Draghi non depone il 'bazooka', anzi. E replica agli attacchi di Berlino "Guardiamo all'intera eurozona non solo alla Germania"
Mario Draghi conferma i tassi Bce al minimo storico dello 0,00%, annuncia che l'acquisto per 80 miliardi al mese di eurobond da parte dell'istituto di Francoforte (il Quantitative easing, ribattezzato il 'bazooka') continuerà fino a marzo 2017 come preventivato e andrà "anche oltre, se necessario" e replica con una stoccata alle critiche rivolte alla politica monetaria della Banca centrale europea, e quindi a chi la guida, da Berlino, in particolare dal ministro delle Finanze Schauble. "La Bce - ha detto Draghi in una conferenza stampa - ha un mandato per garantire la stabilità di prezzi per l'intera Eurozona, non per la sola Germania". Poi ha aggiunto che i vertici della Bce "obbediscono alle leggi e non ai politici" e che "il consiglio direttivo dell'Eurotower difende unanimemente l'indipendenza della banca centrale e l'adeguatezza della sua attuale politica monetaria". Politica monetaria che ha visto riconfermare oggi ai minimi storici il tasso principale allo 0,00%, quello sui depositi bancari a -0,40% e quello di rifinanziamento marginale a 0,25%. Secondo Draghi è prevedibile che i tassi di interesse nell’Eurozona «restino ai livelli attuali, o ancora più bassi, per un periodo esteso e ben oltre l’orizzonte temporale degli acquisti di titoli», ovvero ben oltre il marzo 2017, termine di principio fissato per la conclusione del quantitative easing (qe) . Gli acquisti nell’ambito del Qe, ha annunciato Draghi, andranno avanti anche oltre quel mese se Francoforte non vedrà un aggiustamento sostenuto dell’inflazione.
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