giovedì 14 giugno 2012

Ddl anticorruzione; si della Camera


L'Aula del Senato (Ansa) Articoli correlatiCamera, ddl anticorruzione: Monti incassa i tre vo...Camera, ddl anticorruzione: il governo ottiene anc...Corruzione: chiesta la fiducia sul ddl che propone...Si' alla terza fiducia No condannati candidatiCamera, ddl anticorruzione: il governo ottiene la ...Corruzione: dalla Camera ok al ddl con 354 sì e 102 astenuti, ora passa al Senato. Pdl: "Loa cambieremo"TweetCommentaIl ddl anticorruzione è passato con una maggioranza risicata di 354 sì e con un alto numero di astenuti: 102. Tra questi, oltre alla Lega e ai radicali, hanno deciso di astenersi anche 38 esponenti del Pdl tra cui Gaetano Pecorella, l'ex sottosegretario Alfredo Mantovano, Guido Crosetto, Aldo Brancher e Renato Brunetta. Contro il provvedimento hanno votato in 25, tutti deputati dell'Idv. Tra i pidiellini, comunque, numerose anche le assenze: mancavano all'appello in 61. Di quelli presenti hanno votato sì soltanto in 98 su 210. Ha optato per l'astensione anche Furio Colombo del Pd. I gruppi più numerosi al momento del voto sono stati quelli del Pd, con il 91%, dell'Udc con l'89% e di Fli con l'88%. Per la Lega hanno votato in 47, mentre hanno disertato il voto in 8Il ddl va al Senato - La nuova legge passerà poi all'esame del Senato. Approvata la non candidabilità dei condannati in via definitiva. Patroni Griffi assicura l'impegno dell'Esecutivo ad applicarla già dal prossimo anno. Ringrazia la maggioranza per "il senso di responsabilità dimostrato". E assicura che farà di tutto perché il provvedimento non si insabbi a Palazzo Madama. Bene le migliorie, commenta il Guardasigilli Paola Severino, purché però non rallentino troppo i tempi.Cicchitto: faremo di tutto per cambiare il ddl - "Faremo di tutto in Senato per cambiare il ddl anticorruzione sulla nuova concussione e sulle influenze": lo annuncia nell'Aula della Camera Fabrizio Cicchitto. Il capogruppo del Pdl sottolinea: "Con la nuova concussione Penati gode di una legge ad personam. E sul traffico di influenza Micciché ha detto cose ragionevoli che condivido interamente (“il mestiere del politico consiste nell’influenzare”, ndr). Così diamo un alto potere di discrezionalità ai pm. Noi avremmo voluto liberamente dibattere su questi due punti senza che lei, ministro Severino, venisse in Parlamento a metterci le manette impedendoci un confronto. Faremo di tutto in Senato per cambiare in questi punti questo ddl. E siccome occorre sempre un bilanciamento di poteri come quello istituito dai costituenti con l'articolo 68, al Senato sosterremo la responsabilità civile dei giudici. E al ministro diamo un elemento di riflessione: non venga a proporci emendamenti con l'esercizio da parte del governo della stessa pratica che è stata svolta qui alla Camera: perché in questo caso non voteremo la fiducia perché uomo, o meglio donna, avvisata è mezzo salvata!".Fini: non credo che il ddl diventi legge entro legislatura - "Spero di essere smentito, ma dopo l'intervento dell'onorevole Cicchitto temo che il ddl anticorruzione non sarà approvato dal Senato prima della fine della legislatura". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, rispondendo a chi gli chiedeva di commentare il voto dell'Aula sul ddl Severino.Franceschini: il ddl non tocca processi in corso - Dario Franceschini risponde alle accuse mosse in relazione al caso Penati e precisa come le norme del ddl "non colpiscano i processi in corso", come si è invece affermato in questi giorni sui giornali. Il capogruppo del Pd alla Camera nella sua dichiarazione di voto a favore del provvedimento ha definito "superficiali e approssimativi" molti commenti comparsi sui media a proposito del ddl. Franceschini ha anche ricordanto che crescono le pene per i reati contro la P.A.Anche con concussione no appalti per P.A. - Fra gli articoli del ddl approvati, il numero 7 è fra quelli che più ha fatto discutere: fa scattare il divieto per i condannati con sentenza passata in giudicato per reati gravi come mafia, terrorismo e quelli contro la P.A. di contrattare con la pubblica amministrazione, cioè di partecipare ad appalti