venerdì 19 settembre 2014

Settimana della Mobilità Sostenibile

Settimana della Mobilità Sostenibile, per il Terracina Social Forum in città manca una programmazione vera

Mobilità sostenibileIl 16 settembre è iniziata la Settimana europea della mobilità sostenibile, promossa dalla Commissione Europea.
L’obiettivo dell’edizione di quest’anno è attuare iniziative e progetti per la riduzione, da parte dei cittadini, dell’utilizzo dell’auto privata.
Il Comune di Terracina ha aderito.
Prima di tutto, andiamo ad analizzare il metodo di lavoro adottato.
Esattamente com’è successo l’anno scorso con il precedente assessore comunale, l’attuale assessore alla Mobilità, Viabilità e Trasporti si è rivolto alla società civile per sapere che cosa fare nel settore di sua competenza.
A questo punto sorgono spontanee due domande-deduzioni, una buonista ed una un po’ meno.
Domanda-deduzione buonista: all’interno della classe politica terracinese l’Assessorato ai Trasporti è considerato una “poltrona” residuale, per cui chi va a ricoprire quel ruolo ha per forza bisogno dei suggerimenti delle associazioni per imbastire un minimo di politica della viabilità?
Domanda-deduzione meno buonista: il discorso appena fatto vale per tutti gli Assessorati? L’importante è SOLO impossessarsi delle poltrone? Dov’è la progettualità e la capacità di programmazione della classe politica terracinese?
Di fronte alla richiesta di aiuto da parte dell’assessore, buona parte della società civile ha aderito prontamente.
Risultati?
1) La società civile ha tolto le castagne dal fuoco all’assessore.
2) Si è realizzato un programma di iniziative dettato dalla logica degli eventi. Pare di essere tornati ai tempi della Protezione Civile di bertolasiana memoria: il rilancio economico del Paese si attua con gli eventi, il Dipartimento può operare in deroga alle normative vigenti e tutto può diventare un evento.
Non è questa, a nostro avviso, la logica giusta.
Prima di tutto, la società civile non dovrebbe inseguire l’Amministrazione, facendosi dettare i tempi ed i progetti da quest’ultima, ma dovrebbe avvenire esattamente il contrario. Oppure, l’Amministrazione dovrebbe presentare un progetto già ampiamente delineato e poi chiedere l’aiuto in fase di attuazione alla società civile. Di conseguenza, aiuto della società civile in fase esecutiva, non in fase progettuale.
In secondo luogo, per la mobilità occorre una programmazione vera.
In terzo luogo, con la logica degli eventi mancano totalmente quelle che, anni fa, venivano chiamate “riforme strutturali”.
Dove sono le riforme strutturali nel settore dei trasporti e della mobilità a Terracina?
Dov’è, ad esempio, l’intermodalità dei trasporti?
Dove sono le iniziative ed i progetti che, CONCRETAMENTE, possano migliorare sensibilmente e nettamente la qualità della vita dei cittadini?
Facciamo solo un esempio: il car sharing.
I benefici sarebbero innumerevoli.
Prima di tutto, notevoli risparmi per i cittadini, perché non dovrebbero più sostenere costi fissi come l’assicurazione auto, il bollo, la manutenzione, l’acquisto di carburante, le spese per la revisione.
In secondo luogo, ne beneficerebbe l’ambiente, da vari punti di vista. Circolerebbero meno auto, diventerebbe più facile trovare parcheggio, ci sarebbero meno auto da rottamare a fine vita (il fluff, il rifiuto che residua dalla rottamazione, è pericolosissimo per l’ambiente e per la salute).
Ne beneficerebbe l’economia generale. Lo sanno tutti che nel nostro Paese (ma non solo in Italia) si sta registrando un crollo pauroso di immatricolazioni di nuove auto. Come stanno reagendo a questa crisi le case automobilistiche? Spingendo a più non posso sul car sharing.
Infine, circolando meno auto, ci sarebbero notevoli benefici per la salute, non solo in termini di minore inquinamento da gas di scarico, ma anche in termini di minori incidenti stradali.
Di conseguenza, che cosa aspetta il Comune di Terracina ad attivare il servizio di car sharing?
Terracina, tra l’altro, è suddivisa in varie frazioni, con un traffico giornaliero notevole di persone che si recano a lavorare al centro (oppure alla stazione ferroviaria per andare nella Capitale).
E tra quei “pendolari” ci sono anche tantissimi indiani che percorrono in bicicletta, con considerevoli rischi per la loro incolumità fisica, strade pericolose come le Migliare o la Pontina, per recarsi a lavorare nei campi o nelle serre.
Quante vite di braccianti indiani si potrebbero salvare con l’attivazione del car sharing?

Terracina senza treno, lo striscione di protesta sventola dal Comune

Terracina senza treno, lo striscione di protesta sventola dal Comune

1striscionecomuneDopo aver fatto il giro delle stazioni ferroviarie, partendo da Terracina fino a Roma Termini, passando per Priverno e Latina, e dopo aver fatto bella mostra di sé da numerosi balconi di case private, adesso lo striscione ‘Ridateci il treno’ da ieri sventola dalla terrazza coperta del Comune di piazza Municipio.
Sono oramai due lunghi anni che il treno non arriva più a Terracina. Come a dire che la mobilitazione continua e non si fermerà fino a quando la città e i suoi pendolari continueranno a essere orfani del treno.
“Occorre far sentire la voce della città nelle Istituzioni che devono procedere alla riattivazione della linea ferroviaria” scrive il Wwf Litorale Pontino che ricorda l’ppuntamento per domenica 21 settembre alle ore 18 quando partirà da piazza Mazzini un corteo per le strade del centro storico basso. Sono invitati l’amministrazione comunale, i consiglieri comunali, i partiti, i sindacati, le associazioni, i cittadini perché il treno è un bene comune, nessuno escluso.

