mercoledì 30 gennaio 2013

Terracina: impianto di depurazione di Morelle




                                                                                  Agenzia Regionale per la Protezione
                                                                                  Ambientale del Lazio
                                                                                  Sede di Latina



            Ilo sottoscritto, Vittorio Marzullo,  nella qualità di Consigliere Comunale del Comune di Terracina, nei giorni scorsi, così come gli altri Consiglieri Comunali, è stato destinatario per conoscenza, di una serie di missive intercorse durante la gestione del servizio di igiene ambientale da parte della Ditta Servizi Industriali, tra la medesima azienda, l’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali.

            Al di la delle carenze nel servizio denunciate ripetutamente dalle OO SS, anche alla Procura della Repubblica ed alla ASL di Latina, vi figurano alcuni problemi di interesse generale che ho creduto opportuno sottoporre alla vostra attenzione, con la presente, con preghiera di vostra urgente verifica.

            In particolare mi riferisco al fatto, che il depuratore di cui è provvisto lo stabilimento non sia funzionante e che tutto il PERCOLATO che tale azienda produce nella sua organizzazione del lavoro, vada a finire o nella falda sotterranea oppure nei stupendi canali di acqua sorgente esistenti in adiacenza, a pochi metri dallo stabilimento. D’altra parte che il depuratore non funzioni è comprensibile visto che non ha funzionato, nel senso che è stato fermo, per anni.

            L’inconveniente di cui sopra, è preoccupante poiché se dovesse verificarsi veritiero il fatto che il PERCOLATO, va a finire nella adiacente sorgente, c’è da immaginare che nel corso del suo defluire sino al mare, dove ovviamente inquina, tali acque inquinate vengono usate durante il percorso dai contadini per innaffiare frutta e verdura che poi finisce sulle nostre tavole.

            Ovviamente la parte di corrispondenza recapitatami ed in mio possesso, che riguarda l’argomento trattato, la allego in copia, ma voglio in particolar modo richiamare la vostra attenzione sulla COMUNICAZIONE AI DIPENDENTI DELLA SERVIZI INDUSTRIALI DATATA 27-09-2012 , CHE TESTUALMENTE RECITA:

            SIAMO VENUTI A CONOSCENZA,  GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DEI VOSTRI RAPPRESENTANTI SINDACALI, DELLO STATO DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI MORELLE.

            PREMESSO CHE LA PROBLEMATICA DELLA GESTIONE DEL DEPURATORE NON E’ DI NOSTRA ESCLUSIVA COMPETENZA, PER OTTEMPERARE MOMENTANEAMENTE A TALE PROBLEMATICA, METTEREMO A VOSTRA DISPOSIZIONE DEI SERVIZI IGIENICI MOMENTANEI.

            PER QUANTO RIGUARDA I DIPENDENTI CHE HANNO NECESSITA’ DI USUFRUIRE DELLA DOCCIA, L’UNICA SOLUZIONE A NOI RAVVISABILE MOMENTANEAMENTE E’ QUELLA CONSENTIRE A TALI PERSONE DI POTER PRENDERE SERVIZIO PRESSO LA NOSTRA SEDE DI LATINA SCALO, GLI STESSI VERRANNO MESSI IN CONDIZIONE DI AVERE A DISPOSIZIONE UN AUTOMEZZO DI LAVORO PRESSO LA SEDE DI LATINA PER RECARSI A SVOLGERE LE ATTIVITA’ PREVISTE NEL TERRITORIO COMUNALE DI TERRACINA.

            GLI SPOGLIATOI PER IL SERVIZIO DI CAMBIO INDUMENTI RISULTANO PERFETTAMENTE UTILIZZABILI.

CHIUNQUE AVESSE SOLUZIONE ALTERNATIVE A QUANTO SU INDICATO E’ PREGATO DI (NON SI LEGGE) NOTE.

            Come potete costatare dal suddetto ordine di servizi l’azienda stessa sembra confermare le preoccupazioni delle OO: SS:

            I contenuti di quanto sopra, sembrano essere confermati nella nota sindacale unitaria depositata al protocollo comunale in data 24 Gennaio ultimo scorso e sottoscritta anche da circa 40 dipendenti inviata a diversi organi istituzionali con l’aggiunta di altre questioni di carattere prettamente sindacale.

            Ora, ripeto, in qualità di Consigliere Comunale, preoccupato della salute pubblica e della salubrità del nostro mare, sono a chiedere il vostro sollecito e qualificato intervento. Tale intervento si rende oltremodo necessario, in quanto l’impianto di Morelle di cui sto parlando, è stato inserito nel nuovo capitolato d’appalto, i cui termini per l’apertura delle offerte scade il prossimo 25 Febbraio, della durata di anni 6 più eventuale proroga di altri tre, senza che per lo stesso siano previsti, sia nel capitolato d’appalto, sia  nel programma triennale delle opre pubbliche comunali, un intervento adeguato di manutenzione, di bonifica o di ristrutturazione o innovazione dell’impianto di depurazione del PERCOLATO.

            In attesa di vostro cortese e sollecito riscontro, invio distinti saluti.

