domenica 14 dicembre 2014

La situazione di Terracina

COMUNICATO STAMPA


Oggetto Consiglio Comunale del Comune di Terracina del 11-10-2014

Di seguito riporto quanto accaduto in occasione dell'approvazione del Bilancio consuntivo 2013 e preventivo 2014 dell'Azienda Speciale Terracina, del bilancio di previsione 2014 del Comune di Terracina e di tutti gli atti necessari ad esso allegati.
Il regolamento di contabilità approvato dal Consiglio Comunale, in ottemperanza a delle precise disposizioni del TUEL, prevede una procedura che dura poco meno di tre mesi prima che si arrivi alla discussione in Consiglio Comunale del Bilancio Preventivo del Comune e che i documenti finali attinenti a tale discussione devono venire in possesso dei Consiglieri Comunali almeno dieci giorni prima del Consiglio Comunale convocato per la discussione del bilancio stesso.
Nella fattispecie, le proroghe del Governo hanno stabilito quale termine ultimo per l’approvazione del consuntivo dal 31-12-2013 al 30-09-2014 (stiamo parlando ovviamente del preventivo 2014). Il TUEL prevede anche che prima di approvare il bilancio preventivo del Comune deve essere approvato il bilancio consuntivo, in questo caso 2013, dell’Azienda Speciale Terracina.
Il TUEL stabilisce inoltre, che il bilancio consuntivo, per essere approvato, necessita che i documenti attinenti allo stesso devono essere forniti ai Consiglieri Comunali almeno 20 giorni prima della data in cui si tiene il Consiglio Comunale.
In questo caso si è fatto tutto questo con un solo Consiglio Comunale, con singoli punti all’ODG, ed i tempi con cui sono stati consegnati i documenti sono stati gli stessi, sia per il consuntivo e preventivo dell'Azienda Speciale, che per i documenti di bilancio preventivo e dei suoi allegati, del Comune.
La tempistica: In data 30 Settembre, Alle ore 17.00, con avviso di 24 ore per telefono, si tiene una conferenza dei capi dei gruppi consiliari e viene stabilita, dal Presidente del Consiglio Comunale, la data dell’11 Ottobre, nella quale si terrà il Consiglio Comunale sul bilancio e che i documenti sarebbero stati pronti il giorno successivo presso la segreteria del Consiglio.
Quindi si convoca il Consiglio Comunale senza che i Consiglieri Comunali siano ancora in possesso di una riga di ciò che saranno chiamati a votare.
A questo punto, solo i capi gruppi erano a conoscenza di tutto ciò, per cui la documentazione parziale disponibile, intanto è divenuta pronta solo in tarda mattinata del giorno dopo, ma il resto dei Consiglieri erano inconsapevoli di quanto stabilito e quindi solo nei giorni seguenti, alla rinfusa, sono venuti a conoscenza di tutto questo e quindi in possesso dei pochi documenti consegnati.
Il regolamento di contabilità del Comune stabilisce all'art. 11 (si trova sul sito del Comune) che dati tutti i documenti dovuti ai consiglieri, essi hanno dieci giorni di tempo per presentare emendamenti al bilancio e che tali emendamenti non possono essere discussi se non trascorsi prima cinque giorni dalla data di presentazione e nel frattempo bisognava munirli dei relativi pareri tecnici, contabili e dei revisori dei conti.
Il sottoscritto avendo preso parte dei documenti il 1 Settembre, il giorno 10 ha presentato due emendamenti al piano triennale delle opere pubbliche, che occorre precisare, ci è stato fornito senza le schede in cui si evidenziavano le fonti di finanziamento per ogni singola opera. Lo stesso giorno 10 Ottobre, alle ore 17 circa una telefonata della segreteria del Consiglio Comunale mi comunicava la convocazione alle ore 9.30 del giorno 11.00, alle ore 11.00 dello stesso giorno era convocato il Consiglio Comunale, delle commissioni bilancio e lavori pubblici. In tale riunione il Presidente del Consiglio comunicava che erano stati raccolti i pareri necessari agli emendamenti e che questi erano tutti negativi. Stessa cosa dirà poi in Consiglio Comunale rifiutandosi sia nelle commissioni, sia in Consiglio di rinviare il Consiglio Comunale per rispettare i tempi previsti dal regolamento di contabilità, in quanto non erano trascorsi i cinque giorni previsti dall’art. 11 del medesimo regolamento di contabilità