Problemi di notifica, il processo sulla ‘Rimborsopoli’ regionale slitta a febbraio

Problemi di notifica, il processo sulla ‘Rimborsopoli’ regionale slitta a febbraio

*Romolo Del Balzo*
*Romolo Del Balzo*
Slitta il processo per la cosiddetta “rimborsopoli” regionale, che vede imputati anche gli ex consiglieri pontini Stefano Galetto e Romolo Del Balzo. Il giudice Rosaria Monaco doveva decidere questa mattina sulle richieste di giudizio fatte dal pm Alberto Pioletti, ma per un problema nella notifica dell’udienza proprio a Galetto, tutto è stato rinviato al 6 febbraio.
Il procedimento nasce dalle indagini successive allo scandalo Fiorito, quando “Er Batman”, accusato di aver dilapidato le casse del Pdl in Regione facendosi scivolare ingenti somme intasca, puntò il dito contro i colleghi, con un classico “così fan tutti”. Alla fine sono finiti imputati quattro degli allora consiglieri del Popolo della libertà. Galetto è accusato di peculato, insieme ai dirigenti dell’Unione Rugby Pontina, Renato Salvato e Mauro Borrelli. Per gli inquirenti il consigliere avrebbe fatto arrivare all’associazione sportiva di Latina 90 mila euro di finanziamenti, ma 85 mila euro sarebbero finiti nelle sue mani e in quelle dei due dirigenti, che avrebbero poi cercato di dimostrare di aver speso quel denaro per il rugby ricorrendo a falsi documenti.
Stefano Galetto
Stefano Galetto
Del Balzo è invece accusato di truffa, per aver ottenuto 40 mila euro di rimborsi sulla scorta di documenti generici, avendo in realtà speso molto meno di quanto ricevuto. Fatti verificatisi tra il 2010 e il 2012, quando alla Pisana sedeva Renata Polverini. Deciderà il giudice. A difesa degli imputati gli avvocati Madia, Cardillo Cupo, Zanotti, Grigoli, Censi, Signore.
Sia Galetto che Del Balzo sono intanto scomparsi dalla scena politica e in tribunale, a Roma, non si è vista neppure la Regione Lazio per un’eventuale costituzione di parte civile.

Interrogazione con risposta scritta in consiglio comunale

Al Sindaco del Comune di Terracina
Dott. Nicola Procaccini
Al Presidente del Consiglio Comunale
Rag. Giovanni Zappone


Oggetto: Interrogazione con risposta scritta in consiglio comunale


Leggendo la delibera di Giunta N. 209 del 14 Agosto 2014, avente ad oggetto; IL SERVIZIO STRAORDINARIO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI, ho preso conoscenza che tale Delibera stanzia ulteriori 12.425,91 più IVA, per un totale di circa 15.000 EURO per la raccolta del giorno di ferragosto, raccolta non prevista dal capitolato d’appalto e dal contratto conseguente.

Recita testualmente la suddetta Delibera al punto 2: PREVEDERE CHE IL COSTO PER L’INTERVENTO DI CUI AL PUNTO 1) NON POTRA’ COMUNQUE SUPERARE LA SOMMA DI EURO 12.425,91 OLTRE IVA, COME DA ANALISI DEI COSTI DELLA SERVIZI INDUSTRIALI SRL PROT. N. 457 /AMM. DEL 14/08/2014 CHE SI ALLEGA.

Leggendo la lettera inviata dalla Servizi Industriali srl con allegata l’analisi dei costi, appena richiamato, nel frontespizio iniziale si legge chiaramente la seguente dicitura protterracina. AOO1. REGISTRO UFFICIALE. I. 0043205.14-082014.H.15:40.

Alla luce di quanto appena detto e letto, devo ritenere che l’analisi dei costi della Servizi Industriali sia arrivata alle ore 15.40, mentre la riunione di Giunta per deliberare si è tenuta alle ore 13.00, esattamente DUE ORE E QUARANTA MINUTI PRIMA DELL’ARRIVO DELLA PROPOSTA ECONOMICA.

Si legge inoltre nella delibera che avete pagato anche per un servizio impossibile da effettuare. Esattamente quello previsto al al punto 1) comma c) raccolta rifiuti differenziati previsti per lo specifico giorno della settimana per le utenze domestiche anche in considerazione della zona di raccolta(porta a porta/domiciliare, Igenio, stradale);
Come si vede la delibera è stata adottata nel pomeriggio del giorno 14.00.

Come sono stati avvisati i cittadini/utenti che il giorno dopo dove la raccolta non era prevista che sarebbe stato svolto il servizio?

Abbiamo pagato un servizio senza che lo stesso venisse realmente erogato?

Pertanto sono a chiedere alle signorie vostre quanto segue:

  1. Come avete fatto a deliberare la spesa di Euro 12.425,91 più IVA senza conoscere prima la proposta della Servizi Industriali?

b) Sono stati avvisati, e se si, in che forma, gli utenti che il giorno 15 Agosto il servizio si sarebbe svolto regolarmente?

  1. Abbiamo pagato alla Servizi Industriali SRL un servizio che, per la ristrettezza dei tempi tra la delibera di Giunta ed lo svolgimento dello stesso, non poteva essere svolto con efficacia e quindi inutile?

Acclarato il fatto che giacciono sui vostri tavoli interrogazioni consiliari presentate dal sottoscritto sin dal lontano 22 Luglio 2011 e che ad oggi non hanno avuto la dovuta risposta, e che il Presidente del Consiglio con inusuale faccia tosta continua a mettere all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale al primo punto le interrogazioni, pur non avendo sottoposto alle continue conferenze dei capi gruppo tale ordine del giorno, con la presente sono costretto ad attivare la legge 241/90, meglio nota come legge sulla trasparenza degli atti pubblici, ed a diffidarvi di conseguenza dal continuare a mantenere tale comportamento, censurabile da qualsiasi punto di vista, sia esso politico, giuridico o amministrativo.


Il Consigliere Comunale

Vittorio Marzullo

mercoledì 17 settembre 2014

A sua Eccellenza Illustrissima il Prefetto di Latina Dott. Antonio D’Acunto

A sua Eccellenza Illustrissima il Prefetto di Latina Dott. Antonio D’Acunto

e p c All’On. Nazzareno Pilozzi

e p c Al Presidente del Consiglio Comunale
di Terracina Rag. Giovanni Zappone


Ho ricevuto la lettera, da lei inviatami per conoscenza, che le ha spedito il presidente del Consiglio Comunale, in risposta ai chiarimenti da lei chiesti sulla base del mio precedente esposto dello scorso 8 Maggio.