                                                           Il Consigliere Comunale
                                                           Vittorio Marzullo.

lunedì 28 gennaio 2013

LATTE MATERNO E INQUINAMENTO: 10 DOMANDE AI CANDIDATI PREMIER


LATTE MATERNO E INQUINAMENTO: 10 DOMANDE AI CANDIDATI PREMIER
Noi promotori della “Campagna per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali” riteniamo che in Italia gli ultimi anni sono stati segnati da scelte politiche che hanno impattato in modo non più tollerabile la salute dei cittadini, la salubrità dell’ambiente e la possibilità di una vita in salute per le future generazioni.
- Sempre più diffuse sono le malattie riconducibili all’inquinamento ambientale, sia esso di tipo chimico o elettromagnetico: parliamo di malattie cardiovascolari, malattie dell’apparato riproduttivo (sterilità, aborti, malformazioni), disturbi neurologici, tumori.
- Questo va a colpire specialmente le nuove generazioni, perché esposte agli inquinanti già a partire dalla vita intrauterina: ad esempio, in Italia, il tasso di tumori infantili è in rapido aumento, più degli altri Paesi europei e degli Stati Uniti (in Italia l’aumento annuo è del 2%, del 3,2% quello di tumori di bambini da 0 a 12 mesi. In Europa è 1,1%, in USA 0,6%).
- Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerose dimostrazioni, sia a livello locale che nazionale, di come scelte poco lungimiranti abbiano prodotto distruzione del territorio, peggioramento della qualità della vita per gli abitanti, danni enormi alla loro salute, scarsa o nulla occupazione, e grande spreco di denaro pubblico.
- Tuttavia, non solo non vediamo segnali tangibili di una inversione di tendenza, ma anzi, con il pretesto della crisi economica, si assiste ad un generale indebolimento delle politiche a tutela dell’ambiente, della biodiversità e della salute, mentre non viene risolto il problema della disoccupazione.
Riteniamo che la tutela della salute e della qualità della vita dei cittadini presenti e futuri sia imprescindibile dalla tutela del territorio (di cui non siamo proprietari ma ospiti temporanei e custodi), e non vada contro alla lotta alla disoccupazione! Per questo, dovrebbe essere una delle priorità del nuovo governo.
Ciò significa affrontare i problemi con una nuova visione, secondo cui le malattie si devono prevenire alla radice, privilegiando e sostenendo tecnologie pulite e processi produttivi sicuri per l’ambiente. Noi crediamo che questo processo non sia solo necessario e doveroso, ma sia addirittura vantaggioso perché potrebbe comportare un aumento degli investimenti nelle comunità locali, producendo occupazione e facilitando la ripresa da questa crisi non solo economica ma anche di identità e valori.
Sottoponiamo quindi ai candidati le seguenti 10 domande:
1) Convenzione di Stoccolma e controllo fonti di inquinamento
Nel suo programma di governo è inserita la ratifica della Convenzione di Stoccolma (1) sui POP, insieme all’adozione di un sistema di monitoraggio continuo ed efficace sulle attuali emissioni di impianti industriali, centrali energetiche, fonti di radiazioni elettromagnetiche, sistemi agricoli e di allevamento, centrali di trattamento dei rifiuti, visto che le attuali (dove esistono) sono evidentemente insufficienti?
2) Bio-monitoraggio
È previsto un bio-monitoraggio delle matrici umane e alimentari, compreso quello del latte materno (2) effettuato secondo i criteri OMS, in tutto il territorio e specialmente in aree in cui sono presenti riconosciute fonti inquinanti come inceneritori, impianti industriali, coltivazioni agricole di tipo intensivo?
3) Stato di salute della popolazione in relazione alle malattie ambientali
È previsto un sistema di monitoraggio affinché siano conosciute in termini di incidenza, prevalenza e mortalità le malattie correlate all’inquinamento ambientale nella popolazione e soprattutto nei bambini, anche mediante l’istituzione di RePP, Registri di Popolazione Pediatrici?
4) Rifiuti
Sono previsti piani con obiettivi misurabili per la riduzione dei rifiuti alla fonte, compresa la pressione sulle ditte commerciali di preoccuparsi dell’intero ciclo di vita delle loro merci, inclusi contenitori ed imballaggi, insieme a piani di gestione dei rifiuti sostenibili a lungo termine, che prevedano il progressivo abbandono dell’incenerimento a vantaggio di pratiche come riuso, recupero, riciclaggio e trattamento a freddo dei residui non riciclabili per andare ad una società del riciclo totale?
5) Reti wireless
È previsto il progressivo abbandono delle reti wireless a partire dalle scuole, e la contemporanea promozione di reti via cavo in fibra ottica, che rappresentano ad oggi l’unica tecnologia per la trasmissione di voci e dati efficiente e allo stesso tempo priva di controindicazioni per la salute?
6) Agricoltura biologica
È previsto un reale incentivo all’agricoltura biologica non tanto come produzione “alternativa” o di nicchia, quanto come obbligata strategia di conversione che ogni Paese civile dovrebbe praticare, perché economicamente e turisticamente vantaggiosa, sostenibile per i ridotti costi esterni e sanitari ed in grado di sfamare le comunità creando nel contempo sviluppo economico locale, aggregazione, senso della comunità e tutela del territorio, con particolare attenzione alla valorizzazione delle piccole e piccolissime aziende locali?
7) Fonti energetiche
È prevista la disincentivazione di impianti di incenerimento e combustione come fonti energetiche, e quindi un reale incentivo all’uso delle energie veramente sostenibili e rinnovabili, che favoriscano piccole aziende ed impianti locali, nell’ottica dell’autosufficienza energetica delle comunità, purché non impattino negativamente sul territorio agro-forestale?
8) Edilizia
È previsto un reale incentivo alle tecniche sostenibili di bioarchitettura che aumentino l’efficienza energetica degli edifici, promuovendo l’uso di materiali locali ecologici, salubri e non inquinanti?
9) Legge per un marchio “dioxin-free”
È prevista l’elaborazione di una legge (3) per la certificazione dei prodotti alimentari “dioxin-free”?
10) Sanzioni per chi inquina
Sono previste reali multe per chi inquina, compresi disincentivi di tipo fiscale per le aziende grandi o piccole che si rifiutano di adottare le necessarie misure di controllo e contenimento delle sostanze inquinanti nei loro processi produttivi?
Riteniamo fondamentale che queste informazioni arrivino chiare alla maggior parte dei cittadini che così potranno scegliere i futuri governanti ed amministratori anche in base alle loro scelte politiche in ambito di protezione dell’ambiente, della salute e pianificazione del territorio.
NOTE
1. La Convenzione di Stoccolma sui POP è un provvedimento adottato a livello mondiale per controllare le emissioni di queste sostanze pericolose (POP sta per Persistent Organic Pollutants o Inquinanti Organici Persistenti) sia mediante bandi alla loro produzione volontaria o involontaria, sia mediante controllo e abbattimento delle emissioni attuali.
2. L'analisi del latte materno è usata in tutto il mondo perché è il modo più semplice per valutare l'impatto degli agenti inquinanti sugli esseri umani; il latte materno è il tessuto umano più facile da ottenere ed analizzare.

