lunedì 5 agosto 2013

Roma, da oggi Fori Imperiali pedonali: stop auto e moto

Roma, da oggi Fori Imperiali pedonali: stop auto e moto

LaPresse
Roma, 3 ago. (LaPresse)- E' scattato questa mattina alle 5.30 il divieto di transito per i veicoli privati ai Fori Imperiali di Roma, tra largo Corrado Ricci e piazza del Colosseo. Qui, con un limite di velocità di 30 chilometri orari, potranno transitare solo le biciclette e i mezzi di trasporto pubblico, i veicoli Ncc, i taxi e gli autorizzati diretti a strutture di culto e accoglienza. Per inaugurare il grande cambiamento, proprio questa notte dalle 21.30 in poi, via dei Fori Imperiali ospiterà una grande festa. Sarà una notte di visite guidate gratuite e spettacoli, tra musica dal vivo, suggestioni teatrali e acrobazie circensi, messe in scena nel teatro naturale di via dei Fori Imperiali, dal Colosseo fino al Foro di Cesare, illuminato ad arte per l'occasione.
Anche la Provincia di Roma ha aderito all'iniziativa garantendo l'apertura gratuita al pubblico delle Domus Romane di Palazzo Valentini. Le visite alle Domus Romane di Palazzo Valentini (ingresso da via IV Novembre 119/a) si terranno con partenza alle 21.30, 22, 22.30 e 23 e si svolgeranno a gruppi di 15 persone. Per la visita alle Domus è necessario prenotarsi allo 060608.

Processo Mediaset: la Cassazione conferma condanna. Berlusconi: accanimento senza eguali ma resto in campo

Processo Mediaset: la Cassazione conferma condanna. Berlusconi: accanimento senza eguali ma resto in campo

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Media
Processo Mediaset: la Cassazione conferma condanna. Berlusconi: accanimento senza eguali ma resto in campo
Processo diritti tv Mediaset: confermati i quattro anni di carcere (3 coperti da indulto) per Silvio Berlusconi, si rimanda invece alla corte di appello di Milano per ridefinire l'interdizione dai pubblici uffici. Così ha deciso la Cassazione dopo sei ore e mezza di camera di consiglio.
Ma Berlusconi resta in campo, non si fa da parte, anzi rilancia: «In cambio dell'impegno che ho profuso in questi 20 anni per il Paese - afferma l'ex premier in un videomessaggio, registrato e trasmesso in serata - ricevo in premio delle accuse e una sentenza fondata sul nulla assoluto che mi toglie la mia libertà personale e i miei diritti politici, ma questa non è l'Italia che vogliamo e per questo resto in campo. Come? Ripartendo da Forza Italia.
«Dobbiamo chiamare a raccolta i giovani migliori e le energie migliori e insieme a loro rimetteremo in piedi Forza Italia. La sentenza mi rende sempre più convinto che una parte della magistratura sia un soggetto irresponsabile una variabile incontrollabile, con magistrati non eletti dal popolo, che è assurta a vero e proprio potere dello Stato che condizionato permanentemente la vita politica. Nessuno può comprendere la carica di violenza che mi è stata riservata in seguito ad una serie di accuse e processi che non avevano fondamento: è un vero e proprio accanimento giudiziario che non ha uguali».
«Rimettendo in campo Forza Italia - continua il leader del Pdl - puntiamo a chiedere agli italiani di darci la maggioranza per cambiare il Paese e fare quelle riforme necessarie, a partire dalla più indispensabile che è quella della giustizia». Lo stesso capo dello Stato Giorgio Napolitano, nel commentare in una nota la sentenza, ha auspicato che «possano ora aprirsi condizioni più favorevoli per l'esame, in Parlamento, di quei problemi relativi all'amministrazione della giustizia».
E adesso che cosa accade? «La pena principale è definitiva ed è eseguibile», osserva il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati. Per l'anno che rimane il Cavaliere ha due possibilità: l'affidamento in prova ai servizi sociali o gli arresti domiciliari. L'ex presidente del consiglio non sconterà la pena in carcere.La tensione tra i due principali azionisti dell'Esecutivo Letta di larghe intese è alta.
Solo a ottobre decisione tribunale Milano su esecuzione condanna 
La condanna a 4 anni di reclusione per l'ex premier è dunque eseguibile, ma la decisione dei giudici di Milano arriverà solo in ottobre. L'ex premier infatti avrà tempo fino al 15 ottobre per chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali o gli arresti domiciliari. A decidere sarà il Tribunale di sorveglianza di Milano dopo aver sentito il parere della Procura generale. Mentre sarà la Procura ad avviare l'iter nei prossimi giorni, non appena riceverà le carte da Roma.