Non voglio offendere la sua intelligenza facendole rilevare che la stessa, oltre che arrivare con un ritardo di 4 mesi, dopo che il sottoscritto è tornato sul problema ancora ulteriori volte pubblicamente, dopo che ho chiesto allo stesso presidente ed al Sindaco di conoscere i contenuti della risposta a lei fornita, senza avere riscontro alcuno, è una semplice presa per i fondelli.

Infatti, tralascio solo per brevità le altre questioni sollevate, per concentrare l’attenzione sull’annoso problema delle interrogazioni. Le faccio presente che lo scorso 28 Agosto ho formalmente protocollato la richiesta di convocazione della Commissione Consiliare per l’applicazione dello Statuto Comunale, proprio per discutere della violazione dello stesso in relazione alle mancate risposte alle interrogazioni presentate.

Il Presidente del Consiglio Comunale alla sua richiesta di spiegazioni su tale problema non risponde. Questo a conferma, indirettamente, della veridicità e della gravità del problema da me sollevato.

Con le mancate risposte alle interrogazioni, di fatto si rende vano il compito che il TUEL demanda ai Consiglieri Comunali di esercitare quella funzione di controllo sugli atti amministrativi. Ed è questo il vero problema che si nasconde dietro ad una, apparentemente semplice violazione delle norme della legge 267/2000, dello Statuto Comunale e del Regolamento del Consiglio Comunale.

Allora, preso atto che le cose stanno così e che nessuna iniziativa, mi sembra intenda prendere lei, rappresentante istituzionale territoriale preposto alla vigilanza sul regolare e democratico governo delle istituzioni locali, al sottoscritto non resta che esprimere tutto il proprio sconcerto.

Nella mia formazione politica e culturale, essendo un convinto assertore dei principi democratici a fondamento della nostra Costituzione, è non condivisibile il ruolo di semplice passacarte che lei a scelto di svolgere in questa vicenda, ormai da diversi anni.




In una Provincia dove, ammesso che ce ne fosse bisogno, da ultimo, proprio con la sentenza sulla DAMASCO, c’è la conferma di infiltrazioni malavitose negli Enti Locali e dove autorevoli rappresentanti istituzionali hanno tacciato, in passato, altri apparati dello Stato che sostenevano quanto confermato ieri dalla Corte di Cassazione, di essere “apparati deviati dello stato”, che l’autorità di Governo Territoriale soprassieda al proprio ruolo in questa vicenda, mi permetta, in modo così leggero, non capendo che le interrogazioni sono lo strumento principale che hanno a disposizione i Consiglieri Comunali per esercitare quella funzione di controllo, che ripeto gli attribuisce la legge, e che è l’unico deterrente che hanno a disposizione per tentare di prevenire anche possibili infiltrazioni malavitose, esponendosi a rischi che lei ben può immaginare, rischi che il sottoscritto e la propria famiglia hanno corso e non è escluso che stiano ancora correndo, può appurare tutto rivolgendosi al locale Comando dei Carabinieri per chiedere cosa mi è accaduto in questi ultimi tre anni.

In questo momento mi si pone d’obbligo una domanda, ed è per questo che le ho scritto con qualche giorno di ritardo, se in questo contesto dato, valga per me ancora la pena di fare politica e continuare ad occupare lo scranno di Consigliere Comunale a Terracina. La risposta che mi sono dato è la seguente: Non posso dimettermi per rispetto di chi mi ha votato, ma sicuramente alla fine di questa esperienza, e cioè al termine della consiliatura in corso, il sottoscritto smetterà di fare politica poiché fortemente deluso dell’esperienza che sta facendo.

Deluso da una serie di soggetti che hanno incarichi Istituzionali, indipendentemente dagli incarichi ricoperti, che siano essi Deputati, Prefetti, Sindaci, Presidenti del Consiglio Comunale o semplici Consiglieri Comunali.

Come si fa ad accettare la risposta inviatale dal Presidente del Consiglio Comunale che fa riferimento alle mozioni, sulle cui censure ci sarebbe molto da discutere, mentre il problema oggetto della richiesta di chiarimento sono le interrogazioni. Mi spiego meglio, io non credo che in Prefettura, chi ha firmato il riscontro al sottoscritto non sappia distinguere cosa è una mozione e cosa una interrogazione. I

Il Presidente del Consiglio lascia intendere che il 4 Agosto l'apposita commissione (ai servizi sociali) abbia affrontato la questione del mancato accesso agli atti quando non è di sua pertinenza tale problema. Soprattutto questa affermazione è ancor più grave se messa in relazione alla presenza ai lavori della commissione anche del Presidente del Consiglio Comunale, il quale quando le ha risposto era ben consapevole che tale problema non era stato discusso, poiché la risposta a lei inviata è datata 25 Agosto mentre, come detto, la commissione si era tenuta il 4 Agosto.

Per sua conoscenza la informo che ben nove Consiglieri Comunali hanno sottoscritto e protocollato, una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale con all'ordine del giorno la costituzione di una commissione Speciale d'indagine sulla gestione dell'Azienda Speciale. In questo frangente comunque, mentre noi continuiamo a perdere tempo in questi inutili scambi epistolari di corrispondenza il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Speciale si è dimesso senza che si sia capito il motivo alla base delle sue dimissioni.

Nella speranza, spero non vana, di un suo sussulto, le invio, distinti saluti.

Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo

TERRACINA AMBIENTE, MAXI INCHIESTA DELLA CORTE DEI CONTI: CONTESTATI 7 MILIONI DI EURO

TERRACINA AMBIENTE, MAXI INCHIESTA DELLA CORTE DEI CONTI: CONTESTATI 7 MILIONI DI EURO
di Andrea Di Lello

La Corte dei Conti contesta un danno patrimoniale di circa 7 milioni di euro causato dalla gestione della Terracina Ambiente. Saranno circa una ventina le persone che dovranno chiarire la loro posizione alla magistratura contabile, che ha dato loro trenta giorni di tempo per rispondere. Si tratta di amministratori della società, dirigenti del Comune e politici della precedente amministrazione comunale. L'iniziativa della Corte dei Conti è la conseguenza delle indagini che la Guardia di Finanza sta svolgendo sul fallimento della Terracina Ambiente, la società mista a cui fino a tre anni fa era affidato il servizio di igiene urbana. La bancarotta della mista fu causata da un'istanza di fallimento presentata da una ditta creditrice, la Poseidon, che subappaltava mezzi e personale. In precedenza, avendo chiuso tutti gli esercizi finanziari con un pesante passivo, la Terracina Ambiente era stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria.

STAZIONE FERROVIARIA ANCORA CHIUSA, NUOVA MOBILITAZIONE DEL WWF

STAZIONE FERROVIARIA ANCORA CHIUSA, NUOVA MOBILITAZIONE DEL WWF
di Andrea Di Lello
Riprendiamoci il treno. Il WWF Litorale Pontino dà appuntamento alla città per il 21 settembre, in piazza Mazzini. Due anni dopo la frana che portò alla chiusura della locale stazione ferroviaria, gli ambientalisti riprendono l'iniziativa con la proposta di una manifestazione per domenica prossima. L'idea è quella di formare un corteo, che sfilerà per le vie cittadine, accompagnato dalle notte del Corpo Bandistico cittadino.
Tempi lunghi per il ritorno del treno
“In questi giorni -scrivono in una nota gli ambientalisti del Panda per presentare l'iniziativa- cade il secondo anniversario della caduta della frana sulla linea ferroviaria Terracina-Fossanova. La riattivazione del servizio ferroviario prevede tempi insostenibili e l’emergenza sta pesando oltre ogni limite sul flusso turistico e sugli spostamenti quotidiani di centinaia di cittadini costretti per lavoro o per studio a raggiungere Roma. Oltretutto, in città è palpabile la solita rassegnata passività dei cittadini e si nota la pochissima vivacità delle Istituzioni, Comune, partiti, sindacati”.
Il primo anniversario
Il WWF ricorda che nel primo anniversario una mobilitazione popolare portò un gruppo di cittadini fino al luogo della frana. “Poi - osserva l'associazione - si è andati avanti stancamente tra un direttore generale alla Regione inquisito, una lenta realizzazione del progetto da parte della Rete ferroviaria e una ancora più distaccata conferenza dei servizi”.
Una manifestazione con tutti

Caso vuole che il secondo anniversario della frana cada durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, “quasi a rimarcare - commenta il WWF - l’assurdità dell’assenza del treno sui binari della stazione di Terracina”. “Il WWF Litorale Pontino allora - si legge ancora nella nota - prende l’iniziativa di promuovere una manifestazione con lo scopo di sollecitare ancora una volta la riattivazione della linea e invita tutti, istituzioni, associazioni, cittadini, a partecipare sentendosi protagonisti”. Per mantenere alta l’attenzione sulla questione e per aiutare la memoria di tutti a non dimenticare la vicenda del treno, in questa settimana il WWF LP distribuirà migliaia di adesivi.

SPAVENTOSO INCENDIO NELLA NOTTE A SABAUDIA

SPAVENTOSO INCENDIO NELLA NOTTE A SABAUDIA, A FUOCO AUTO E FURGONI DI DUE FAMIGLIE DI IMPRENDITORI
Appartengono tutti a due note famiglie di commercianti, legati tra loro da vincoli di parentela, i sei automezzi andati a fuoco nella notte a Sabaudia. Un incendio evidentemente doloso, avvenuto poco dopo le 3 in via Lestra di Capogrosso, in centro urbano, poiché appiccato in due punti diversi: all’interno del cortile di una piccola palazzina, sulla rampa che porta ai garage sotterranei, dove sono andate distrutte tre auto e poi in strada, al margine della carreggiata, dove erano parcheggiati altri tre mezzi. Veicoli che le famiglie, molto conosciute a Sabaudia, utilizzavano per fare i mercati in tutta la provincia e spesso anche fuori, ma anche per altre attività: attraverso una serie di società si occupano del commercio di prodotti per l’agricoltura, di trasporti e di giardinaggio. La palazzina in cui è avvenuto l'incendio è di Antonio Baccaro, mentre i furgoni appartengono alla famiglia D'Agostini.
Notte incubo
Paura per gli abitanti di via Lestra di Capogrosso svegliati dal doppio incendio. Si è temuto il peggio. Si è temuto che le fiamme provenienti dalle auto nel cortile potessero compromettere l’abitazione. Si è temuto che essendo posteggiate sulla rampa del garage potessero sfrenarsi e finire sotto la palazzina. Insomma, in via Lestra di Capogrosso quella appena trascorsa è stata una notte incubo.
Al lavoro carabinieri e vigili del fuoco
Sono stati gli stessi proprietari a chiamare i vigili del fuoco dopo aver sentito alcune esplosioni provenienti dalla strada. Sul posto, insieme alle squadre 1 A e 3 A dei vigili del fuoco con autopompa e autoscala in arrivo da Latina e da Terracina, sono intervenuti anche i carabinieri della locale Stazione. Dopo le operazioni di spegnimento dell’incendio gli specialisti dei vigili del fuoco della Sezione investigativa antincendio hanno effettuato i rilievi necessari a chiarire le cause del rogo. Le indagini sono affidate ai militari dell’Arma.
La paura del racket
Esclusa l’ipotesi di un incendio accidentale, l’attentato incendiario di questa notte ai danni di due famiglie di imprenditori getta nuove ombre su una città dal fascino straordinario. Purtroppo anche per la malavita. Gli investigatori mantengono uno stretto riserbo e poco trapela sugli elementi finora raccolti, restano pertanto aperte tutte le ipotesi. Quella più inquietante lascia pensare al racket.
Il sindaco: preoccupazione in città
"Quello delle auto incendiate è un fenomeno con cui anche Sabaudia deve fare i conti - ha commentato a caldo il sindaco Maurizio Lucci -. Ogni notte succede, in ogni angolo della provincia. Non lo nascondo, la preoccupazione alta nella nostra città e spero che le forze dell'ordine riescano ad individuare gli autori".
Altri tre incendi nella notte

