotenberg, amici del presidente russo Vladimir Putin - Sergey Roldugin, violoncellista amico del presidente russo Vladimir Putin - Rami e Hafez Makhlouf, cugini del presidente siriano Bashar al Assad - Ian Cameron, padre del primo ministro britannico David Cameron - Alaa Mubarak, figlio dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak - Mounir Majidi, segretario personale del re del Marocco Mohammad VI - Mariam Safdar, Hasan e Hussain Nawaz Sharif, figli del primo ministro pachistano Nawaz Sharif - John Addo Kufuor, figlio dell'ex presidente del Ghana John Agyekum Kufuor - Mohd Nazifuddin bin Mohd Najib, figlio del primo ministro della Malaysia Najib Razak - Daniel Muñoz, segretario privato del defunto presidente argentino Nestor Kirchner e associato anche alla moglie e poi presidente Cristina Fernandez de Kirchner - Juan Armando Hinojosa, imprenditore vicino al presidente messicano Enrique Penha Nieto - Pilar di Borbone, sorella maggiore dell'ex re di Spagna Juan Carlos - Jean-Claude N`Da Ametchi, vicino all'ex presidente ivoriano Laurent Gbagbo - Clive Khulubuse Zuma, nipote del presidente del Sudafrica Jacob Zuma - Mamadie Touré, vedova del defunto presidente di Guinea Lansana Conté.
CREMLINO: PUTINFOBIA - "A Mosca sappiamo bene chi fa parte di questa cosiddetta comunità giornalistica, ci sono molto giornalisti la cui occupazione principale non è il giornalismo, ci sono molti ex rappresentanti del dipartimento di Stato, Cia e altri servizi speciali". Questa l'accusa del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. "In Russia si sa chi finanzia questi giornalisti e la loro metodica è abbastanza prevedibile". Il Cremlino non intende rispondere alle accuse contenute nei Panama Papers con azioni legali perché l'inchiesta si basa su "speculazioni intorno al presidente, e sono cose che vediamo spesso". Gli autori di queste inchieste "inventano ciò che scrivono", siamo dispiaciuti dalla qualità delle indagini "sui presunti legami" del circolo del presidente e tutto queste montature si spiegano con l'alto livello di 'putinofobia' raggiunto fuori dalla Russia. Secondo Peskov non c'è dubbio che, sebbene altri leader mondiali siano stati coinvolti nello scoop il "vero obiettivo" era Putin. Gli "attacchi mediatici" a Putin sono un modo per attaccare "la stabilità del paese". Qualcuno vuole denigrare il presidente russo in seguito ai "successi dell'esercito russo in Siria e alla liberazione di Palmira, passata sotto silenzio dai media occidentali".
MESSI - Prime ammissioni da parte di Lionel Messi e la sua famiglia, finiti nello scandalo. "La Mega Stars Enterprises esiste - si afferma in un comunicato -, ma è inattiva e non ha mai avuto fondi e conti". La società offshore c'è, ma i Messi respingono le "congetture dei media". E aggiungono: "Messi non ha compiuto nessuno dei comportamenti che gli sono contestati essendo false e calunniose le accuse di evasione fiscale e riciclaggio. Si stanno studiando azioni legali contro i media che hanno diffuso la notizia". Nel frattempo, si apprende che la giustizia spagnola indagherà su Leo Messi e su altre persone residenti in Spagna, i cui nomi compaiono nelle liste di 'Panama Papers'.