Immediatamente dopo che si è tenuto il Consiglio Comunale, ho fatto richiesta di accesso agli atti ed è venuto fuori che i pareri richiesti dal TUEL e dal regolamento di contabilità non c’erano tutti, infatti mancava il parere dei revisori dei conti, che ancora oggi non è stato emesso, in quanto non lo hanno neanche richiesto.
Inoltre vi è da dire che l’art. 172 del TUEL definisce una serie di documenti obbligatori da fornire ai Consiglieri Comunali ed i revisori dei conti nello stilare il loro parere al bilancio alla prima pagina fanno l’elenco di detti documenti obbligatori, che a loro sono stati consegnati, mentre ai Consiglieri Comunali no.
Ad esempio mancavano:
Rendiconto del penultimo bilancio consuntivo approvato dal Comune.
I rendiconti delle società di capitale costituite per l’esercizio di servizi pubblici (Acqualatina e farmacia comunale).
La delibera di approvazione della programmazione triennale del fabbisogno di personale ( art. 91 D. Lgs.267/2000 – TUEL- art. 35, comma 4 D.Lgs. 165/2001 2 art. 19, comma 8, legge 448/2001).
La delibera di Giunta della destinazione della parte vincolata dei proventi per sanzioni alle norme del Codice della Strada.
La delibera dell’aliquota TASI come consentito dall’art.1 comma 676 della legge 147/2013, le deliberazioni con le quali sono determinati, per l’esercizio 2014, le tariffe, le aliquote di imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale.
La tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale ( decreto ministero Interni 18-02-2013).
Piano triennale di contenimento delle spese di cui all’art. 2 commi 594 e 599 legge 244/2007.
I limiti massimi di spesa disposti dagli art. 6 e 9 del D.L. 78/2010.
Faccio presente inoltre che il regolamento di contabilità prevede la consegna ai consiglieri Comunali della relazione dei revisori dei consti con un anticipo di 10 giorni, così come gli altri documenti, ma la relazione dei revisori è stata spedita ai Consiglieri Comunali per posta elettronica il pomeriggio del giorno 09 Ottobre.
Faccio notare ancora che il deposito di tale documento presso il protocollo comunale è avvenuto il 9 Settembre con n. 51764/U.
Mentre l'unica riunione della commissione bilancio, tenutasi la sera di due giorni prima del Consiglio Comunale, ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche senza le schede che indicassero la fonte dei finanziamenti delle singole opere, impedendo in questo modo di poter fare proposte di emendamenti in quanto la fonte di finanziamento è atto indispensabile poichè si possono modificare solo le poste di bilancio tra loro aventi la stessa provenienza.
Quanto sopra è stato dal sottoscritto fatto presente nel Consiglio Comunale del 11 Ottobre, Con accompagnata la richiesta di rinviare il Consiglio Comunale. Mi è stato risposto di no dal Presidente del Consiglio. Non si sono neanche portate in Consiglio le proposte di emendamento da me presentate, tanto che a quel punto sono stato costretto ad abbandonare i lavori del Consiglio stesso, poiché, oltre a quanto sopra esposto, non ero, come il resto dei consiglieri, in possesso dei documenti obbligatori previsti dal TUEL e che mi dovevano essere consegnati con almeno 10 giorni di anticipo rispetto alla data ultima per presentare gli emendamenti. Inoltre il parere dei revisori era appena arrivato, quindi non ero nelle condizioni di partecipare con proficuità al dibattito per mancanza dei documenti definiti obbligatori sia dall'art. 172 della legge 267/2000 che dai revisori dei conti.
Mi è stato riferito , che dopo che sono andato via, sono stati messi a votazione gli emendamenti da me presentati.