Nel corso della stessa nottata in provincia sono andate a fuoco altre auto: una a Latina in via Gran Sasso d’Italia (alle 3.30), due ad Aprilia una in via San Michele (ieri sera alle 21.40) e una in via Liguria (poco dopo la mezzanotte).

venerdì 12 settembre 2014

Coldiretti Frosinone/Latina soddisfatti per questione prezzo latte

Coldiretti Frosinone/Latina soddisfatti per questione prezzo latte, ma resta la mobilitazione

*Carlo Crocetti e Saverio Viola*
*Carlo Crocetti e Saverio Viola*
Coldiretti di Latina e Frosinone moderatamente soddisfatte per l’esito dell’incontro di lunedì scorso avvenuto in Regione Lazio per il prezzo del latte. “Esprimiamo apprezzamento per l’esito della riunione ma,  tuttavia – spiega Saverio Viola, direttore delle Federazioni di Frosinone e Latina -  resta aperto lo stato di agitazione della nostra organizzazione”. Coldiretti a Frosinone e Latina, oltre che nel resto del Lazio, se non arriveranno le risposte attese, è pronta a dare il via a un “democratico momento di protesta”  qualora agli accordi presi e agli impegni assunti non facciano seguito fatti concreti di vero rilancio del settore e soprattutto di azioni che permettano di garantire ai produttori un prezzo equo alla stalla e la competitività delle loro aziende.
Intanto il primo risultato vero per Coldiretti è quello di aver fatto riaprire una trattativa che sembrava andare, ancora una volta, a penalizzare gli imprenditori agricoli.
Savone
Savone
“Per questo esprimo vero  apprezzamento- ha detto Viola – per la riapertura delle trattative e per lo sforzo compiuto dall’assessore Sonia Ricci nel concertare e condividere la stesura di una piattaforma di interventi per il settore zootecnico laziale da portare all’attenzione del Ministro Martina. Sulla stesura di questa piattaforma- ha aggiunto il direttore Viola- Coldiretti intende non solo fornire il proprio contributo all’elaborazione del documento ma soprattutto vigilare affinché quanto si andrà a decidere si trasformi velocemente in: un prezzo equo per i produttori, un contenimento dei costi di produzione e soprattutto una valorizzazione della qualità del latte laziale e dell’identità del territorio che lo produce anche in funzione della relativa domanda da parte dei consumatori”. Altra notizia positiva – hanno sottolineato i presidenti di Coldiretti Latina e Frosinone, Carlo Crocetti e Vinicio Savone, entrambi allevatori – la presenza al tavolo del latte dell’industria di trasformazione che ha saputo aprirsi alle esigenze dei produttori e delle associazioni che li rappresentano.

Di nuovo in piazza per chiedere l’istituzione del reato di omicidio stradale

Di nuovo in piazza per chiedere l’istituzione del reato di omicidio stradale

incidente aprilia polimadeiA distanza di cinque mesi dalla presentazione a Roma del Disegno di Legge sul tema “Norme in materia di omicidio e lesioni personali stradali” Valore Donna, rappresentata dal suo presidente Valentina Pappacena, è tornata in piazza a manifestare insieme all’associazione familiari e vittime della strada per chiedere a gran voce l’istituzione di questo reato alla luce dei tanti incidenti mortali avvenuti sulle nostre strade a causa di persone che si mettono alla guida sotto l’effetto di alcool o di sostanze stupefacenti guidando a folle velocità senza rispettare i limiti imposti dal codice della strada.
“La manifestazione di questa mattina – afferma Valentina Pappacena – è stata fortemente voluta ed organizzata da Giovanni Delle Cave alla luce delle recenti scarcerazioni avvenute a Latina a seguito di incidenti stradali. Mi riferisco – afferma ancora la Presidente dell’associazione Valore Donna – al marocchino fuggito dopo aver investito un ragazzo. Quest’uomo era ubriaco, è stato arrestato per omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza ed è già tornato libero. Questa è una cosa che, in una Paese civile, non si può più accettare”.
L’associazione Valore Donna da anni lotta al fianco delle famiglie che hanno perso i loro cari in incidenti stradali.
“Credo sia arrivato il momento di introdurre questo reato che prevede pene più severe per chi uccide volontariamente. Perché chi si mette alla guida in condizioni non perfette sa che prima o poi potrebbe causare un incidente stradale. E’ solo questione di tempo” afferma ancora la presidente di Valore Donna.
Il Disegno di Legge preparato dall’associazione Valore Donna e presentato grazie all’intervento del senatore Moscardelli prevede, lo ricordiamo, pene fino a 16 anni per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza alcoolica o alterazione psico fisica per aver assunto sostanze stupefacenti o supera del doppio il limite di velocità provocando la morte di una persona.

“Cominciare a far rispettare le regole del vivere comune laddove sono sconosciute”

Ugl Polizia di Stato: “Cominciare a far rispettare le regole del vivere comune laddove sono sconosciute”

ugl polizia di statoDice bene il magistrato Bobbio: La vera vittima di quello che è successo a Napoli è il Carabiniere!!!! Vediamo in questi momenti tante di quelle persone che protestano, ed aggiungo giustamente se ci fosse coerenza, per l’uccisione di un ragazzo da parte delle forze dell’ordine, ragazzo che girava in motorino con altri due ragazzi, ed a detta di chi li conosceva “bravi ragazzi”, che senza casco che non si sono fermati all’alt dei Carabinieri!!!! I familiari della vittima chiedono giustizia con veemenza, con manifestazioni spontanee contro le forze dell’ordine, dicendo che chi ha sbagliato “deve marcire in galera fino alla fine della sua vita!!! La stessa veemenza nel chiedere giustizia non la troviamo quando nei mesi scorsi tanti omicidi di camorra sono stati fatti sempre a Napoli, con crudeltà, premeditazione e cattiveria. Anzi. SILENZIO ASSOLUTO ED ASSORDANTE….
Solo chi lavora in determinati posti, in certe realtà, a dir poco indecenti, può capire che non c’è nulla di normale nelle menti di chi delinque; anzi in certi posti sembra quasi normale non portare il casco, non fermarsi all’alt della Polizia, non rispettare le regole del vivere civile, dove il violare le regole non solo è considerato normale, ma è addirittura l’unico modo per vivere!!!! In certi posti si rispettano le regole non scritte della camorra, che con arroganza gestisce il potere, e le leggi dello stato sono carta straccia. Tutte quelle persone che stanno dimostrando contro le forze dell’ordine non hanno mai mosso un dito contro chi ha fatto stragi, ucciso con violenza e ha fatto tanti danni in una città tra le più belle d’Italia. In questi momenti critici di blocco contrattuale e stipendiale lavorare ogni giorno in mezzo alla strada con uno stipendio che ci permette sì di arrivare a fine mese, ma sempre con il rischio di essere un bersaglio per quelle persone che vedono nelle forze dell’ordine l’unico obiettivo tra loro ed il denaro. Purtroppo ora il carabiniere avrà tanti di quei guai che nessun delinquente conclamato avrebbe ami avuto con un fatto simile.

