Al Presidente del Consiglio Comunale
Sig. Giovanni Aiello
Nella
giornata di ieri, 06-08-2012, intorno alle ore 11.00, mi sono recato presso
l’Ufficio Urbanistico del Comune, in Piazza Tasso, per chiedere copia del
contratto intervenuto tra il Comune di Terracina e la Soc. Edil Cave, nonché copia di
altri documenti inerenti sempre ai rapporti intervenuti tra la suddetta società
ed il Comune di Terracina rispetto alla attività estrattiva della cava di Campo
Soriano, poiché stante a quanto previsto dalla delibera consiliare N° 48 del
24.06.2010 tale attività ad oggi doveva essere già cessata, ma continua ancora
la sua attività estrattiva.
Abbiamo convenuto
con il responsabile, dopo la mia formale richiesta di accesso agli atti, di
rivederci oggi, 07.08.2012, per visionare il fascicolo e selezionare i documenti
da fotocopiare.
Circa
un’ora dopo, parlando telefonicamente con un Assessore, per un altro problema,
vengo a conoscenza che lo stesso era già a conoscenza della mia richiesta appena
formulata, e non solo, di essere a conoscenza anche di accessi ad atti da me
fatti nei giorni precedenti.
L’impressione che ne ricavo è quella di essere spiato nello svolgimento
delle mie prerogative di Consigliere Comunale, eletto dal popolo, da parte della
Giunta comunale, non so se nella sua interezza o solo una parte di essa, e non mi è dato sapere se in questa deprecabile opera vi sia coinvolto
anche il Sindaco, sia come mandante oppure come osservatore
diretto.
Quanto
accaduto, fa seguito ad una corrispondenza a me inviata e domiciliata presso la
sede Comunale, recapitatami aperta ed alla quale al momento non avevo dato
importanza, ma dopo l’episodio che ha riguardato la posta aperta e fatta trovare
sotto il portoncino della casa del Consigliere Coccia ed indirizzata anche ai
Consiglieri D’Andrea e Di Tommaso, da parte del Ministero degli Interni. Tali
fatti non vanno più considerati episodi a se stanti. Credo che quanto sta
avvenendo sia dal punto di vista delle garanzie democratiche che nell’esercizio
del ruolo di Consigliere Comunale sia un attentato molto
grave.
Per
quanto tutto sopra esposto, mi rivolgo a lei Presidente, in quanto per il ruolo
e la veste che ricopre, deputato a garantire il regolare esercizio a TUTTI i
Consiglieri Comunali delle prerogative di legge ad essi spettanti, e per
chiederle di fare tutto quanto è nelle sue possibilità per garantire fino in
fondo a tutti i Consiglieri Comunali lo svolgimento delle proprie prerogative
nel pieno rispetto della legge ed in piena serenità.
In
ultimo, sono a chiederle ancora, visto il ripetersi di tali atti minatori della
libertà e del ruolo dei Consiglieri, di valutare attentamente e seriamente la
opportunità di fare un esposto alle competenti autorità, Ministero, Prefetto,
Procura della Repubblica ecc. anche se questo dovesse mettere in discussione la
sua poltrona, in quanto da persone democratiche, abbiamo l’obbligo di far
prevalere la funzionalità delle istituzioni alla poltrona.
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
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