Uno scandalo che fa tremare i Vip di mezzo mondo. Gli
italiani coinvolti sarebbero 800. Panama collaborerà. Tutti i nomi di
leader e parenti. Cremlino denuncia la 'putifobia' e accusa: "Quei
giornalisti sono tutti della Cia"
COSA SONO I PANAMA PAPERS
I GIORNALISTI DELL'INTERNATIONAL CONSORTIUM
Panama papers, ecco i principali potenti coinvolti
I GIORNALISTI DELL'INTERNATIONAL CONSORTIUM
IL CASO -
MONTEZEMOLO: "NESSUNA SOCIETA' OFFSHORE"
LEADER - Mauricio Macri, presidente dell'Argentina - Bidzina Ivanishvili, ex premier della Georgia - Davíð Gunnlaugsson, primo ministro dell'Islanda - Ayad Allawi, ex premier dell'Iraq - Ali Abu al Ragheb, ex primo ministro della Giordania - Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani, ex premier del Qatar - Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani, ex emiro del Qatar - Salman bin Abdulaziz bin Abdulrahman Al Saud, re dell'Arabia saudita - Ahmad Ali al-Mirghani, presidente del Sudan - Khalifa bin Zayed bin Sultan Al Nahyan, presidente degli Emirati arabi uniti ed emiro di Abu Dhabi - Pavlo Lazarenko, ex primo ministro dell'Ucraina - Petro Poroshenko, presidente dell'Ucraina
CONGIUNTI DEI LEADER E PERSONE LORO VICINE - Famiglia del presidente azero Ilham Aliev - Deng Jagui, cognato del presidente cinese Xi Jinping - Li Xiaolin, figlia dell'ex premier cinese Li Peng - Arkady e Boris Rotenberg, amici del presidente russo Vladimir Putin - Sergey Roldugin, violoncellista amico del presidente russo Vladimir Putin - Rami e Hafez Makhlouf, cugini del presidente siriano Bashar al Assad - Ian Cameron, padre del primo ministro britannico David Cameron - Alaa Mubarak, figlio dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak - Mounir Majidi, segretario personale del re del Marocco Mohammad VI - Mariam Safdar, Hasan e Hussain Nawaz Sharif, figli del primo ministro pachistano Nawaz Sharif - John Addo Kufuor, figlio dell'ex presidente del Ghana John Agyekum Kufuor - Mohd Nazifuddin bin Mohd Najib, figlio del primo ministro della Malaysia Najib Razak - Daniel Muñoz, segretario privato del defunto presidente argentino Nestor Kirchner e associato anche alla moglie e poi presidente Cristina Fernandez de Kirchner - Juan Armando Hinojosa, imprenditore vicino al presidente messicano Enrique Penha Nieto - Pilar di Borbone, sorella maggiore dell'ex re di Spagna Juan Carlos - Jean-Claude N`Da Ametchi, vicino all'ex presidente ivoriano Laurent Gbagbo - Clive Khulubuse Zuma, nipote del presidente del Sudafrica Jacob Zuma - Mamadie Touré, vedova del defunto presidente di Guinea Lansana Conté.
CREMLINO: PUTINFOBIA - "A Mosca sappiamo bene chi fa parte di questa cosiddetta comunità giornalistica, ci sono molto giornalisti la cui occupazione principale non è il giornalismo, ci sono molti ex rappresentanti del dipartimento di Stato, Cia e altri servizi speciali". Questa l'accusa del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. "In Russia si sa chi finanzia questi giornalisti e la loro metodica è abbastanza prevedibile". Il Cremlino non intende rispondere alle accuse contenute nei Panama Papers con azioni legali perché l'inchiesta si basa su "speculazioni intorno al presidente, e sono cose che vediamo spesso". Gli autori di queste inchieste "inventano ciò che scrivono", siamo dispiaciuti dalla qualità delle indagini "sui presunti legami" del circolo del presidente e tutto queste montature si spiegano con l'alto livello di 'putinofobia' raggiunto fuori dalla Russia. Secondo Peskov non c'è dubbio che, sebbene altri leader mondiali siano stati coinvolti nello scoop il "vero obiettivo" era Putin. Gli "attacchi mediatici" a Putin sono un modo per attaccare "la stabilità del paese". Qualcuno vuole denigrare il presidente russo in seguito ai "successi dell'esercito russo in Siria e alla liberazione di Palmira, passata sotto silenzio dai media occidentali".
MESSI - Prime ammissioni da parte di Lionel Messi e la sua famiglia, finiti nello scandalo. "La Mega Stars Enterprises esiste - si afferma in un comunicato -, ma è inattiva e non ha mai avuto fondi e conti". La società offshore c'è, ma i Messi respingono le "congetture dei media". E aggiungono: "Messi non ha compiuto nessuno dei comportamenti che gli sono contestati essendo false e calunniose le accuse di evasione fiscale e riciclaggio. Si stanno studiando azioni legali contro i media che hanno diffuso la notizia". Nel frattempo, si apprende che la giustizia spagnola indagherà su Leo Messi e su altre persone residenti in Spagna, i cui nomi compaiono nelle liste di 'Panama Papers'.
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