Tata MiniCat: l'auto ad aria compressa
Word NetScritto da Word Net
Word Net – mer 6 giu 2012 12:22 CEST
Email
Stampa
Contenuti correlati
Tata MiniCat auto ad aria compressaVisualizza foto
Tata MiniCat auto ad aria compressa
Tata MiniCat auto ad aria compressaVisualizza foto
Tata MiniCat auto ad aria compressa
Sull'auto ad aria compressa sono stati spesi fiumi di inchiostro fin dal 2001, quando la "Eolo" attirò l'attenzione dell'intero Motor Show di Bologna: dopo un certo periodo di interesse quasi spasmodico tutto finì in un colossale flop a causa di non pochi problemi tecnici che impedivano l'uso di questa tecnologia.
Sarebbe facile vedere in tali "difficoltà" un astuto sistema di difesa di qualche lobby potentissima e segreta, ma gli inconvenienti che affliggevano la Eolo c'erano davvero e ben noti anche al progettista francese: in pratica si verificavano episodi di congelamento dei tubi al passaggio dell'aria compressa, rendendo totalmente inservibile questa (potenzialmente) rivoluzionaria tecnologia.
Il costo delle batterie delle auto elettriche
Rimasta nel "dimenticatoio" per alcuni anni, nel 2007 la vettura ad aria compressa tornò a far parlare di sé a seguito di un accordo tra la MDI (proprietaria dei brevetti) e l'indiana Tata, per la produzione e la commercializzazione nel paese asiatico di auto di questo tipo. Anche in questo caso però sulla questione calò rapidamente il silenzio, almeno fino a pochi giorni fa.
La novità è che, nonostante le difficoltà, il progetto sia comunque andato avanti, con l'accordo con MDI che prevedeva (secondo il comunicato Tata) due diversi passi: la prima parte (appena conclusa) dedicata al "trasferimento della tecnologia e prova del concetto tecnico" e la successiva - da realizzare nei prossimi anni - "di sviluppo dettagliato del motore ad aria compressa".
Informazioni ufficiali su modelli specifici per ora non ce ne sono, ma indiscrezioni parlerebbero di una vettura in grado di arrivare a 80 Km/h per un'autonomia di 130 Km; avrebbe un prezzo concorrenziale (pare attorno ai 6.200 Euro) e quindi fino a quattro volte meno costosa di un'auto elettrica, con il pregio di fare un "pieno" di aria compressa in soli due minuti.
Alla scoperta dell'auto che si piega
Sarà solo un sogno o un domani potremo finalmente guidare un veicolo del genere? Quel che è certo è che nonostante si tratti di una tecnologia già usata da decenni in alcuni settori (come i carrelli delle miniere), i problemi di adattamento alle normali vetture sembrano ancora lontani dal trovare una soluzione, staremo a vedere, ma un razionale pessimismo è concesso!
Emiliano Caretti
Word NetScritto da Word Net
Word Net – mer 6 giu 2012 12:22 CEST
Stampa
Contenuti correlati
Tata MiniCat auto ad aria compressaVisualizza foto
Tata MiniCat auto ad aria compressa
Tata MiniCat auto ad aria compressaVisualizza foto
Tata MiniCat auto ad aria compressa
Sull'auto ad aria compressa sono stati spesi fiumi di inchiostro fin dal 2001, quando la "Eolo" attirò l'attenzione dell'intero Motor Show di Bologna: dopo un certo periodo di interesse quasi spasmodico tutto finì in un colossale flop a causa di non pochi problemi tecnici che impedivano l'uso di questa tecnologia.
Sarebbe facile vedere in tali "difficoltà" un astuto sistema di difesa di qualche lobby potentissima e segreta, ma gli inconvenienti che affliggevano la Eolo c'erano davvero e ben noti anche al progettista francese: in pratica si verificavano episodi di congelamento dei tubi al passaggio dell'aria compressa, rendendo totalmente inservibile questa (potenzialmente) rivoluzionaria tecnologia.
Il costo delle batterie delle auto elettriche
Rimasta nel "dimenticatoio" per alcuni anni, nel 2007 la vettura ad aria compressa tornò a far parlare di sé a seguito di un accordo tra la MDI (proprietaria dei brevetti) e l'indiana Tata, per la produzione e la commercializzazione nel paese asiatico di auto di questo tipo. Anche in questo caso però sulla questione calò rapidamente il silenzio, almeno fino a pochi giorni fa.
La novità è che, nonostante le difficoltà, il progetto sia comunque andato avanti, con l'accordo con MDI che prevedeva (secondo il comunicato Tata) due diversi passi: la prima parte (appena conclusa) dedicata al "trasferimento della tecnologia e prova del concetto tecnico" e la successiva - da realizzare nei prossimi anni - "di sviluppo dettagliato del motore ad aria compressa".
Informazioni ufficiali su modelli specifici per ora non ce ne sono, ma indiscrezioni parlerebbero di una vettura in grado di arrivare a 80 Km/h per un'autonomia di 130 Km; avrebbe un prezzo concorrenziale (pare attorno ai 6.200 Euro) e quindi fino a quattro volte meno costosa di un'auto elettrica, con il pregio di fare un "pieno" di aria compressa in soli due minuti.
Alla scoperta dell'auto che si piega
Sarà solo un sogno o un domani potremo finalmente guidare un veicolo del genere? Quel che è certo è che nonostante si tratti di una tecnologia già usata da decenni in alcuni settori (come i carrelli delle miniere), i problemi di adattamento alle normali vetture sembrano ancora lontani dal trovare una soluzione, staremo a vedere, ma un razionale pessimismo è concesso!
Emiliano Caretti
Nessun commento:
Posta un commento