Addio Neil Armstrong, l’uomo che fece sognare il mondo e che conquistò la Luna
Giuseppe Spina | ago 26, 2012
Solo pochi giorni fa abbiamo riportato la notizia relativa alle immagini dalla Luna che mostrano le bandiere USA ancora al loro posto dopo 40 anni ed oggi, siamo a ricordare con questo post Neil Armstrong, scomparso ieri 25 Agosto 2012 all’età di 82 anni e a cui diciamo addio.
Lasciando per un attimo da parte le
discussioni, che ci sono state in questi anni relative alla veridicità o
meno dello “sbarco” sulla luna, chi di noi non conosce la famosa frase “Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità”. Neil Armstrong fu infatti il primo uomo a toccare il suolo lunare pronunciando quella frase che fece sognare, il 20 Luglio 1969, milioni di persone in tutto il mondo.
Molti ricordano che era caldo quel giorno in Italia quando il modulo
spaziale atterrò sul suolo lunare e tutti erano incollati davanti alle
immagini in bianco e nero della TV. Ieri Obama ha definito Neil
Armstrong “uno dei più grandi eroi americani” anche se dopo la Luna,
Armstrong non volle più partecipare ad altre missioni spaziali e si
ritirò lasciando ai suoi compagni i riflettori della celebrità.
Armstrong
nacque in Ohio da una famiglia di origine tedesca laureandosi nel 1955
in ingegneria aeronautica. Divenne quindi pilota collaudatore e per la
NASA testò l’X-15, in grado di raggiungere i 6.401 km/h. Fu selezionato
come astronauta, sempre dalla NASA, nel 1962. Nel 1968 fu comandante
dell’equipaggio di riserva nella missione Apollo 8, che prevedeva anche
orbite lunari. Il 6 maggio 1968 sfuggì alla morte in un incidente
durante una esercitazione con il simulatore volante LLRV (Lunar Landing
Research Vehicle).
Nel luglio 1969, Armstrong comandò la missione di allunaggio Apollo 11. Dopo il pensionamento dalla NASA, Armstrong insegnò ingegneria all’Università di Cincinnati.
Nel luglio 1969, Armstrong comandò la missione di allunaggio Apollo 11. Dopo il pensionamento dalla NASA, Armstrong insegnò ingegneria all’Università di Cincinnati.
Il secondo uomo a scendere sulla luna è
stato Buzz Aldrin che ieri, su Twitter, ha reso omaggio “all’amico Neil,
il miglior pilota che abbia mai conosciuto”. Buzz è stato sempre “il
personaggio sotto i riflettori” arrivando anche a raccontare che un
oggetto volante non identificato li aveva seguiti nella fase di
avvicinamento alla Luna, e che non ne parlarono con la base di Houston
perché temevano che la missione venisse annullata. La costernazione per
la scomparsa del primo “moonwalker” della storia coinvolge tutti.
Insieme ai suoi due compagni quel giorno di 43 anni fa Neil Armstrong
emozionò un’intera generazione. Non potevamo non ricordare questo
avvenimento e questo uomo, in queste pagine digitali, che ha dato
comunque un notevole impulso alla tecnologia e alla fantasia di molte
persone.
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