LATTE MATERNO E INQUINAMENTO: 10 DOMANDE AI CANDIDATI PREMIER


LATTE MATERNO E INQUINAMENTO: 10 DOMANDE AI CANDIDATI PREMIER
Noi promotori della “Campagna per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali” riteniamo che in Italia gli ultimi anni sono stati segnati da scelte politiche che hanno impattato in modo non più tollerabile la salute dei cittadini, la salubrità dell’ambiente e la possibilità di una vita in salute per le future generazioni.
- Sempre più diffuse sono le malattie riconducibili all’inquinamento ambientale, sia esso di tipo chimico o elettromagnetico: parliamo di malattie cardiovascolari, malattie dell’apparato riproduttivo (sterilità, aborti, malformazioni), disturbi neurologici, tumori.
- Questo va a colpire specialmente le nuove generazioni, perché esposte agli inquinanti già a partire dalla vita intrauterina: ad esempio, in Italia, il tasso di tumori infantili è in rapido aumento, più degli altri Paesi europei e degli Stati Uniti (in Italia l’aumento annuo è del 2%, del 3,2% quello di tumori di bambini da 0 a 12 mesi. In Europa è 1,1%, in USA 0,6%).
- Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerose dimostrazioni, sia a livello locale che nazionale, di come scelte poco lungimiranti abbiano prodotto distruzione del territorio, peggioramento della qualità della vita per gli abitanti, danni enormi alla loro salute, scarsa o nulla occupazione, e grande spreco di denaro pubblico.
- Tuttavia, non solo non vediamo segnali tangibili di una inversione di tendenza, ma anzi, con il pretesto della crisi economica, si assiste ad un generale indebolimento delle politiche a tutela dell’ambiente, della biodiversità e della salute, mentre non viene risolto il problema della disoccupazione.
Riteniamo che la tutela della salute e della qualità della vita dei cittadini presenti e futuri sia imprescindibile dalla tutela del territorio (di cui non siamo proprietari ma ospiti temporanei e custodi), e non vada contro alla lotta alla disoccupazione! Per questo, dovrebbe essere una delle priorità del nuovo governo.
Ciò significa affrontare i problemi con una nuova visione, secondo cui le malattie si devono prevenire alla radice, privilegiando e sostenendo tecnologie pulite e processi produttivi sicuri per l’ambiente. Noi crediamo che questo processo non sia solo necessario e doveroso, ma sia addirittura vantaggioso perché potrebbe comportare un aumento degli investimenti nelle comunità locali, producendo occupazione e facilitando la ripresa da questa crisi non solo economica ma anche di identità e valori.
Sottoponiamo quindi ai candidati le seguenti 10 domande:
1) Convenzione di Stoccolma e controllo fonti di inquinamento
Nel suo programma di governo è inserita la ratifica della Convenzione di Stoccolma (1) sui POP, insieme all’adozione di un sistema di monitoraggio continuo ed efficace sulle attuali emissioni di impianti industriali, centrali energetiche, fonti di radiazioni elettromagnetiche, sistemi agricoli e di allevamento, centrali di trattamento dei rifiuti, visto che le attuali (dove esistono) sono evidentemente insufficienti?
2) Bio-monitoraggio
È previsto un bio-monitoraggio delle matrici umane e alimentari, compreso quello del latte materno (2) effettuato secondo i criteri OMS, in tutto il territorio e specialmente in aree in cui sono presenti riconosciute fonti inquinanti come inceneritori, impianti industriali, coltivazioni agricole di tipo intensivo?
3) Stato di salute della popolazione in relazione alle malattie ambientali
È previsto un sistema di monitoraggio affinché siano conosciute in termini di incidenza, prevalenza e mortalità le malattie correlate all’inquinamento ambientale nella popolazione e soprattutto nei bambini, anche mediante l’istituzione di RePP, Registri di Popolazione Pediatrici?
4) Rifiuti
Sono previsti piani con obiettivi misurabili per la riduzione dei rifiuti alla fonte, compresa la pressione sulle ditte commerciali di preoccuparsi dell’intero ciclo di vita delle loro merci, inclusi contenitori ed imballaggi, insieme a piani di gestione dei rifiuti sostenibili a lungo termine, che prevedano il progressivo abbandono dell’incenerimento a vantaggio di pratiche come riuso, recupero, riciclaggio e trattamento a freddo dei residui non riciclabili per andare ad una società del riciclo totale?
5) Reti wireless
È previsto il progressivo abbandono delle reti wireless a partire dalle scuole, e la contemporanea promozione di reti via cavo in fibra ottica, che rappresentano ad oggi l’unica tecnologia per la trasmissione di voci e dati efficiente e allo stesso tempo priva di controindicazioni per la salute?
6) Agricoltura biologica
È previsto un reale incentivo all’agricoltura biologica non tanto come produzione “alternativa” o di nicchia, quanto come obbligata strategia di conversione che ogni Paese civile dovrebbe praticare, perché economicamente e turisticamente vantaggiosa, sostenibile per i ridotti costi esterni e sanitari ed in grado di sfamare le comunità creando nel contempo sviluppo economico locale, aggregazione, senso della comunità e tutela del territorio, con particolare attenzione alla valorizzazione delle piccole e piccolissime aziende locali?
7) Fonti energetiche
È prevista la disincentivazione di impianti di incenerimento e combustione come fonti energetiche, e quindi un reale incentivo all’uso delle energie veramente sostenibili e rinnovabili, che favoriscano piccole aziende ed impianti locali, nell’ottica dell’autosufficienza energetica delle comunità, purché non impattino negativamente sul territorio agro-forestale?
8) Edilizia
È previsto un reale incentivo alle tecniche sostenibili di bioarchitettura che aumentino l’efficienza energetica degli edifici, promuovendo l’uso di materiali locali ecologici, salubri e non inquinanti?
9) Legge per un marchio “dioxin-free”
È prevista l’elaborazione di una legge (3) per la certificazione dei prodotti alimentari “dioxin-free”?
10) Sanzioni per chi inquina
Sono previste reali multe per chi inquina, compresi disincentivi di tipo fiscale per le aziende grandi o piccole che si rifiutano di adottare le necessarie misure di controllo e contenimento delle sostanze inquinanti nei loro processi produttivi?
Riteniamo fondamentale che queste informazioni arrivino chiare alla maggior parte dei cittadini che così potranno scegliere i futuri governanti ed amministratori anche in base alle loro scelte politiche in ambito di protezione dell’ambiente, della salute e pianificazione del territorio.
NOTE
1. La Convenzione di Stoccolma sui POP è un provvedimento adottato a livello mondiale per controllare le emissioni di queste sostanze pericolose (POP sta per Persistent Organic Pollutants o Inquinanti Organici Persistenti) sia mediante bandi alla loro produzione volontaria o involontaria, sia mediante controllo e abbattimento delle emissioni attuali.
2. L'analisi del latte materno è usata in tutto il mondo perché è il modo più semplice per valutare l'impatto degli agenti inquinanti sugli esseri umani; il latte materno è il tessuto umano più facile da ottenere ed analizzare.