Terracina: lettera aperta al prof. Selvaggi

LETTERA APERTA


Caro Professor Selvaggi,
Assessore,

è passata una settimana dal Consiglio Comunale dello scorso 31 Luglio.
Un consiglio che tra l'opinione pubblica è passato quasi inosservato.
Eppure gli effetti delle decisioni prese saranno ancora una volta molto negativi per l'ambiente.
Alienazioni e SUAP. Tutte le istanze approvate.
Conseguenza: continua la colata di cemento sulle nostre terre.

Non si vuole cambiare, si continua imperterriti a violentare il nostro territorio già martoriato e ormai esausto. Sfinito.
In nome dello sviluppo le mani dei consiglieri di maggioranza si alzavano e approvavano nuove costruzioni con circa 20.000 metri di capannoni su terreni agricoli, vasto ampliamento di villaggio turistico in zona Santa Monica sulla provinciale per San Felice Circeo, e finanche il Mc Donald.
I toni trionfalistici con cui si è presentata quest'ultima istanza, erano dettati dalla convinzione, dalle parti della maggioranza, che la multinazionale saprà offrire un contributo determinante a debellare la piaga della disoccupazione a Terracina. Convinti loro.

A conclusione di ogni votazione, le braccia dei consiglieri di maggioranza, stanche per il tempo occorso a contare i molti e troppi voti favorevoli, scendevano liberando la smorfia di soddisfazione immaginando già le ruspe in azione. 
I soli voti contrari quelli dell'opposizione.

Mentre assistevo a tutto questo, il mio interrogativo: perché il professor Selvaggi non fa sentire la sua voce? È il Nostro Assessore all'Ambiente, alla sua voce è legata la speranza di tantissime persone della nostra città, per le quali la salvaguardia del nostro territorio è in assoluto la missione imprescindibile ed inderogabile del nostro tempo.
Perché non una parola a quegli esponenti della generazione dello sempio infinito, quantomeno per provare a ricordare loro che quello che stanno perseguendo è soltanto un accanimento su uno schema di sviluppo che non funziona più?

Purtroppo la sua voce non si è levata.

Anzi, dai banchi della maggioranza arrivavano commenti di giubilo per quello che si stava facendo, sempre più euforici ed esaltati. Fino all'apoteosi: “perché a patto che si creino posti di lavoro si possono costruire le fabbriche anche sul mare!”. Proprio così. Questa frase è risuonata nel Consiglio Comunale di una delle città di mare più belle d'Italia.
Qualche minuto dopo è stata sminuita col solito stratagemma abitualmente usato dalla destra: “ma va, era solo una battuta”.
E ancora, sempre dai banchi della maggioranza: “ho votato il SUAP ma non conoscevo quale attività è contenuta nella richiesta, perché l'importante è che qualcuno investa nel nostro territorio”. Quindi, sempre dalle parti della maggioranza, impiantare un petrolchimico o una sala giochi su un terreno agricolo, oltre che possibile, è anche la stessa ed identica cosa (andare a sentire la registrazione). Questa è decisamente Alta Pianificazione Urbanisitco – Territoriale.

