domenica 24 giugno 2012

Roberto Formigoni indagato

Roberto Formigoni (foto Ansa) Roberto Formigoni (foto Ansa) 

Corruzione e finanziamento illecito: Formigoni indagato insieme a Daccò nell'inchiesta sulla sanità lombarda

Prima le indiscrezioni del Corriere della Sera poi la conferma: il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, risulta indagato per corruzione in concorso con Pierangelo Daccò nell'inchiesta sulla Fondazione Maugeri. Nel mirino delibere della giunta sulle funzioni sanitarie non tariffabili assegnate, si ritiene, in modo discrezionale. Da quanto si è appreso, il reato di corruzione è stato ipotizzato in concorso con altre persone, in particolare con Pierangelo Daccò, il faccendiere in carcere dallo scorso novembre per il caso San Raffaele e ad aprile raggiunto da un provvedimento di arresto nell'ambito dell'inchiesta sull'ente con sede a Pavia. Daccò, che secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe svolto un ruolo di intermediario tra la Fondazione e la Regione, nell'ultima tornata di interrogatori si è visto contestare dai pm la nuova accusa. Dall'entourage di Formigoni si ribadisce che il presidente della Regione non ha ricevuto alcuna informazione di garanzia.
Finanziamento elettorale illecito per le Regionali - Nei confronti di Formigoni la Procura di Milano ipotizza anche il reato di finanziamento illecito per 500 mila euro che avrebbe ricevuto per la campagna elettorale delle Regionali del 2010, si ritiene dalla Fondazione Maugeri.  Il finanziamento elettorale illecito, precisa il Corriere della Sera, sarebbe provenuto da un'azienda sanitaria privata in vista della campagna di Formigoni per le Regionali lombarde. L'ipotesi di reato di corruzione farebbe invece riferimento ai molteplici benefit di ingente valore patrimoniale - vacanze, soggiorni, utilizzo di yacht, cene di pubbliche relazioni a margine del Meeting di Rimini, termini della vendita di una villa in Sardegna a un coinquilino di Formigoni nella comunità laicale dei Memores Domini - messi a disposizione del governatore dal mediatore Pierangelo Daccò.
Le delibere "nell'interesse" della Fondazione Maugeri - Per ciò che riguarda le delibere varate dalla Giunta regionale nel corso degli anni "nell'interesse" della Fondazione Maugeri, i pm milanesi indagano su una serie di provvedimenti "complessi" che hanno ritoccato al rialzo i rimborsi e che hanno riguardato alcune strutture sanitarie tra le quali rientrava l'ente con sede a Pavia.
Rimborsi maggiorati in cambio di benefit di lusso - Per gli inquirenti, questo è il sospetto, tali delibere di Giunta sulla maggiorazione dei rimborsi sarebbero state la contropartita dei benefit di lusso, come i viaggi esotici e le vacanze su mega yacht, e di "altre utilità" pagate dal faccendiere Pierangelo Daccò, come da lui stesso a messo a verbale, a Formigoni e al suo entourage. Questi provvedimenti approvati dalla Giunta Formigoni hanno cominciato ad essere affrontati negli ultimi interrogatori e, in particolare, da quanto si è saputo, in quelli resi da Costantino Passerino, l'ex direttore amministrativo della Fondazione arrestato lo scorso 13 aprile assieme, tra gli altri, all'ex assessore regionale (nei primi anni '90) Antonio Simone, amico personale del governatore come Dacco'. Daccò invece si trova in carcere dallo scorso 15 novembre sia per l'inchiesta sul caso San Raffaele sia per quella che riguarda la Maugeri

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