C’è da rilevare inoltre che il tutto è avvenuto sotto diffida di sua eccellenza il Prefetto, visto che ci ha dato tempo sino al 22 Settembre per approvare il bilancio di previsione, altrimenti si sarebbe sciolto il Consiglio Comunale.
Faccio presente ancora, che in data 10 Ottobre, ho scritto al segretario comunale, anche nella sua veste di responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione del Comune, per chiedergli se la procedura seguita dalla Giunta per l’approvazione dei documenti di bilancio era stata corretta, ma in Consiglio Comunale nel sollecitare tale risposta, in quanto non mi era arrivata, mi sono sentito rispondere dal Presidente del Consiglio che il segretario non doveva rispondermi perché il quesito non poteva essere rivolto al segretario ma a lui che a sua volta lo avrebbe girato al segretario. Ho chiesto in base a quale norma il Presidente affermava tale principio, mi ha deriso dicendo che me l’avrebbe data successivamente. Siccome questo non è avvenuto, Il Presidente ha di fatto azzittito il segretario comunale impedendogli di rispondere. Il che la dice tutta sulla regolarità della procedura seguita.
Chi legge si chiederà, ma perchè un comportamento così anomalo da parte del Presidente del Consiglio Comunale? Apparentemente non appare alcun motivo che giustifica tale modo di fare e di agire.
Ed invece non è così, i motivi ci sono e sono anche molto gravi.
Partiamo dal presupposto che il Prefetto ha diffidato formalmente ogni singolo Consigliere Comunale ad approvare i bilanci entro il 22 Ottobre, altrimenti si sarebbe sciolto il Consiglio Comunale.
Ed ecco allora che i tempi a disposizione dell’amministrazione non erano più sufficienti ad approvare il bilancio nei tempi stabiliti dalla legge, nonostante la proroga del Prefetto. Quindi si sarebbe sciolto il Consiglio Comunale.
I Consiglieri Comunali hanno avuto il giorno 9 Ottobre la relazione dei revisori dei conti, ed il giorno 10 Ottobre le schede che indicavano le fonti di finanziamento del piano triennale delle opere pubbliche.
Da quest’ultima data iniziavano a decorrere i 10 giorni a disposizione dei Consiglieri Comunali per approfondire lo studio di tale documentazione ed eventualmente presentare, sempre nei dieci giorni, degli emendamenti al bilancio. Quindi arriviamo al 20 Ottobre.
Se il 19 o 20 Ottobre un Consigliere Comunale presentava uno o più emendamenti, questi non potendo essere discussi prima di cinque giorni dalla presentazione, arriviamo al più presto alla convocazione del Consiglio Comunale per il 25 / 26 Ottobre. Esattamente a tempo scaduto in quanto si è superata abbondantemente anche la scadenza della diffida prefettizia che era appunto del 22 Ottobre.
Quindi in conseguenza del calpestamento delle leggi e del regolamento di contabilità da parte del Presidente del Consiglio Comunale Rag. Giovanni Zappone che noi abbiamo ancora in vita, abusivamente, un Sindaco, una giunta ed un intero Consiglio Comunale.
Ovviamente sul comportamento del Presidente del Consiglio Comunale mi riservo degli approfondimenti giuridici con i miei legali, ragione per cui non escludiamo nessuna iniziativa a priori.
Al Sindaco abusivo dico, Prendi esempio dalle affermazioni del Sindaco di Latina, anche tuo compagno di partito, laddove afferma: Qui non si sta ad amministrare per il bene della collettività ma per vedersi ognuno…………….. ragion per cui mi dimetto.
La situazione di Terracina non è affatto diversa, ed alla luce di quanto sopra descritto, è anche più grave.
Allora domando al Sindaco: perché non prendi esempio dal tuo collega e camerata di partito ed in uno scatto di dignita’ non ti dimetti?
Vista la mia atavica malattia di credere nelle istituzioni, spero sempre in uno scatto di chi siede al palazzo che si trova in Piazza della Libertà per ripristinare regole, democrazia e ridare fiducia ai cittadini nelle istituzioni stesse.
Il Consigliere Comunale

Vittorio Marzullo

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