Il «Giovedì» ancora non trasloca, niente percorso ciclabile su viale Circe
E’ STATO possibile farle nei
posti più impensati, dove non
erano utili, restavano invisibili e
per giunta scorrevano tra buche,
tombini, brecciolino, allargandosi
e stringendosi ignorando
ogni legge, della fisica e dello
Stato. Ma se poi una pista ciclabile
la si volesse fare nel posto
più ovvio, idoneo, quasi scontato
come è il lungomare, allora lì
sono dolori. E infatti non sarà
più realizzata la pista ciclabile
tanto attesa sul lungomare Circe.
Lo dicono una delibera dello
scorso dicembre e una determinazione
dirigenziale dell’8 marzo,
in cui si prende atto
dell’«impossibilità di realizzare
la pista ciclabile da via Basilicata
a via Friuli Venezia Giulia».
Tutto azzerato. Il motivo è semplice
e disarmante: l’opera più
bella che ci si potrebbe attendere
in una città come Terracina
salta non per intricate burocrazie,
problemi sovracomunali o
mancanza di soldi. Macché, è il
solito pasticcio fatto in casa. La
zione. Sopra la quale, si potrebbe
aggiungere, continueranno a
scorrere automobili in entrambi
i sensi per i prossimi 20 anni.
Tutto per un giovedì a settimana.
Non si fa fatica ad immaginare
che, in qualsiasi altra città
normale, con un Comune normale,
si sarebbe certamente realizzata
la pista ciclabile, utile a
tutti, e poi semmai studiato un
modo per limitarne l’uso il giovedì
nell’orario di mercato. Ma
qui, a quanto pare, si va per le
spicce. E al bisturi si preferisce
la zappa. La stessa usata, d’al -
Appassionati
di bici e non
solo
l’attendono
da anni ma
il Comune
di Terracina
a causa
del mercato
settimanale
dice addio
alla pista
dei sogni
sul
lungomare
RESTANO LE FRATTE
L’episodio domenica in piazza Municipio. L’intervento dei carabinieri
Tentata rapina al Bar Duomo
Titolare minacciato con il coltello, arrestato un bengalese
Si è spenta
Iolanda
Amodei
SI è spenta Iolanda Amodei
Innocenti, aveva 91 anni. Originaria
di Bova Marina, in provincia
di Reggio Calabria, da
sempre viveva a Terracina dove
era un’insegnante molto conosciuta.
Nella vita si è dedicata
alla famiglia e poi alla scrittura
con una raccolta di
moltissime poesie che sono state
pubblicate. I funerali si svolgeranno
oggi pomeriggio a
Terracina alle 15 nella chiesa di
San Cosma e San Damiano.
INDIETRO TUTTA
pista ciclabile non si fa perché
«il previsto spostamento del
mercato settimanale da viale
Europa non sarà possibile in
tempi brevi e la realizzazione
del senso unico in viale Circe
comporterebbe gravi disagi per
la circolazione stradale». In altre
parole, un solo giorno a settimana,
nemmeno intero, è capace
a Terracina di bloccare
un’opera pubblica, una nuova
viabilità e chissà che altro ancora.
E che fine ha fatto - ci si
chiede - il mega progetto annunciato
alla presenza dell’assesso -
re regionale al Turismo Stefano
Zappalà? Abbiamo scherzato?
L’unica cosa che si sa è che con
i soldi risparmiati dalla pista
ciclabile, scrive ancora il Comune,
ci facciamo la pavimentatronde,
con la pista ciclabile da
oltre 800 mila euro che ancora
oggi costeggia – si fa per dire –
fiumette, rigagnoli, guardrail
autostradali, interrompendosì
un po’ a caso su un asfalto più
liscio del vetro. Insomma, siamo
alle solite: largo alle automobili,
ai banchi del mercato, ai
parcheggi multipiano e stop alle
isole pedonali e alle piste ciclabili.