La magistratura deciderà in piena autonomia su quanto accaduto, ma con fermezza e durezza i nostri capi devono impedire che disordini di piazza di delinquenti si ripetano, e che vengano impunemente distrutte auto della Polizia senza una risposta adeguata. Basta col buonismo, con il perdonismo e con la pietà si rischia di essere sopraffatti da una realtà che esiste solo in determinati posti di “frontiera”, dove l’illegalità la fa da padrone e dove lo stato è visto come la peste!!! Non giustifico nessuno: se c’è stato un eccesso la Magistratura lo punirà con le leggi che lo stato mette a disposizione. Ma bisogna anche cominciare a far rispettare le regole del vivere comune in luoghi ove tali principi sono quasi totalmente sconosciuti, che se fossero stati rispettati avrebbero sicuramente evitato tali tragedie.
Il segretario regionale Roberto Tatarelli

E’ caos sull’appalto per realizzare il porto-canale di Rio Martino

E’ caos sull’appalto per realizzare il porto-canale di Rio Martino

porto-rio-martino-300x225Caos attorno all’appalto per la realizzazione del porto-canale di Rio Martino. Il Consiglio di Stato ha annullato la sospensione della gara disposta dal Tar. Nel frattempo, però, proprio dopo la decisione dei giudici amministrativi di Latina, la Provincia aveva revocato l’affidamento dei lavori all’associazione temporanea d’imprese composta dalla napoletana Icad Costruzioni Generali e dalla pontina Poseidon Service di Delle Cave, affidandoli all’associazione d’imprese che era giunta seconda in graduatoria e che aveva fatto ricorso, composta dalla Schiavo di Salerno e dalla Ircop di Roma.
Sull’appalto ha aperto un’inchiesta la Procura, per turbativa d’asta, e gli indagati sono a quota tre. La Schiavo-Ircop, vistosi sfuggire l’affare, ha invece fatto ricorso al Tar e ottenuto dai giudici di Latina la sospensione del provvedimento di aggiudicazione della gara, nell’attesa di discutere la vicenda nel merito. Senza aspettare, in Provincia hanno però deciso di andare avanti con la costruzione del porto, ma di affidarli proprio alla Schiavo-Ircop, togliendoli alla Icad-Poseidon. Queste ultime due aziende nel frattempo hanno poi fatto appello e il Consiglio di Stato, con decreto, ha accolto la richiesta delle due società, congelando il provvedimento del Tar fino alla discussione del caso in aula, fissata per il 7 ottobre, al termine della quale decidere se avallare quella sospensione dell’affidamento della gara. Una decisione che ha così rimesso in gioco la Icad-Poseidon a distanza di giorni dalla decisione della Provincia di farle fuori. Tra un ricorso e l’altro il caos così cresce e il rischio che l’ente di via Costa finisca per pagare qualche risarcimento pesante a qualche imprenditore è concreto. Come concreta è l’ipotesi che i lavori per il porto possano impantanarsi.

Imprenditore acquista un autocarro su internet: versato l’acconto scompare il mezzo

Imprenditore acquista un autocarro su internet: versato l’acconto scompare il mezzo

Iveco Daily I fatti traggono origine da una denuncia sporta nel febbraio scorso da un imprenditore edile di Latina che navigando sul sito internet “AutoScout24”, nel notare un’allettante inserzione di vendita di un autocarro Iveco Daily al prezzo di € 1.900,00, iniziava un fitto scambio di comunicazioni telefoniche con il presunto venditore.
A quel punto, la vittima, incalzata da quest’ultimo circa la concreta possibilità di vendita del mezzo ad un altro soggetto particolarmente interessato è stata indotta ad inviare una caparra di € 500,00 tramite accredito eseguito su una carta ricaricabile postepay indicata dal medesimo venditore.
Nei giorni successivi, l’acquirente ha cercato invano di contattate il venditore per concordate le modalità di ritiro del mezzo constatando tra l’altro che quello stesso autocarro era stato nel frattempo postato in vendita allo stesso allettante prezzo e su altri siti dedicati alla compravendita di beni tra privati.
Ebbene, anche in questo caso, le indagini prontamente attivate dagli investigatori grazie ad una serie infinita di riscontri hanno consentito di identificare e denunciare alla Procura della Repubblica di Milano un uomo originario di Saronno ma stabilmente residente a Milano (R. R. queste le sue iniziali), nei confronti del quale sono stati raccolti sufficienti e concordanti elementi di accusa in ordine ai delitti di favoreggiamento reale e falsità ideologica.-
Si è infatti scoperto che l’uomo, dopo aver regolarmente attivato la carta postepay sulla quale sono poi confluite le due ricariche oggetto di truffa a danno dall’imprenditore pontino e numerose altre provento analoghe truffe, l’ha quindi ceduta a terze persone in cambio di un compenso di € 50,00 per poi denunciare falsamente di averla smarrita ben sapendo di averla precedentemente “venduta” nelle modalità suddette.
Anche in questo caso, la Polizia Postale raccomanda a tutti coloro che abbiano la necessità di acquistare beni su siti dedicati a questo genere di compravendite tra privati, di prestare la massima attenzione alla vendita di prodotti pubblicizzati a prezzi molto più bassi rispetto a quelli di mercato diffidando sulle richieste anticipate di pagamento e/o di elargizione di caparre quando queste sono richieste tramite l’accredito diretto su carte ricaricabili tradizionali e/o su IBAN collegati sempre a supporti similari.-
In tali casi sarebbe più opportuno chiedere di poter pagare in contrassegno alla ricezione del bene ma qualora non sia possibile per via degli oggettivi impedimenti di spedizione dei prodotti di concretizzare l’acquisto personalmente.