Terracina: comunicato SEL rifiuti




COMUNICATO

Dalla fine di Ottobre il Circolo SEL di Terracina sta controllando i dati contenuti nei documenti che riguardano il servizio di igiene urbana. Il tutto è iniziato con la lettura del documento al prot. N. 502741/V del 26 Ottobre scorso dove il responsabile del settore relaziona di un andamento anomalo della quantià di rifiuti conferiti in discarica.
Ricordiamo che la bolletta che tutti noi paghiamo viene calcolata anche in base alla quantità, cioè al peso dei rifiuti portati in discarica.
Analizzando i dati riscontriamo che nel 2012 abbiamo portato in discarica più immondizia rispetto al 2011, e quindi dobbiamo pagare di più rispetto all'anno precedente.
Ma come è possibile?
L'Amministrazione ci dice che la raccolta differenziata è aumentata e ciò significa che in discarica vdovrebbero andare meno rifiuti. E invece dai dati risulta il contrario.
Rispetto all'anno scorso in discarica non vanno più neanche i rifiuti ingombranti, cioè frigoriferi, lavatrici, ecc. Quindi il peso dei rifiuti conferiti dovrebbe essere ancora inferiore.
Alla fine di Ottobre inizia la nostra battaglia.
SEL chiede in consiglio comunale che vengano eseguiti maggiori controlli sul peso effettivo dei rifiuti prodotti e sul rispetto del contratto di servizio da parte della Servizi Industriali, la società che gestisce l'igiene urbana. Chiediamo di controllare che il lavaggio dei cassonetti venga effettuato, perché i cittadini quel servizio lo pagano, ed è giusto che si faccia.
Chiediamo, inolttre, di far luce sulla quantità di immondizia riciclata che la società porta nella sua piattaforma di Latina, perché dovremo pagare anche quella, ma a tutt'oggi non ne sappiamo ancora nulla.
In questi mesi abbiamo portato a conoscenza dei cittadini tutti i dati sulla questione, perché riteniamo che ogni contribuente deve poter valutare la qualità del servizio per cui paga. Ed è continuata l'azione in consiglio comunale del nostro consigliere Vittorio Marzullo affinché l'anmministrazione si attivasse per predisporre i dovuti controlli.
Finalmente il 3 Dicembre 2012 il responsabile di settore del Comune, dispone “che tutti i formulari dei rifiuti dovranno essere accompagnati dalla Ricevuta di Accettazione attestante il peso lordo di entrata e la tara di uscita dell’automezzo, rilasciata dalla ditta che effettua lo smaltimento finale e firmata per accettazione del conducente, così come viene regolarmente eseguito dalla ditta IND.ECO SRL”.
Domanda: questa disposizione fa intendere che negli undici mesi precedenti i rifiuti conferiti alla Servizi Industriali non sono stati pesati?
Inoltre.
Solo il 13 Dicembre 2012 la Giunta Comunale decide di intervenire emettendo la delibera N. 560 con la quale chiede al Settore Gestione e Protezione Ambientale di effettuare maggiori controlli sul peso dei rifiuti e di affidare il servizio di pesatura giornaliera preventiva a Terracina dei camion che trasportano i rifiuti alla Ditta Viglianti Costruzioni SNC di Terracina.