Solo menti raffinate possono decidere che siccome l'agricoltura è l'unico settore economico che sta reggendo l'urto della crisi, allora, invece di aiutarlo e supportarlo, togliamogli pure la materia prima fondamentale, la terra. E su quei preziosi terreni agricoli si autorizzi, senza pudore, la costruzione di 20.000 metri cubi di capannoni per una fabbrica che costruirà barche, il settore più in difficoltà del momento. Ma se proprio si vuole provare a ridare impulso a questo tipo di produzioni, possibile che in tutto il territorio comunale non ci siano capannoni dismessi e riutilizzabili a questo scopo?

Lo Sportello Unico per le Attività Produttive è uno strumento validissimo che permette di snellire in molti casi i troppi passaggi della macchina burocratica che rallentano notevolmente i processi di apertura di nuove attività produttive.
A Terracina però, è diventato una sorta di bancarella che elargisce concessioni edilizie a iosa.
Eppure l'amministrazione ci tiene a precisare che tutto il processo di sviluppo del territorio sta seguendo una visione ben precisa. Da qui il dubbio sul concetto di visione. Probabilmente per l'amministrazione vuol dire: ho preso VISIONE di quello che c'è scritto nella richiesta al SUAP, alzo la mano e approvo.

E dire che i SUAP approvati erano al di fuori dell'area compresa nella cosiddetta C2.
Se queste sono le premesse, dalla Pagoda alla foce di Badino dovremo aspettarci valanghe di cemento fino a ridosso della spiaggia?

Professor Selvaggi, Assessore, speravo almeno una presa di posizione successiva, perché (e sono convinto di provare il sentimento che accomuna molti cittadini terracinesi), se quello che si è approvato in Consiglio il 31 luglio è l'inizio di una nuova ondata di speculazione edilizia, lei non può rimanere indifferente, non può permettere che tra qualche anno si dica che le colate di cemento dell'inizio del terzo millennio a Terracina si sono perpetrate con il Professor Emilio Selvaggi Assessore all'Ambiente.

È un' accorata preghiera: faccia sentire la sua voce.

I miei più sentiti e cordiali saluti.





Il Coordinatore del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà
di Terracina

Giuseppe De Santis

Agorà si chiede ancora come Berlusconi abbia cambiato l’Italia, sforzo fuori tempo massimo

Agorà si chiede ancora come Berlusconi abbia cambiato l’Italia, sforzo fuori tempo massimo

di Mariano Sabatini
Adesso la priorità è capire se e come Silvio Berlusconi, il premier più sfavillante degli ultimi centocinquant’anni, ha cambiato il nostro paese. Se lo chiedeva ieri mattina Agorà, nella seconda parte affidata a Giovanni Anversa. Il giornalista ha dedicato tutta la sua carriera al racconto dei mutamenti sociali, sempre dalla parte dei più svantaggiati. Va bene, uno scivolone è concesso a tutti. Certo è difficile, in ogni caso, esprimere tutto il fastidio che simili trasmissioni provocano. Abbiamo detto più volte che è impossibile prescindere dalle vicende imprenditoriali, politiche e soprattutto giudiziarie del cavaliere di Arcore; questo per l’attività tentacolare che ha contraddistinto l’intera sua parabola di vita, che coincide – come per tutti i tycoon – con le professioni svolte.

Non starò a fare esempi, perché partendo dallo stalliere in odore di mafia fino a Ruby Rubacuori, tutti hanno ben chiaro a cosa mi riferisco. La situazione italiana (anche per le malversazioni parlamentari dei tanti governi targati Forza Italia e poi Pdl) è talmente critica che avremmo solo voglia di scrollarcelo di dosso, questo signorotto con velleità da statista: lo faremmo con lo stesso piacere con cui i cani arruffano il pelo bagnato. Più che di bilanci sarebbe tempo di guardare avanti. A quel futuro che quasi nessuno riesce più ad immaginarsi.

