Morto Johan Cruyff, il Profeta del gol
Aveva 68 anni, era malato da tempo di cancro. Leggenda dell'Ajax e del calcio mondiale
Amsterdam, 24 marzo 2016 - E' morto Johan Cruyff, leggenda dell'Ajax e del calcio olandese. La notizia è stata diffusa sul profilo Facebook ufficiale.
E' stato uno dei giocatori più forti della storia di questo sport che,
appese le scarpette al chiodo, si era fatto apprezzare anche come
allenatore. Aveva 68 anni, da tempo lottava contro un tumore. E'
uno dei magnifici sei ad aver vinto la Coppa dei Campioni sia da
calciatore che da allenatore. Un record che detiene con Miguel Munoz,
Giovanni Trapattoni, Josep Guardiola, Frank Rijkard e Carlo Ancelotti.
CAMPIONE ASSOLUTO - Tutti se lo ricordano con la maglia bianco e rossa dei lanceri. Trequartista, centrocampista o anche attaccante: poteva ricoprire tutti i ruoli, grazie a un'intelligenza calcistica forse unica in oltre cento anni pallone. Perfettamente ambidestro, potente e allo stesso tempo elegante, Cruyff fu l'interprete del calcio totale, quella meraviglia di gioco mostrato dall'Ajax di Rinus Michels tra la seconda metà degli anni sessanta e la prima metà dei settanta. Tra i suoi soprannomi, 'Il profeta del gol', che ispirò il titolo del film-documentariodiretto da Sandro Ciotti. Per Gianni Brera era "il Pelé bianco".
Aveva 68 anni, era malato da tempo di cancro. Leggenda dell'Ajax e del calcio mondiale
Addio a Johan Cruyff, il Pelé Bianco. "Era immarcabile"
CAMPIONE ASSOLUTO - Tutti se lo ricordano con la maglia bianco e rossa dei lanceri. Trequartista, centrocampista o anche attaccante: poteva ricoprire tutti i ruoli, grazie a un'intelligenza calcistica forse unica in oltre cento anni pallone. Perfettamente ambidestro, potente e allo stesso tempo elegante, Cruyff fu l'interprete del calcio totale, quella meraviglia di gioco mostrato dall'Ajax di Rinus Michels tra la seconda metà degli anni sessanta e la prima metà dei settanta. Tra i suoi soprannomi, 'Il profeta del gol', che ispirò il titolo del film-documentariodiretto da Sandro Ciotti. Per Gianni Brera era "il Pelé bianco".
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