Il 14 Dicembre arriva la disposizione del Dirigente Dott. Ing. Armando Percoco per l'applicazione della delibera di Giunta con decorrenza 15/12/2012.
E così, solo dopo un anno dall'inizio del servizio di igiene urbana, e dopo le insistenti sollecitazioni di Sinistra Ecologia e Libertà, che il peso dei rifiuti viene controllato giornalmente.
Questo sistema di pesatura giornaliera preventiva a Terracina doveva essere fatta da subito. Perché aspettare un anno?
Gli ultimi dati ci mostrano che da quando SEL ha posto i riflettori sul problema, la quantità di immondizia portata in discarica è scesa vertiginosamente.
Questi i dati rispetto al 2011:

Ottobre 2011 Kg 1.900.220
Ottobre 2012 Kg 2.275.810
Cioè Kg 375.590 in più

Novembre 2011 Kg 1.691.780
Novembre 2012 Kg 1.682.190
Cioè Kg 9.590 in meno

Dicembre 2011 Kg 1.802.500
Dicembre 2012 Kg 1.738.470
Cioè Kg 64.030 in meno
Rispetto al mese di Ottobre, il trend mostra un deciso calo di oltre 500.000 chilogrammi al mese.
In soldoni, considerato il costo medio di 10,6 centesimi al chilogrammo per i rifiuti conferiti in discarica, il risparmio per gli ultimi due mesi sarebbe di oltre 100.000 euro.
Invece nel PEF si prevede un aumento delle spese di 550.000 euro e una maggiore richiesta ai contribuenti, con la contraddizione che i rifiuti conferiti diminuiscono e la bolletta aumenterà
ancora.
Inoltre.
Ricordiamo che non ci è dato sapere quanti rifiuti la Servizi Industriali ha portato sulla sua piattaforma e quale ne è il costo, e come questi rifiuti siano stati pesati durante tutto l'anno appena trascorso.
Sappiamo solo che resterà un debito fuori bilancio 2012.
La conclusione è che oltre alle evidenti anomalie, in generale, la qualità del servizio che dovrebbe mantenere pulita la nostra città, in base a quello che paghiamo, è pessimo.
E il Comune, invece di attuare le dovute sanzioni alla società che lo gestisce, le concede pure quattro mezzi motorizzati leggeri in comodato d'uso gratuito.
Come dire, oltre al danno la beffa.

Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà 
di Terracina

"MUSSOLINI FECE ANCHE BENE": E BERLUSCONI SI FA MALE DA SOLO...


"MUSSOLINI FECE ANCHE BENE": E BERLUSCONI SI FA MALE DA SOLO...

Più che il contenuto, contestabile storicamente, il momento e il luogo. E' una vera bufera quella che si è abbattuta oggi su Silvio Berlusconi per una frase su Mussolini, in qualche modo assolutoria, pronunciata nel Giorno della Memoria (il 27 gennaio che ricorda l'ingresso dei soldati sovietici nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, luogo simbolo dell'Olocausto, 68 anni fa) e all'inaugurazione del Museo della Shoah a Milano, stazione centrale, lungo quel Binario 21 da dove partivano all'inizio del 1944 i vagoni piombati carichi di deportati diretti appunto nei lager nazisti. "Le leggi razziali furono la peggiore colpa di Mussolini che per tanti altri versi invece fece bene" ha detto l'ex-premier ai giornalisti argomentando sulle responsabilità dell'Italia in quegli anni che - ha aggiunto - "non furono le stesse  della Germania". Insomma, per il Cav, l'alleanza tra Mussolini e Hitler fu una sorta di "connivenza che all'inizio non fu completamente consapevole". Poi, testuale, "l'Italia preferì essere alleata alla Germania di Hitler piuttosto che contrapporvisi" e "dentro questa alleanza - ha concluso Berlusconi - ci fu l'imposizione della lotta contro gli ebrei". La comunità ebraica ha immediatamente protestato definendo le parole di Berlusconi "false e sconcertanti". Il Pd ha parlato di "vergogna" invitando l'ex-premier a scusarsi con gli italiani che si sentono "insultati" dalle sue affermazioni. Casini ha sottolineato la "sciocchezza immane" detta dal Cavaliere. Ingroia e Di Pietro hanno sparato a zero. Vendola ha detto che Berlusconi "è un falsario sia quando parla del presente sia quando parla del passato". Alla cerimonia per l'inaugurazione del Museo della Shoah (durante la quale Berlusconi si è anche un pò assopito) ha presenziato Mario Monti che ha invitato tutti a non sottovalutare i pericoli di un ritorno dell'antisemitismo e ai "focolai che ritornano". Anche il Papa oggi ha messo in guardia il mondo dall'indifferenza su un tragico passato, su un Olocausto che non può e non deve essere dimenticato. E mentre è ancora forte l'eco delle parole pronunciate ieri dal Cancelliere tedesco Angela Merkel che ha parlato di "responsabilità perenne" della Germania nell'Olocausto, oggi a Roma sono apparsi in diverse zone della città degli striscioni negazionisti inneggianti all'antisemitismo che"non è reato"...Berlusconi si è fatto male da solo.