Eppure c’è chi si accalora. Sulle poltroncine di Agorà sedeva Anselma Dell’Olio, prestata ad Anversa da Gigi Marzullo, per il quale in questi anni si è prodotta nelle vesti di critico cinematografico. Ed è cinema lo scenario che si prospetta e ci propina, l’ineffabile signora Ferrara: “Vent’anni di processi senza arrivare ad una soluzione, una cosa assurda, è fantagiustizia”.

Un ritrovato della fantascienza le consente invece di obliare, senza scoppiare a ridere, tutte le leggi ad personam e i lodi dei governi Berlusconi che hanno reso possibili le acrobazie giudiziarie dei suoi legali per allontanare le sentenze. Le ha risposto Udo Gumpel, rigorosissimo giornalista tedesco, che ha paragonato l’ex premier al “grande tappo” (non si riferiva alla statura) di questa Italia che non sa rinnovarsi. Difficile invocare la palingenesi con una sentenza della Cassazione sui diritti Mediaset attesa in queste ore e che potrebbe determinare la cadute del governo delle larghe fraintese, come lo ha ribattezzato la mia amica e collega Anna Lombroso. Viene di dare ragione a quel giuggiolone di Matteo Renzi: mandiamolo anche solo in pensione, ma liberiamocene. Finalmente i talk show, una volta saltato il “tappo”, potranno occuparsi di come potremo farcela a risalire la china dell’abisso.

Terracina: costo raccolta immondizia??


                                                                      

                                                                       Al Responsabile del Dipartimento Pianificazione
                                                                       Urbanistica e Gestione del Territorio del Comune di
Terracina Dott. Ing. Armando Percoco

Al Responsabile del Settore Gestione e Protezione Ambientale del Comune di Terracina  Dott. Ing. Alfredo Sperlonga


                                                          
            Sono ormai QUATTRO MESI che sto in modo pressoché ininterrotto chiedendovi i dati relativi al costo della differenziata affrontati nello scorso anno. Nonostante tutto ad oggi non sono ancora in possesso di questo dato.

            Dopo continui atteggiamenti atti a tergiversare da parte vostra,  e scuse accampate al momento, a cui ho fatto finta di non capire pur di arrivare al risultato senza strappi, (tra l’altro non riesco ad avere neanche i dati sul conferimento in discarica del mese di Giugno 2013). Dopo che la scorsa settimana l’Ing. Percoco ha dato il via libera alla fornitura di tali dati,  ma a condizione che venissero accompagnati da una lettera dell’Ing, Sperlonga, pensavo ieri mattina di avere pacificamente i tanto sospirati dati. Tutto questo a maggior ragione dopo che si è approvato il bilancio Comunale Consuntivo del 2012.

            E invece niente, mi sono ritrovato di nuovo di fronte a delle improvvisate scuse, addirittura di fronte ai dati pronti, ma che non potevano essermi forniti perché è in preparazione una delibera di Giunta in proposito.

            Quindi i tecnici comunali hanno assunto una posizione politica che loro non spetta, e cioè quella di non fornirmi i dati perché politicamente inconveniente per la maggioranza.

            Faccio rilevare che la legge 267/ 2000, (Testo Unico degli Enti Locali) nello stabilire i compiti dei tecnici e quello dei politici, nonché nel precisare il ruolo ed i diritti dei consiglieri nell’accesso agli atti, non subordina tale ruolo e tali diritti  a nessun vincolo, ne tanto meno a quello di censura dei dirigenti e funzionari comunali, come nella fattispecie invece avvenuto.

            Pertanto, alla luce di quanto sopra, sono a diffidarvi dal persistere in tale atteggiamento, per cui vi invito a fornirmi entro la fine di questa settimana tutti i dati dal sottoscritto richiesti, altrimenti sarò costretto a denunciarvi per omissione di atti d’ufficio.

