sabato 2 giugno 2012

Il tradimento: illecito civile




Il tradimento si paga: è illecito civile

16 settembre 2011 Elisa Nanni Con TeleTu

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Il tradimento, da oggi un illecito civile Una piccola vendetta per tutti i traditi e le tradite d’Italia arriva dalla Corte di Cassazione.



In una recentissima sentenza, la 18852/11, la Suprema Corte ha infatti condannato un marito fedifrago a risarcire l’ex moglie per tutti i danni fisici e morali patiti dalla donna a causa della sua infedeltà.



Il tradimento si configura così, per la primissima volta, come vero e proprio illecito civile, per il quale possa essere chiesto un risarcimento in denaro. Difatti, pur non trattandosi di una vera e propria legge, una sentenza della Cassazione rappresenta un precedente cui è possibile fare riferimento in tribunale.



La vicenda su cui la Suprema Corte è stata chiamata a esprimersi riguardava nello specifico una signora ligure tradita dal marito. La donna, che pur avendo ottenuto il divorzio consensualmente non si sentiva risarcita dei patimenti subiti, si è appellata alla Cassazione, la quale le ha finalmente riconosciuto un danno fisico e morale, quantificabile in denaro.



Per i giudici infatti, il tradimento provocherebbe un danno a diritti costituzionalmente garantiti, come è ad esempio la salute fisica e mentale, determinando così una responsabilità imputabile al traditore. Il concetto è perfettamente chiaro nelle parole della Cassazione:



“I doveri che derivano ai coniugi dal matrimonio hanno natura giuridica e la loro violazione non trova necessariamente sanzione unicamente nelle misure tipiche previste dal diritto di famiglia, quale l’addebito della separazione”, ma calpestare la fiducia e la salute è un illecito civile che dà luogo al risarcimento dei danni non patrimoniali”.



L’effetto pratico della sentenza è che il risarcimento per le “corna” subite, può da ora essere avanzato anche in via autonoma, cioè non contestualmente alla separazione, in una semplice azione civile.



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