domenica 27 gennaio 2013

La dieta dei Monaci Buddisti: è di tendenza


La dieta dei Monaci Buddisti: è di tendenza

dieta
la tisana dei monaci buddisti
La dieta dei monaci buddisti è una delle ultime mode che sta appassionando tantissime persone soprattutto perché promette di dimagrire di molti chili in poco tempo. Ne esistono due versioni, cerchiamo di capirne di più.
Nella prima tipologia di dieta dei monaci buddisti si possono consumare riso frutta e verdura, gli unici condimenti ammessisono le spezie e la salsa di soia e sono assolutamente vietati l’olio, la carne, il pesce, i legumi e i formaggi.
Nella seconda si può mangiare qualsiasi alimento, ma deve essere abbinato ad una particolaretisana composta da tulsi, citronella, aloe vera, antiossidanti sulfur dioxide, tè verde, erbe aromatiche e petali di fiordaliso.
L’unica apparente controindicazione sembrerebbe il costo molto elevato di questa tisana miracolosa ovvero 60 euro per 300 grammi di prodotto. Ma sembra possibile che solo bevendo questo particolare mix di erbe e mangiando tutto ciò che si vuole si riesca aperdere peso?
Se nella prima variante proposta ci si trova davanti ad un regime alimentare molto restrittivo che quindi presuppone un ovvio dimagrimento, anche se discutibile dal punto di vista del bilanciamento dei nutrienti, nella seconda opzione l’effetto dimagrimento sarebbe svolto solo ed esclusivamente dall’assunzione della misteriosa bevanda.
Ma nella realtà, cosa mangiano i monaci buddisti? La loro dieta è ricca di verdure, tofu, uova e pesce. Al posto del pane è molto utilizzato il riso e tra i condimenti un posto d’onore è ricoperto dalla salsa di soia. Tra le bevande la più bevuta è sicuramente il tè.
Ecco perché quasi tutti i monaci buddisti, che ricordiamo vivono prevalentemente nella zona cinese, oltre che in Tibet e in Giappone, sono molto magri. La loro dieta è infatti povera in grassi e carboidrati, così come sono quasi del tutto esclusi gli insaccati, i formaggi e tutte le bevande alcoliche e gassate.
La dieta buddista che invece sta spopolando su Internet ultimamente rischia di provocare conseguenze dannose all’organismo in quanto carente in vitamina B 12, C, A e D, ferro e calcio. Quanto alla tisana lascia qualche dubbio l’elevato costo e la dubbia provenienza, in ogni caso come per tutte le diete è consigliabile consultarsi preventivamente con un medico.

Brasile, discoteca in fiamme E' strage di adolescenti: almeno 245 morti


Brasile, discoteca in fiamme
E' strage di adolescenti:
almeno 245 morti

Teste: "Ci sarebbero cognomi di oriundi italiani tra le vittime"