            Certo il vostro atteggiamento una domanda la pone con forza al sottoscritto ed a che leggerà queste righe, perché tanta riservatezza sui dati del 2012 RELATIVI ALLA DIFFERENZIATA, forse quelli approvati nel PEF 2012 non sono oggi più validi? Eppure il PEF è stato approvato a fine Dicembre, quanto i dati erano pressoché definitivi.

            Ricordo male, oppure bene, nel dire che ciò che si ha difficoltà da parte vostra a fornirmi sono i dati della differenziata, quella differenziata che, dalla lettura dei formulari, la Soc. Servizi Industriali per tutto il 2012 si è pesata da sola? Chiedo scusa non se li pesava da sola li pesava presso la Soc. FATONE DI LATINA SCALO.

            SPERO TANTO CHE TRA LA DEETERMINA CHE HA ABOLITO I FORMULARI E LE VICENDE CHE STIAMO DISCUTENDO NON CI SIA NESSUN NESSO.

            Nel frattempo, l’Assessore Selvaggi che ieri era presente alla discussione avuta con l’Ing. Sperlonga non ha nulla da dire?


                                                           Il Consigliere Comunale

                                                           Vittorio Marzullo

BANDIERA BLU: MA IL MARE È REALMENTE PULITO?

BANDIERA BLU: MA IL MARE È REALMENTE PULITO?
Anche quest’anno, tra conferme e new entry, sono state assegnate le Bandiere Blu alle coste italiane. C’è stato perfino un leggero aumento delle assegnazioni. Ma quante località davvero le meritano? E quante godono di questo lusinghiero riconoscimento “di riflesso” perché vicine a posti che invece sono davvero meritevoli?
In realtà occorre sapere che le premiazioni sono “a macchia di leopardo” e l’assegnazione del vessillo non avviene in modo spontaneo da parte dell’organizzazione indipendente danese Foundation for Environmental Education, ma sono le stesse località a farne richiesta. Così quelle più rinomate, già piene di turisti, finiscono per non compilare il questionario, mentre quelle meno conosciute vogliono farsi pubblicità e si affrettano a farlo. Ma vediamo qualche esempio concreto.
In pratica come si ottiene questa “certificazione” sulla purezza del proprio mare? Il comune interessato potrà essere selezionato solo rispondendo ad un questionario dove ci sono varie domande sulla situazione delle sue spiagge (servizi igienici, bagnini e kit di primo soccorso), se viene attuata la raccolta differenziata, sull’effettiva eco-sostenibilità dei mezzi pubblici (programmi di bike sharing, parcheggi attrezzati, bus elettrici, car pooling) e altre iniziative green. Il dato fondamentale però è legato alla qualità delle acque, che dalle analisi devono risultare “eccellenti” e per certificarlo, il comune deve allegare al questionario le analisi delle ultime quattro stagioni.
Così capitano svarioni di tutti i tipi. Eccone alcuni.
A S. Vito Chietino, ad esempio, c’è la Bandiera Blu ma l’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente (ARTA) ha indicato che almeno due zone non sono balneabili per la presenza di batteri come escherichia coli ed enterococchi intestinali, quelli contenuti nelle feci, per intendersi. E in tutto l’Abruzzo ci sono ben 14 località dove sventola la bandiere blu, benché, a ben vedere, l’Agenzia Europea dell’Ambiente ne definisca di qualità “eccellente” solo 4: Tortoreto, Silvi, Rocca San Giovanni e Fossacesia.