Non sia mai che la qualità
della vita del cittadino terracinese
e dei turisti (sempre meno,
E’ STATO possibile farle nei
posti più impensati, dove non
erano utili, restavano invisibili e
per giunta scorrevano tra buche,
tombini, brecciolino, allargandosi
e stringendosi ignorando
ogni legge, della fisica e dello
Stato. Ma se poi una pista ciclabile
la si volesse fare nel posto
più ovvio, idoneo, quasi scontato
come è il lungomare, allora lì
sono dolori. E infatti non sarà
più realizzata la pista ciclabile
tanto attesa sul lungomare Circe.
Lo dicono una delibera dello
scorso dicembre e una determinazione
dirigenziale dell’8 marzo,
in cui si prende atto
dell’«impossibilità di realizzare
la pista ciclabile da via Basilicata
a via Friuli Venezia Giulia».
Tutto azzerato. Il motivo è semplice
e disarmante: l’opera più
bella che ci si potrebbe attendere
in una città come Terracina
salta non per intricate burocrazie,
problemi sovracomunali o
mancanza di soldi. Macché, è il
solito pasticcio fatto in casa. La
zione. Sopra la quale, si potrebbe
aggiungere, continueranno a
scorrere automobili in entrambi
i sensi per i prossimi 20 anni.
Tutto per un giovedì a settimana.
Non si fa fatica ad immaginare
che, in qualsiasi altra città
normale, con un Comune normale,
si sarebbe certamente realizzata
la pista ciclabile, utile a
tutti, e poi semmai studiato un
modo per limitarne l’uso il giovedì
nell’orario di mercato. Ma
qui, a quanto pare, si va per le
spicce. E al bisturi si preferisce
la zappa. La stessa usata, d’al -
Appassionati
di bici e non
solo
l’attendono
da anni ma
il Comune
di Terracina
a causa
del mercato
settimanale
dice addio
alla pista
dei sogni
sul
lungomare
RESTANO LE FRATTE
L’episodio domenica in piazza Municipio. L’intervento dei carabinieri
Tentata rapina al Bar Duomo
Titolare minacciato con il coltello, arrestato un bengalese
Si è spenta
Iolanda
Amodei
SI è spenta Iolanda Amodei
Innocenti, aveva 91 anni. Originaria
di Bova Marina, in provincia
di Reggio Calabria, da
sempre viveva a Terracina dove
era un’insegnante molto conosciuta.
Nella vita si è dedicata
alla famiglia e poi alla scrittura
con una raccolta di
moltissime poesie che sono state
pubblicate. I funerali si svolgeranno
oggi pomeriggio a
Terracina alle 15 nella chiesa di
San Cosma e San Damiano.
INDIETRO TUTTA
pista ciclabile non si fa perché
«il previsto spostamento del
mercato settimanale da viale
Europa non sarà possibile in
tempi brevi e la realizzazione
del senso unico in viale Circe
comporterebbe gravi disagi per
la circolazione stradale». In altre
parole, un solo giorno a settimana,
nemmeno intero, è capace
a Terracina di bloccare
un’opera pubblica, una nuova
viabilità e chissà che altro ancora.
E che fine ha fatto - ci si
chiede - il mega progetto annunciato
alla presenza dell’assesso -
re regionale al Turismo Stefano
Zappalà? Abbiamo scherzato?
L’unica cosa che si sa è che con
i soldi risparmiati dalla pista
ciclabile, scrive ancora il Comune,
ci facciamo la pavimentatronde,
con la pista ciclabile da
oltre 800 mila euro che ancora
oggi costeggia – si fa per dire –
fiumette, rigagnoli, guardrail
autostradali, interrompendosì
un po’ a caso su un asfalto più
liscio del vetro. Insomma, siamo
alle solite: largo alle automobili,
ai banchi del mercato, ai
parcheggi multipiano e stop alle
isole pedonali e alle piste ciclabili.
Non sia mai che la qualità
della vita del cittadino terracinese
e dei turisti (sempre meno,
Nessun commento:
Posta un commento