Un terribile incendio ha devastato una delle più frequentate discoteche della città di Santa Maria. Il bilancio è pesante: sarebbero almeno 200 corpi estratti dalle macerie. I ragazzi sono morti asfissiati o calpestati dalla folla che cercava si scappare
Incendio in una discoteca in Brasile: almeno 200 morti (da youtube)
Incendio in una discoteca in Brasile: almeno 200 morti (da youtube)
Brasilia, 27 gennaio 2013  - Una tragedia immane. Almeno 245 persone, in gran parte adolescenti, sono morte nell'incendio divampato in un locale notturno a Santa Maria, nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul.  "Una scena spaventosa", ha raccontato la polizia accorsa sul posto assieme ai soccorritori. mentre la presidente della Repubblica, Dilma Rousseff, in lacrime ha fatto rientro in Brasile.
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L’incidente è avvenuto al Nightclub Kiss, nel centro della città. La zona è stata isolata. Secondo una testimonianza tra le vittime ci sarebbero cognomi di oriundi italiani.
Nel locale Kiss della città di Santa Maria, a 260 chilometri da Porto Alegre, erano presenti 2.000 persone quando uno spettacolo di fuochi d’artificio ha scatenato un incendio.
Una densa nube di fumo si sarebbe sviluppata quando l’isolante acustico che ricopriva le pareti del locale ha preso fuoco.
L’emittente Globo TV riferisce che i soccorritori hanno rimosso numerosi corpi dalla scena  dell’incendio, sulla quale sono accorsi vigili del fuoco, polizia e numerosi volontari.
Il governatore dello Stato, Tarso Genro,ha espresso su Twitter il proprio cordoglio, definendo quella odierna una “triste domenica” e assicurando che sono state adottate “misure adeguate” per fronteggiare la tragedia.
Il fuoco ''ha avuto origine dal tetto'' del locale. Lo ha detto alla tv 'GloboNews' una superstite dell'incendio, Luana Santos Silva. La giovane ha confermato che, al momento del rogo, una banda stava suonando dentro il nightclub e che le fiamme sono iniziate ''lentamente''. ''Mia sorella mi ha trascinato verso l'uscita'', ha raccontato la ragazza, spiegando cosi' di essersi cosi' salvata.
I ragazzi hanno fatto una fine orrenda, morti asfissati o calpestati dalla folla che tentava di uscire dal locale una volta divampate le fiamme. Lo ha spiegato il maggiore di polizia, Gerson da Rosa Ferreira. Secondo l'ufficiale, il numero dei morti - 180 accertati finora - è ''destinato a salire a duecento''.
Santa Maria è una zona che vede una folta presenza della comunità italiana. E secondo una testimonianza ci sarebbero cognomi di oriundi italiani tra le vittime. Ma la notizia non ha ancora conferme ufficiali.
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, ha abbandonato il vertice fra Unione Europea e Comunita' degli Stati dell'America Latina e Caraibi (Celac), in corso in Cile, per rientrare con urgenza in Brasile e seguire da vicino i soccorsi a Santa Maria, teatro della tragedia ella discoteca 'Kiss'. Roussef, riferisce la presidenza, ha offerto ''tutto l'aiuto necessario'' al governatore del Rio Grande do Sul, Tarso Genro.
I PRECEDENTI - L'incendio della discoteca 'Kiss'  non è il solo incidente del genere capitato in un locale notturno negli ultimi anni. In un club di Luoyang, in Cina, il 25 dicembre 2000 un rogo partito da un'operazione di saldatura causò la morte di 309 persone.
Almeno 194 persone morirono in un nightclub sovraffollato frequentato da operai nel 2004 a Buenos Aires, in Argentina. Il 5 dicembre del 2009 un serie di fuochi d'artificio fecero bruciare il soffitto in plastica decorato con rami della discoteca 'Lame Horse' a Perm, in Russia, uccidendo 152 persone.
Un incendio scoppiato in un nightclub statunitense nello stato del Rhode Island, nel 2003, uccise 100 persone. Come nel caso del 'Kiss', un gruppo rock aveva eseguito un gioco con fuochi d'artificio che aveva fatto bruciare il materiale alle pareti per l'insonorizzazione del locale. Ad esibirsi fu il gruppo rock anni '80 Great White.

Inchiesta bus Roma, manager: i soldi erano per la segretaria di Alemanno. Ma il sindaco nega


Inchiesta bus Roma, manager: i soldi erano per la segretaria di Alemanno. Ma il sindaco nega

I soldi della tangente "erano destinati alla segreteria di Alemanno". E' quanto ha detto al gip di Roma Stefano d'Aprile Edoardo D'Incà Levis, imprenditore italiano residente a Praga, arrestato circa un mese fa. Per l'accusa fu lui il mediatore per la tangente da 600 mila euro per una commessa di 45 bus per il Comune di Roma. L'imprenditore nel corso dell'interrogatorio, avvenuto l'8 gennaio, spiega al Gip che Roberto Ceraudo, ad della Breda Menarinibus arrestato martedì scorso, "fece riferimento alla 'segreteria di Alemanno' come destinataria delle risorse finanziarie". Nell'inchiesta sulla presunta maxitangente per la fornitura di bus destinati al Corridoio Laurentina a Roma risulta indagato anche l'ad di Eur Spa, Riccardo Mancini, da ieri dimissionario.
Alemanno: non ho mai interferito negli appalti - "Escludo nella maniera più categorica che membri della mia segreteria possano essere tra i destinatari di somme in denaro per questo o per qualsiasi altro affare", ha detto il sindaco di Roma a proposito delle presunte tangenti legate all'acquisto di 45 bus per il Comune di Roma.
Manager: Ceraudo mi disse che la politica voleva soldi - Parlando al gip Stefano Aprile di una "lobby Rome", D'Incà Levis, secondo quanto emerge dal verbale di interrogatorio, afferma: "Ceraudo mi disse che la politica voleva ancora soldi e che erano destinati alla segreteria di Alemanno. Non precisò né io chiesi se la segreteria di Alemanno fosse destinataria di tutto o di parte delle risorse". Il denaro destinato a Ceraudo per la formazione della tangente - spiega Incà Levis, nel frattempo tornato in libertà, è "stato consegnato allo stesso da una persona che mi è stata indicata da un amico: io materialmente ho dato ordine alla banca di consegnare a quest'uomo la somma di 233.360,00 euro in data 16 marzo 2009 e la somma di 312 mila euro in data 24 settembre 2009, somme che Ceraudo mi ha confermato di avere ricevuto. La terza tranche pari ad euro 204.100,00 è stata da me bonificata in data 17 luglio 2009 su un conto presso Bsi Sa Lugano indicatomi da Ceraudo. In seguito nonostante già la stampa si fosse occupata della questione sotto le pressioni di Ceraudo emisi tramite la società inglese Rail & traction le altre fatture". L'inchiesta giudiziaria, del pm Paolo Ielo, è quella sfociata nei giorni scorsi nell'arresto di Roberto Ceraudo, ex amministratore delegato di Breda Menarini, una delle società, del gruppo Finmeccanica, fornitrici dei 45 bus del comune di Roma. Per la commessa da 20 milioni di euro di bus, mai utilizzati e destinati ad essere utilizzati nel cosiddetto "corridoio della mobilità Laurentina", nel 2009 sarebbe stata pagata una tangente frutto del meccanismo delle sovrafatturazioni. Tra gli indagati anche l'ormai ex ad dell'Ente Eur Spa, Riccardo Mancini, ritenuto dall'accusa destinatario di una parte della tangente.
Alemanno: non potevamo influenzare gara - "L'amministrazione non poteva avere influenza su questa gara, il potere d'influenza da parte nostra era zero". Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno nel corso di una conferenza stampa riguardo all'inchiesta sull'appalto di 42 bus per il corridoio della mobilità Laurentina. La gara "é avvenuta nel 2009, tutto era già stato previsto e determinato prima di me", ha aggiunto Alemanno. Parlando dell'imprenditore Edoardo D'Incà Levis, che in un interrogatorio da detto che i soldi della tangente per la commessa dei bus "erano destinati alla segreteria di Alemanno" il sindaco ha detto: "bisogna chiedere a questo signore perché ha citato la mia segreteria, perché dice ora questo". "Perché dice questo e perché vengono fuori queste storie chiedetelo a lui -ha aggiunto il sindaco- prima si è detto che Mancini era stato nominato ad dell'Ente Eur come contropartita per l'intermediazione, poi che aveva preso la tangente, ora si dice che c'entra la mia segreteria e fra un po' verrà fuori che é stata mia madre". "Non permetterò a tutto questo di influenzare la campagna elettorale e i romani non si faranno influenzare. I romani giudicheranno mio operato. Resto in campo e non torno indietro per questo", ha aggiunto Alemanno. 