Altri paesi hanno invece delle spiagge dove è addirittura vietato tuffarsi: Roseto degli Abruzzi, Pineto, Francavilla al Mare, Ortona e Vasto.
Il discorso della Bandiera Blu per farsi pubblicità è evidente nel fatto che la loro assegnazione sia concentrata soprattutto sulla costa adriatica, ligure e toscana, mentre in regioni come Sardegna (7) e Sicilia (4) non sono granché presenti.
Nelle Marche, ad esempio, delle 3 località premiate, tutte presentano alcune aree che per la Regione invece ritiene non balneabili per le loro acque di qualità “scarsa”: Numana, Porto Recanati e Porto Sant’Elpidio. Lo stesso problema si registra in Liguria (Sanremo) e in Toscana (Camaiore e Piombino).
Il motivo di queste “sviste”, come detto, è legato al ritorno pubblicitario del fregiarsi della bandierina. Così le località che già sono famose per il loro mare cristallino non ci pensano neppure a compilare il questionario della FEE. Saranno invece le meno rinomate o quelle protagoniste di fatti di cronaca legati al divieto di balneazione a correre a candidarsi, sperando in un upgrade.
E non c’è solo questo problema. In realtà la bandiera segnala sì il mare pulito ma ci sono zone di una stessa località dove la qualità dei litorali è differente, e c’è differenza tra acque definite “eccellenti” e acque classificate come “buone” o “sufficienti”. Qui i batteri ci sono eccome, e nuotare lì potrebbe farci prendere una bella gastroenterite. Ed ecco che le coste con Bandiera Blu che non hanno tutte le acque al top sono 41 su 131.
Clamorosi poi i casi in cui a pochi giorni dall’assegnazione dell’ambito simbolo la stessa ARTA abbia dovuto chiudere la medesima spiaggia per aver rilevato una concentrazione di batteri troppo alta.
Accade in Molise (Petacciato e Termoli), in Liguria (Sanremo), nelle Marche (Porto Recanati), in Campania (Sapri), a Livorno, Camaiore e Pietrasanta in Toscana, e in Abruzzo (Roseto degli Abruzzi e Giulianova).
A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche il fatto che i vessilli sono assegnati alle singole spiagge. Così a San Vito Chietino sono solo i tratti di Calata Turchino e di Molo Sud mentre il resto della costa è vietato ai tuffi.
Capita così che, ricevuto l’ambito riconoscimento il comune, anche sul sito istituzionale, mostri la propria Bandiera Blu, senza indicare che in realtà solo parte della sua costa se l’è guadagnata realmente. Ed ecco che il bagnante ignaro, parte entusiasta per i comuni “certificati” dal vessillo, senza sapere che, pur pagando tanto, nuoterà in acque perfino non balneabili oppure si trova davanti il cartello di divieto di balneazione.
Mettiamoci anche il fatto che l’acqua cambia grado di purezza dopo delle forti piogge, vicino ai fiumi e nel caso di mareggiate, che possono falsare i risultati. Tutti eventi che diluiscono la concentrazione dei batteri e delle sostanze inquinanti disciolte nel mare.
Infine le Bandiere Blu valutano l’impatto ambientale di costruzioni e chioschi abusivi, di strutture di cemento non autorizzate che magari, non ostacolano la balneazione ma deturpano comunque il paesaggio, Eppure a S. Felice Circeo, nel Lazio, sventola la Bandiera Blu.