pubblici. Il reato contestato a Berlusconi e Penati - Prima della sua approvazione definitiva, l'Aula ha inserito in questa norma l'emendamento del Pd, a prima firma Donatella Ferranti, che inseriva in questo elenco di reati anche la “concussione per induzione”, la nuova fattispecie voluta dalla Guardasigilli Paola Severino, che ha “sdoppiato” di fatto il reato di concussione attuale. E' il reato del quale sono accusati Berlusconi e Filippo Penati. Ok odg Pd su delega per incandidabilità - Per ciò che riguarda l'articolo 10, quello dedicato alla non candidabilità dei condannati, la polemica riguarda il fatto che il governo rimandi al futuro i decreti di applicazione della norma. Per placare le polemiche l'esecutivo si è impegnato ad esercitare in tempo utile per le prossime elezioni la delega per adottare un testo in materia di incandidabilità alle cariche elettive e di governo dei condannati: lo prevede un ordine del giorno del capogruppo del Pd Dario Franceschini - e un altro dell'Udc - al ddl anticorruzione su cui il governo ha espresso parere favorevole.Le polemiche sui tempi dell'incandidabilità - La norma prevede che entro un anno il governo legiferi su come tenere lontano, dalle aule parlamentari (anche quello Ue) e dal governo, persone che siano state condannate con sentenze definitive, sia per reati gravi come mafia e terrorismo, sia per quelli contro la Pubblica Amministrazione come corruzione e concussione. O per reati con pena massima superiore a tre anni come, ad esempio, l'omicidio colposo o il furto aggravato. Sempre che siano stati puniti con condanne superiori ai tre anni. Il problema è che questi divieti potrebbero non scattare per la prossima legislatura. Le elezioni sono previste, infatti, per l'aprile 2013 e il timore è che il governo, avendo un anno di tempo, non riesca a rendere operative le norme per questa scadenza.Norma solo dal 2018 - Il che significa che i condannati potranno essere allontanati da Parlamento e governo solo dal 2018 in poi. Secondo il governo però questo rischio non c'è. Quello di un anno, assicurano i ministri Patroni Griffi e Paola Severino, è solo un termine massimo. E per il 2013, garantiscono, "tutto sarà pronto".Anm: prescrizione più bassa di furto d’autoradio - C'è però chi non apprezza fino in fondo lo sforzo del governo. "Il problema della prescrizione va affrontato in termini generali. Resta però il fatto che per il reato di corruzione abbiamo termini massimi di prescrizione inferiori a quelli previsti per il furto di un autoradio da una macchina in sosta" . Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Rodolfo Sabelli è intervenuto così nel corso di "Coffe break" in onda su La7 sul ddl anti-corruzione. Una legge che -ha osservato -"segna un passo avanti, ma è abbastanza illusorio pensare però che risolva il problema della corruzione".Di Pietro: "In questo modo mani pulite non ci sarebbe stata" - Secondo di Pietro se la concussione fosse stata spacchettata, così come ha fatto ora la Severino con il suo testo, Mani Pulite non ci sarebbe stata visto che si toglie al magistrato ogni possibilità di valutare anche sui casi di induzione alla concussione.Gasparri: "In Senato verificherò che non ci sia una norma salva Penati" - "Quando il provvedimento anti corruzione arriverà al Senato, verificherò quello che molti sostengono e cioè che il disegno di legge, su cui il governo Monti chiede tre volte la fiducia, contenga una norma 'salva Penati'. Si tratta del noto braccio destro del segretario del Pd Pierluigi Bersani, indagato per lo scandalo di Sesto San Giovanni che richiama tutta una serie complessa di vicende, che investono situazioni non soltanto locali. Se così fosse ci troveremmo dinanzi ad una grave contraddizione". Lo sostiene il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.Bonelli: "In realtà il ddl è un salvacondotto" - "Il ddl anticorruzione nei fatti è diventato un salvacondotto per i condannati che potranno ricandidarsi nel 2013", dichiara invece il presidente dei Verdi Angelo Bonelli.14 giugno 2012Redazione Tiscali Diventa fan di Tiscali su Facebook Stampa

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