LETTERA APERTA
Caro Professor Selvaggi,
Assessore,
è passata una settimana dal Consiglio Comunale
dello scorso 31 Luglio.
Un consiglio che tra l'opinione pubblica è passato
quasi inosservato.
Eppure gli effetti delle decisioni prese saranno
ancora una volta molto negativi per l'ambiente.
Alienazioni e SUAP. Tutte le istanze approvate.
Conseguenza: continua la colata di cemento sulle
nostre terre.
Non si vuole cambiare, si continua imperterriti a
violentare il nostro territorio già martoriato e ormai esausto. Sfinito.
In nome dello sviluppo le mani dei consiglieri di
maggioranza si alzavano e approvavano nuove costruzioni con circa 20.000 metri
di capannoni su terreni agricoli, vasto ampliamento di villaggio turistico in
zona Santa Monica sulla provinciale per San Felice Circeo, e finanche il Mc
Donald.
I toni trionfalistici con cui si è presentata
quest'ultima istanza, erano dettati dalla convinzione, dalle parti della
maggioranza, che la multinazionale saprà offrire un contributo determinante a
debellare la piaga della disoccupazione a Terracina. Convinti loro.
A conclusione di ogni votazione, le braccia dei
consiglieri di maggioranza, stanche per il tempo occorso a contare i molti e
troppi voti favorevoli, scendevano liberando la smorfia di soddisfazione
immaginando già le ruspe in azione.
I soli voti contrari quelli dell'opposizione.
Mentre assistevo a tutto questo, il mio
interrogativo: perché il professor Selvaggi non fa sentire la sua voce? È il
Nostro Assessore all'Ambiente, alla sua voce è legata la speranza di tantissime
persone della nostra città, per le quali la salvaguardia del nostro territorio è
in assoluto la missione imprescindibile ed inderogabile del nostro tempo.
Perché non una parola a quegli esponenti della
generazione dello sempio infinito, quantomeno per provare a ricordare loro che
quello che stanno perseguendo è soltanto un accanimento su uno schema di
sviluppo che non funziona più?
Purtroppo la sua voce non si è levata.
Anzi, dai banchi della maggioranza arrivavano
commenti di giubilo per quello che si stava facendo, sempre più euforici ed
esaltati. Fino all'apoteosi: “perché a patto che si creino posti di lavoro si
possono costruire le fabbriche anche sul mare!”. Proprio così. Questa frase è
risuonata nel Consiglio Comunale di una delle città di mare più belle d'Italia.
Qualche minuto dopo è stata sminuita col solito
stratagemma abitualmente usato dalla destra: “ma va, era solo una battuta”.
E ancora, sempre dai banchi della maggioranza: “ho
votato il SUAP ma non conoscevo quale attività è contenuta nella richiesta,
perché l'importante è che qualcuno investa nel nostro territorio”. Quindi,
sempre dalle parti della maggioranza, impiantare un petrolchimico o una sala
giochi su un terreno agricolo, oltre che possibile, è anche la stessa ed
identica cosa (andare a sentire la registrazione). Questa è decisamente Alta
Pianificazione Urbanisitco – Territoriale.
Solo menti raffinate possono decidere che siccome
l'agricoltura è l'unico settore economico che sta reggendo l'urto della crisi,
allora, invece di aiutarlo e supportarlo, togliamogli pure la materia prima
fondamentale, la terra. E su quei preziosi terreni agricoli si autorizzi, senza
pudore, la costruzione di 20.000 metri cubi di capannoni per una fabbrica che
costruirà barche, il settore più in difficoltà del momento. Ma se proprio si
vuole provare a ridare impulso a questo tipo di produzioni, possibile che in
tutto il territorio comunale non ci siano capannoni dismessi e riutilizzabili a
questo scopo?
Lo Sportello Unico per le Attività Produttive è
uno strumento validissimo che permette di snellire in molti casi i troppi
passaggi della macchina burocratica che rallentano notevolmente i processi di
apertura di nuove attività produttive.
A Terracina però, è diventato una sorta di
bancarella che elargisce concessioni edilizie a iosa.
Eppure l'amministrazione ci tiene a precisare che
tutto il processo di sviluppo del territorio sta seguendo una visione ben
precisa. Da qui il dubbio sul concetto di visione. Probabilmente per
l'amministrazione vuol dire: ho preso VISIONE di quello che c'è scritto nella
richiesta al SUAP, alzo la mano e approvo.
E dire che i SUAP approvati erano al di fuori
dell'area compresa nella cosiddetta C2.
Se queste sono le premesse, dalla Pagoda alla foce
di Badino dovremo aspettarci valanghe di cemento fino a ridosso della
spiaggia?
Professor Selvaggi, Assessore, speravo almeno una
presa di posizione successiva, perché (e sono convinto di provare il sentimento
che accomuna molti cittadini terracinesi), se quello che si è approvato in
Consiglio il 31 luglio è l'inizio di una nuova ondata di speculazione edilizia,
lei non può rimanere indifferente, non può permettere che tra qualche anno si
dica che le colate di cemento dell'inizio del terzo millennio a Terracina si
sono perpetrate con il Professor Emilio Selvaggi Assessore all'Ambiente.
È un' accorata preghiera: faccia sentire la sua
voce.
I miei più sentiti e cordiali saluti.
Il Coordinatore del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà
di Terracina
Giuseppe De Santis
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