Morale della favola. Se dovete scegliere dove passare le vostre vacanze, non regolatevi solo esclusivamente con questo simbolo. Informatevi meglio in rete, chiedendo su qualche forum di discussione informazioni sul posto da chi ci è stato.

Terracina: mancata presenza del sindaco

La risposta del Sindaco e la nostra replica

by supermarco
In merito alla mancata presenza del Sindaco di Terracina al convegno antimafia tenutosi nella nostra città il 13 luglio scorso, abbiamo letto la replica del Primo Cittadino, pubblicata nel suo contenuto integrale qui: http://www.provincialatinatv.it/notizie/dettaglio.php?id=44052 e ricopiata di seguito.
“Apprendo dalla stampa di una nota dell'associazione Terracina Social Forum, la quale, sulla base della mia assenza a un convegno da loro organizzato, stabilisce la mia remissività con la camorra e con la criminalità organizzata in generale.
Con tutto il rispetto per gli organizzatori, credo che si tratti di un'esorbitante esagerazione.
Il difficile ruolo di sindaco in questo tempo così pieno di sofferenze, porta con sé un inevitabile carico di critiche ed aspettative da parte di tutti e di ognuno.
Ma credo che l'associazione in questione strumentalizzi ben oltre il limite del grottesco il fatto che anche di sabato pomeriggio, come di domenica, ci possano essere impegni gravi o precedentemente assunti che impediscono a un sindaco di sedersi ad un dibattito sulla criminalità organizzata, per quanto stimolante possa essere.
Come per esempio sedersi a una riunione organizzativa indetta dal Prefetto di Latina meno di 48 ore fa per coordinare insieme a tutte le forze dell'ordine del territorio l'azione di contrasto e di lotta alle mafie sul territorio provinciale e cittadino.
Ci sono mille modi per fare la propria parte nella battaglia per la legalità: organizzare un convegno per esempio, ma anche adoperarsi, ogni giorno, per fare amministrazione comunale senza scendere a compromessi.
Io ho fatto la mia scelta, e la rivendico proprio nel nome di Paolo Borsellino.
Un uomo le cui idee hanno informato la mia intera esistenza, dai banchi di scuola a quelli del Consiglio comunale.
Ciò non m'impedirà comunque di partecipare a un convegno, anche se organizzato con finalità di strumentalizzazione politica.
Cosa resa evidente dal tono e dalle scurrilità contenute nella nota apparsa su internet a cura del Terracina Social Forum, giustamente ripulita dai cronisti per dargli diritto di tribuna sui quotidiani locali.
Una sola cosa chiedo, e non mi pare una cosa bizzarra: un invito.
Scritto, cartaceo o per via telematica, ma andrebbe bene anche per telefono o via sms. Giusto per sapere che c'è un convegno ed io ne sono stato invitato.
La legalità inizia dalle piccole cose”.
ECCO LA NOSTRA RISPOSTA.
«convegno da loro organizzato».
«organizzato con finalità di strumentalizzazione politica».
Il convegno non era organizzato dal Terracina Social Forum e non aveva finalità di strumentalizzazione politica.
Si scusi con gli organizzatori.
«scurrilità»
Dal vocabolario Zingarelli:
Scurrilità: condizione di chi (o di ciò che) è scurrile.
Scurrile: che dimostra, contiene, una comicità licenziosa, triviale e sguaiata.
Scurrile?
«Un invito»?
Ecco che cosa ha pubblicato su Facebook uno dei referenti per Terracina dell’associazione antimafia Libera.
«Inviti consegnati personalmente DAL SOTTOSCRITTO al Sindaco presso la sede del Comune:
1) il 18/12/2012 - presentazione a Terracina del libro "Porto Franco" sulla malavita organizzata ...ASSENTE!!!
2) 21/12/2012 - Presentazione del presidio Libera a Terracina.....ASSENTE!!!
3) 13/5/2013 - presentazione a Terracina del libro sulla malavita organizzata "Ali bruciate" ......ASSENTE!!!
4) Festa del tesseramento SPI/CGIL di Terracina con convegno su legalità e sicurezza .......ASSENTE!!!!!
Non ha bisogno della mia difesa il Terracina Social Forum ma per amor di verità dato che il Dr. Procaccini, tirandoci per la giacca, chiede almeno un invito per partecipare mi corre l'obbligo di ricordargli che gli sono stati consegnati con largo anticipo e puntualità però devo notare che rispetto a questi appuntamenti è sempre impegnato mentre per inaugurazioni e conferenze stampa anche di lieve importanza.....PRESENTE!!!!!!».
«Un invito»?
Caro Sindaco, ci inviti Lei: un rappresentante delle Istituzioni, un Primo Cittadino imparziale, il Sindaco di tutti, ascolta ogni voce della società civile, non solo quelle a lui ideologicamente più vicine (o che lo hanno sostenuto in campagna elettorale: http://www.comune.terracina.lt.it/comunicati/comunicati_action.php?ACTION=due&cod_archivio=2603).
Questo significa non avere «finalità di strumentalizzazione politica».
Ci inviti Lei.