lunedì 5 agosto 2013

Terracina: lettera aperta al prof. Selvaggi

LETTERA APERTA


Caro Professor Selvaggi,
Assessore,

è passata una settimana dal Consiglio Comunale dello scorso 31 Luglio.
Un consiglio che tra l'opinione pubblica è passato quasi inosservato.
Eppure gli effetti delle decisioni prese saranno ancora una volta molto negativi per l'ambiente.
Alienazioni e SUAP. Tutte le istanze approvate.
Conseguenza: continua la colata di cemento sulle nostre terre.

Non si vuole cambiare, si continua imperterriti a violentare il nostro territorio già martoriato e ormai esausto. Sfinito.
In nome dello sviluppo le mani dei consiglieri di maggioranza si alzavano e approvavano nuove costruzioni con circa 20.000 metri di capannoni su terreni agricoli, vasto ampliamento di villaggio turistico in zona Santa Monica sulla provinciale per San Felice Circeo, e finanche il Mc Donald.
I toni trionfalistici con cui si è presentata quest'ultima istanza, erano dettati dalla convinzione, dalle parti della maggioranza, che la multinazionale saprà offrire un contributo determinante a debellare la piaga della disoccupazione a Terracina. Convinti loro.

A conclusione di ogni votazione, le braccia dei consiglieri di maggioranza, stanche per il tempo occorso a contare i molti e troppi voti favorevoli, scendevano liberando la smorfia di soddisfazione immaginando già le ruspe in azione. 
I soli voti contrari quelli dell'opposizione.

Mentre assistevo a tutto questo, il mio interrogativo: perché il professor Selvaggi non fa sentire la sua voce? È il Nostro Assessore all'Ambiente, alla sua voce è legata la speranza di tantissime persone della nostra città, per le quali la salvaguardia del nostro territorio è in assoluto la missione imprescindibile ed inderogabile del nostro tempo.
Perché non una parola a quegli esponenti della generazione dello sempio infinito, quantomeno per provare a ricordare loro che quello che stanno perseguendo è soltanto un accanimento su uno schema di sviluppo che non funziona più?

Purtroppo la sua voce non si è levata.

Anzi, dai banchi della maggioranza arrivavano commenti di giubilo per quello che si stava facendo, sempre più euforici ed esaltati. Fino all'apoteosi: “perché a patto che si creino posti di lavoro si possono costruire le fabbriche anche sul mare!”. Proprio così. Questa frase è risuonata nel Consiglio Comunale di una delle città di mare più belle d'Italia.
Qualche minuto dopo è stata sminuita col solito stratagemma abitualmente usato dalla destra: “ma va, era solo una battuta”.
E ancora, sempre dai banchi della maggioranza: “ho votato il SUAP ma non conoscevo quale attività è contenuta nella richiesta, perché l'importante è che qualcuno investa nel nostro territorio”. Quindi, sempre dalle parti della maggioranza, impiantare un petrolchimico o una sala giochi su un terreno agricolo, oltre che possibile, è anche la stessa ed identica cosa (andare a sentire la registrazione). Questa è decisamente Alta Pianificazione Urbanisitco – Territoriale.

Solo menti raffinate possono decidere che siccome l'agricoltura è l'unico settore economico che sta reggendo l'urto della crisi, allora, invece di aiutarlo e supportarlo, togliamogli pure la materia prima fondamentale, la terra. E su quei preziosi terreni agricoli si autorizzi, senza pudore, la costruzione di 20.000 metri cubi di capannoni per una fabbrica che costruirà barche, il settore più in difficoltà del momento. Ma se proprio si vuole provare a ridare impulso a questo tipo di produzioni, possibile che in tutto il territorio comunale non ci siano capannoni dismessi e riutilizzabili a questo scopo?

Lo Sportello Unico per le Attività Produttive è uno strumento validissimo che permette di snellire in molti casi i troppi passaggi della macchina burocratica che rallentano notevolmente i processi di apertura di nuove attività produttive.
A Terracina però, è diventato una sorta di bancarella che elargisce concessioni edilizie a iosa.
Eppure l'amministrazione ci tiene a precisare che tutto il processo di sviluppo del territorio sta seguendo una visione ben precisa. Da qui il dubbio sul concetto di visione. Probabilmente per l'amministrazione vuol dire: ho preso VISIONE di quello che c'è scritto nella richiesta al SUAP, alzo la mano e approvo.

E dire che i SUAP approvati erano al di fuori dell'area compresa nella cosiddetta C2.
Se queste sono le premesse, dalla Pagoda alla foce di Badino dovremo aspettarci valanghe di cemento fino a ridosso della spiaggia?

Professor Selvaggi, Assessore, speravo almeno una presa di posizione successiva, perché (e sono convinto di provare il sentimento che accomuna molti cittadini terracinesi), se quello che si è approvato in Consiglio il 31 luglio è l'inizio di una nuova ondata di speculazione edilizia, lei non può rimanere indifferente, non può permettere che tra qualche anno si dica che le colate di cemento dell'inizio del terzo millennio a Terracina si sono perpetrate con il Professor Emilio Selvaggi Assessore all'Ambiente.

È un' accorata preghiera: faccia sentire la sua voce.

I miei più sentiti e cordiali saluti.





Il Coordinatore del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà
di Terracina

Giuseppe De Santis

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