Spari nella notte a Terracina

Spari nella notte a Terracina, esame Stub sugli abiti di un sospettato

*Commissariato di Polizia di Terracina*
*Commissariato di Polizia di Terracina*
Si attendono i risultati dei rilievi della Polizia Scientifica per far luce sull’episodio inquietante avvenuto qualche notte fa alla periferia di Terracina, sulla Migliara 56, quasi al confine con il territorio della vicina Sabaudia. Probabilmente cinque colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi da una vettura arrivata alla chetichella e andata via a manetta, destinati a una precisa abitazione di proprietà di una famiglia di commercianti di Sabaudia. Probabile che gli autori del gesto abbiano utilizzato una pistola ‘scacciacani’, come sarebbe emerso dall’analisi del proiettile trovato dagli inquirenti nei pressi dell’abitazione subito dopo il fattaccio.
I colpi sarebbero stati esplosi in aria, comunque a vuoto visto che nessun danno è stato provocato a cose, né, per fortuna, alle persone che in quel momento si trovavano in casa, poco dopo la mezzanotte.  Quindi chi ha commesso il gesto voleva intimidire, voleva lanciare un messaggio forte: per chi fosse e cosa volesse dire è tuttora al vaglio della polizia di via Petrarca, diretta dal vice-questore Rita Cascella.
Bocche cucite tra gli investigatori, ma da una prima indagine sembrerebbe che l’intimidazione fosse diretta a un unico componente della famiglia. Una sorta di regolamento di conti. Da qui gli agenti, in tempi rapidi, sono arrivati a un sospettato che è stato sottoposto a una perquisizione domiciliare e all’esame Stub sugli abiti per verificare l’eventuale  presenza di polveri da sparo. Indagini serrate per risolvere il giallo e restituire serenità non soltanto ai probabili destinatari dell’intimidazione ‘di fuoco’, ma più in generale alla cittadinanza che avverte un clima pesante.

Parcheggio di Stella Polare


Passando nei pressi del parcheggio di Stella Polare non può che suscitare malinconia e rabbia lo scorgere quel gazebo abbandonato quasi in mezzo alla strada. Era il punto cassa del parcheggio adiacente. Oggi è diventato il ricovero solitario di qualche tavolo e sedia in plastica.

Il parcheggio è quello che la Giunta Comunale ha affidato in gestione all'Azienda Speciale, e con il quale, Sindaco e Assessori, nonché direttrice, presidente e tutto il consiglio di amministrazione dell'Azienda Speciale, erano straconvinti di incassare € 406.651,00 dal 1 giugno al 31 dicembre di quest'anno.

Naturalmente è tutto scritto e documetato nella delibera n. 119 del 27 maggio 2014, quella che recepiva e approvava lo “Studio di Fattibilità” sulla gestione del parcheggio elaborato dall'Azienda Speciale.
La stratosferica somma era il risultato di una serie di grafici, formule e passaggi matematici, scopiazzati di sana pianta da un sito internet, che prodigiosamente conducevano allo strabiliante risultato:

Ricavo annuo = N x E x H x D = 406.651,00 Euro

Dopo aver letto lo studio di fattibilità e la delibera di giunta, alla fine di giugno noi di SEL abbiamo fatto notare pubblicamente che i risultati previsti erano praticamente impossibili da raggiungere.
Valutazioni assurde e ridicole contenute in quei documenti non avevano un minimo fondamento ed assente era una qualsivolgia attinenza con la realtà. Si trattava di semplici ed inutili carte, riempite di numeri messi un po' a caso qua e là giusto per far vedere che c'era uno straccio di documentazione.
Ad una sommaria lettura, anche uno studente di scuola media si sarebbe accorto che si trattava solo di carta straccia. Bastava leggere.
Appunto, proprio quello che non hanno fatto il Sindaco e gli assessori che hanno firmato ed approvato quel piano.

Tutte le nostre perplessità si sono presto rivelate fondate. Tutte le contraddizioni rilevate allora sono puntualmente emerse oggi.
La più evidente:
lo “Studio di Fattibilità” dell'azienda, nella introduzione, motivava l'affidamento della gestione del parcheggio con il “nobile” obiettivo della Giunta di dare maggiore autonomia finanziaria all'Azienda Speciale. La delibera di Giunta però diceva esattamente il contrario in quanto al punto 6) disponeva che l'ammontare dell'utile che l'Azienda Speciale Terracina avrebbe realizzato dalla gestione del parcheggio sarebbe stato decurtato dall'ammontare dei trasferimenti che il Comune deve all'Azienda stessa per l'annualità 2013. In concreto gli utili della gestione sarebbero andati tutti al Comune.
Inoltre, al punto 4) la delibera indicava che immediatamente gli uffici preposti avrebbero dovuto predisporre tutti gli adempimenti necessari per la gestione diretta dell'area da parte del Comune a partire dal 1 gennaio 2015.
Allo stato dell'arte, tutto il progetto è decaduto. Non rimane che un gazebo abbandonato.
Altro che autonomia finanziaria!

A questo punto non serve neanche attendere i dati ufficiali sugli incassi.
È chiaro che questa operazione si è dimostrata un fallimento totale che va a pesare sopratutto sull'Azienda Speciale.
L'irresponsabilità di coloro che hanno permesso che ciò accadesse è ancora più grave per il fatto che le conseguenze negative che ne derivano vanno a scaricarsi direttamente sui cittadini per i quali i servizi offerti dall'Azienda Speciale costituiscono risposte importanti ai loro bisogni vitali.
E l'azienda, da questa vicenda, non può che uscirne ancora più indebolita dopo aver già sofferto i tagli ai trasferimenti che il comune le deve per quest'anno per ulteriori 250.000 Euro.