Il bonus 50% sulle ristrutturazioni vale anche per il fotovoltaico


Il bonus 50% sulle ristrutturazioni vale anche per il fotovoltaico

Chi installa un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte solare deve scegliere tra 50%-36% e quinto Conto Energia

vedi aggiornamento del 25/01/2013
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21/01/2013 - L’installazione di un impianto fotovoltaico può essere agevolata con la detrazione Irpef del 50% o del 36% riconosciuta agli interventi di ristrutturazione edilizia. L’Agenzia delle Entrate ha però precisato che per avere diritto al bonus è necessario rinunciare agli incentivi del Quinto Conto Energia.

Dato che in alcuni casi, come nell’installazione di impianti di potenza più elevata, può risultare più conveniente richiedere le detrazioni sulle ristrutturazioni anziché gli incentivi del Conto Energia, molti interessati avevano chiesto se fosse possibile optare per uno dei due bonus, ricevendo però risposte differenti dalle diverse sedi dell’Agenzia delle Entrate.

A livello centrale, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito ogni dubbio affermando che la Risoluzione 207/E/2008 sulla riqualificazione energetica degli edifici tratta anche il tema delle ristrutturazioni. Allo stesso tempo, con il DM 19 febbraio 2007 il Ministero dello Sviluppo Economico fornisce una conferma implicita affermando che le tariffe del Conto energia non sono applicabili all’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici che hanno beneficiato della detrazione del 36% per il recupero del patrimonio edilizio.

Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate, sollecitato dalla rivista QualEnergia, è utile per due motivi. In primo luogo perché gli incentivi del Quinto Conto Energia sono ormai in esaurimento (Leggi Tutto). A fine dicembre, infatti, il Gse – Gestore dei servizi energetici ha annunciato il superamento dei 6,5 miliardi di euro, lasciando intendere il prossimo raggiungimento del tetto dei 6,7 miliardi, che fisserà la fine del sistema incentivante.

Dall’altro lato, al momento gli interventi di ristrutturazione edilizia sono agevolati con una detrazione Irpef del 50% e con un tetto di spesa di 96 mila euro. Si tratta di una situazione a termine più conveniente, introdotta dal DL Sviluppo 83/2012, che ha elevato le percentuali dei bonus per le spese di riqualificazione edilizia sostenute entro il 30 giugno 2013. Dopo questa data si tornerà infatti alla situazione iniziale, con detrazioni al 36% e tetto di spesa su cui calcolare l’agevolazione a 48 mila euro.

Nel caso in cui si scegliesse di fare domanda per gli incentivi sulle ristrutturazioni, per capire a quale percentuale di detrazione si ha diritto si deve fare riferimento al criterio di cassa. Bisogna cioè considerare la data in cui è effettuato il pagamento.

Considerando che il DL Sviluppo è entrato in vigore il 26 giugno 2012, le spese sostenute fino al 25 giugno 2012 rientrano nella vecchia normativa e usufruiscono della detrazione del 36%. Le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013 beneficiano invece del 50%.

Se i lavori si svolgono a cavallo dei due periodi, bisognerà tenere presenti le spese già pagate nel 2012 che concorrono al raggiungimento del tetto dei 96 mila euro. Dopo il 30 giugno2013, inoltre, si dovrà fare attenzione al tetto di spesa, che torna automaticamente a 48 mila euro. Se nel periodo precedente è stata spesa una cifra superiore, le ulteriori spese potrebbero quindi non beneficiare di nessuna agevolazione.