
Un uomo di
65 anni a Milano, esasperato per ripetuti furti in casa, era riuscito ad
ottenere il permesso di tenere una pistola. E la notte scorsa, quando e' stato
svegliato da rumori sospetti, l'ha usata. Ha avuto paura anche per la moglie, il
figlio e la nuora, che abitano al piano di sotto, di una villetta, in provincia
di Milano. Ha visto una sagoma al buio, che gli puntava contro qualcosa, ed ha
sparato. Un colpo solo, ma e' bastato per uccidere sul colpo un giovane romeno
di 28 anni, che era entrato con alcuni complici. E' ora indagato per omicidio
volontario, più ancora che eccesso colposo do legittima difesa. Che comunque e'
un reato. Il problema vero e' di stabilire quale sia il limite che divide la
legittima difesa, che non e' reato, dall'eccesso. Quando ti ritrovi non una ma
due o tre persone in casa nel bel mezzo della notte e devi affrontare una rapina
in casa, e' difficile pensare ad un eccesso. anche perché il pensionato non
poteva sapere se i ladri erano armati, se avevano pistole, coltelli o bastoni. E
le mattanze compiuti dai rapinatori sono ormai frequenti nelle cronache
quotidiane. Il leader della Lega Salvini non ha dubbi in proposito:"Pazzesco!
Giù le mani da chi si difende! Se si tratta di un ladro morto sul lavoro non mi
dispiace più di tanto. Se l'e' andata a cercare". Ed il governatore lombardo
Roberto Maroni aggiunge: "La Regione Lombardia sosterrà le spese del processo".
La lega intende anche presentare una nuova legge sulla legittima difesa che
meglio ne specifichi i contorni alla luce dei tempi. Quello che poteva andare
bene trent'anni fa, quando i ladri agivano solo disarmati, per non incorrere
appunto nella rapina, non e' più attuale. Ora vanno sempre o quasi armai anche
per uno scippo. E sono spietati quando prendono controllo della situazione,
lasciando segni sulle vittime che rimangano per tutta la vita.
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