martedì 23 dicembre 2014

Mafia capitale: Renzi corre ai ripari "I corrotti pagheranno tutto, fino all'ultimo centesimo"

Mafia capitale: Renzi corre ai ripari "I corrotti pagheranno tutto, fino all'ultimo centesimo"

. Politica
Troppo grande e devastante l'impatto sull'opinione pubblica della pentola scoperchiata della 'mafia capitale', con i suoi 37 arresti e i 75 avvisi di garanzia, per non costringere il governo a fare qualcosa di più rispetto ai tentativi di pulizia interna che i partiti già stanno effettuando. Ieri il premier Matteo Renzi aveva detto che non avrebbe lasciato Roma "nelle mani dei ladri", oggi, con un videomessaggio su Twitter, ha annunciato modifice del codice penale percè i corrotti "paghino tuto, fino all'ultimo centesimo". L'appuntamento è per il Consiglio dei ministri di giovedì e il pacchetto di misure anti-corruzione è già pronto: "Giovedì mattina alle 8 porteremo quattro piccole grandi modifiche al codice penale: si alza la pena minima della corruzione, da quattro a sei anni, per cui se hai rubato puoi patteggiare ma un po' di carcere lo fai". "Quando uno che ruba - spiega Renzi - può patteggiare e trovare la carta di uscita gratis di prigione come nel Monopoli. Questo è inaccettabile. In Italia su una popolazione carceraria di circa 50 mila persone, in carcere per corruzione con sentenza passata in giudicato sono solo 257. Giovedì mattina insieme al ministro Orlando nel Consiglio dei ministri porteremo quattro piccole grandi modifiche al nostro codice penale". E le modifiche prevedono l'allungamento del periodo di prescrizione per i reati di corruzione e l'aumento della pena minima da quattro a sei anni. Inoltre sarà reso "molto più semplice procedere alla confisca dei beni chi ha rubato ed è condannato con sentenza passata in giudicato". Quello su cui insiste Renzi è che "si dovrà restituire il maltolto fino all'ultimo centesimo se è provata la corruzione". Per quanto riguarda il Comune di Roma, il ministro dell'Interno Alfano ha incontrato il prefetto della Capitale Pecoraro delegandolo "a esercitare i poteri di accesso e di accertamento nei confronti del Comune della Capitale". Sembra cos' allontanarsi l'ipotesi dello scioglimento per mafia del Consiglio comunale di Roma, chiesto a gran voce da Berlusconi e Grillo ma a partire da oggi, il prefetto vaglierà gli atti amministrativi del Campidoglio per verificare l'esistenza dei presupposti per poter chiedere al governo il commissariamento del Comune.

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