Inoltre, l'amministrazione comunale, ancora una volta dimostra un acutissimo senso per la pianificazione, così raffinato da permettere che si smantellasse tutto proprio adesso, in concomitanza con la dipartita delle giostre e con l'occasione persa per allargare l'area del parcheggio a tutta la spianata di Stella Polare.

Noi di SEL abbiamo espresso valutazioni sul merito della questione sin da subito con il nostro consueto atteggiamento per nulla pregiudiziale ma diretto all'analisi concreta del progetto visionando attentamente gli atti. Il nostro giudizio su tutta l'operazione, mosso già a giugno, doveva essere preso come contributo al superamento delle criticità evidenti. Si era in tempo utile.
Invece, questa amministrazione continua ad ostentare arroganza, seguita a marciare guidata dal solo faro dell'autoreferenzialità, sorda a qualsiasi tentativo di contributo, propinando soluzioni improvvisate che si rivelano ridicole e grottesche, come in questo caso conclusosi con un'altro fallimento che peserà ancora una volta sulle spalle dei cittadini.

Eppure, davanti a questa vicenda, non banalizzando ma andando ad analizzarla nel profondo, nei dettagli più minuziosi e apparentemente irrilevanti, nella più totale inconsapevolezza generale ci si accorgerà di essere al cospetto di una scoperta straordinaria:
circa un secolo fa Einstein offrì all'umanità la formula E=mc² a conferma della teoria della relatività;
oggi a Terracina i nostri amministratori offrono all'umanità la formula O=N x E x H x D a conferma della teoria della ottusità.


Il Coordinatore del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà
di Terracina
Giuseppe De Santis



Segue un estratto dallo “Studio di Fattibilità” presentato dall'Azienda Speciale e approvato dalla giunta. Giusto per comprendere la raffinatezza dell'ipocrisia raggiunta da questi signori:

Se indichiamo con N il numero totale di posti auto destinati alla sosta a rotazione a pagamento in un parcheggio, con E la tariffa oraria media, con H l'occupazione oraria media giornaliera (chiamata anche "tasso di occupazione") e con D il numero di giorni l'anno nei quali il parcheggio funziona a pagamento, il ricavo annuo previsto sarà pari a:
Ricavo annuo = N x E x H x D
In questo caso H rappresenta dunque il parametro di occupazione oraria media, che potrebbe coincidere con quella di una giornata tipo. I parametri di occupazione consentono di quantificare e di valutare l'effettiva utilizzazione dei parcheggi rispetto alla loro massima capienza. Per la loro affidabile valutazione è necessaria molta pratica, in relazione ai dati disponibili sulla domanda e sull'offerta di sosta nel bacino di influenza del parcheggio considerato, considerando con attenzione la presenza di poli di attrazione nell'ambito di tale bacino.
Occupazione oraria media
L'occupazione oraria media H , misurata in ore e frazioni di ora, è sempre riferita ad un periodo di tempo nell'arco della giornata. Per chiarirne il significato, si consideri inizialmente l'occupazione oraria media H24 riferita al periodo di 24 ore. In questo caso non ha importanza l'ora di inizio del periodo di riferimento, ma per esemplificare si ipotizzi che il periodo vada dalle 08.00 di un giorno alle 08.00 del giorno successivo.........................................................................................................…..................................................................................................................................................................................................................................................................................
Relazione tra i parametri occupazionali P ed H
Si è visto che l'occupazione oraria media H24 configura un grafico di occupazione percentuale (fig. 1) nel quale per la durata del periodo H24 il parcheggio risulta occupato al 100%, mentre per il tempo rimanente è completamente vuoto.
Anche in questo caso è possibile determinare l'occupazione percentuale media P24. Infatti, indicata con T la durata del periodo in ore (nel caso considerato 24), si ha che:
P24 = H24 / T
dove il rapporto tra H24 e T va espresso in percentuale (%).
In generale, si può affermare che l'occupazione percentuale media relativa ad un periodo è uguale al rapporto percentuale tra l'occupazione oraria media relativa a quel periodo e la durata in ore del periodo stesso. Ossia:
P = H / T
La formula è sempre valida, purché ci si riferisca al medesimo periodo (per esempio 24 ore, o 12 ore diurne, sempre iniziando dalla stessa ora) per entrambi i parametri.
Inversamente, si ha che:
H = P x T
L'occupazione oraria media relativa ad un periodo è dunque pari all'occupazione percentuale media relativa a quel periodo, moltiplicata per la durata in ore del periodo stesso.
I seguenti esempi aiutano a comprendere meglio quanto precedentemente esposto:
Esempio 1 - Si supponga che, per T = 24 ore, sia H24 = 6 ore. Si ha allora che, sempre sullo stesso periodo di 24 ore, P24 = 6 / 24, cioè l'occupazione percentuale media è del 25%.
Esempio 2 - Sempre per T = 24 ore, sia P24 = 18%. Si ha allora H24 = 18% x 24 ore = 4,32 ore.
Esempio 3 - Si supponga ora che Pd , riferito al periodo diurno di 12 ore, sia uguale al 35%. Si avrà in questo caso Hd = 35% x 12 ore = 4,2 ore.
Esempio 4 - Ecco un caso più complesso: in un parcheggio si ha dalle 07.00 alle 21.00 Pd = 35%, e dalle 21.00 alle 07.00 seguenti Pn = 15%. Si vuole calcolare H24 sulle 24 ore (a partire dalle 07.00). Si ha:
P24 = (35% x 14 + 15% x 10) / (14 + 10)
Dunque P24 = (4,9 + 1,5) / 24 e, in percentuale arrotondata, P24 = 26,67%, da cui risulta H24 = 26,67% x 24 ore = 6,4 ore. Si può anche calcolare H24 come somma di Hd + Hn, con Hd = Pd x 14 ore = 35% x 14 ore = 4,9 ore, e Hn = Pn x 10 ore = 15% x 10 ore = 1,5 ore. La somma dà ancora 6,4 ore.”