sabato 16 giugno 2012

Decreto Sviluppo, risorse fino a 80 miliardi


Decreto Sviluppo, risorse fino a 80 miliardi. Monti: "Un provvedimento corposo"

Il Governo, con in testa il ministro Corrado Passera, rilancia la propria iniziativa dopo le accuse di inerzia giunte nelle scorse settimane, e lo fa con un maxi decreto che mira a rilanciare lo sviluppo dell'economia reale italiana e che potrebbe rappresentare una svolta anche dal punto di vista della credibilità dei nostri Conti pubblici. Se infatti le misure del decreto attiveranno 70-80 miliardi di investimenti preconizzati da Passera, con conseguente incremento del Pil, anche il debito pubblico sarà considerato sostenibile dai mercati finanziari, e magari caleranno anche tassi e spread. All'Assemblea dei giovani di Confindustria, la settimana scorsa, Passera aveva detto che per rilanciare la crescita non serviva "l'ideona": e infatti il decreto, con i suoi 61 articoli, è fatto di una serie di misure che insistono su una tastiera ampia. Si va dai settori tradizionalmente trainanti, come edilizia e costruzioni, a quelli più innovativi, come il digitale e la green economy. Insomma, ha commentato il premier Mario Monti, un pacchetto "organico e robusto". Un decreto, ha aggiunto Passera ricco di "riforme strutturali di lungo periodo", come quelle che anche oggi il direttore della Bundesbank Jens Weidmann, ha chiesto all'Italia di "implementare".
I 70-80 miliardi che verrebbero "mobilitati" sono in minima parte soldi pubblici - La scommessa di Passera è che le misure inducano i privati a investire, innescando un progressivo circuito di fiducia. L'aumento al 50% delle deduzioni per le ristrutturazioni edilizie, per esempio, dovrebbe indurre le famiglie a usare i risparmi per migliorare quello che è l'investimento più sicuro, cioé la propria abitazione. Altro settore, tradizionale volano anticiclico, sono le costruzioni: il decreto lancia i project bond, e cioé il finanziamento di infrastrutture con capitali privati, che vedrebbero in questo investimento buone prospettive di remunerazione. Ma si punta anche all'innovazione, con il credito di imposta per le assunzioni di giovani qualificati: una misura fiscale che le imprese intascano subito e automaticamente, e che in più crea occupazione stabile e qualificata.
Incentivi per le aziende che assumono personale - Incentivi anche per le aziende della green economy (in questo momento tra le più dinamiche) che assumono under 35 e giovani laureati. E ancora misure per i porti, l'agricoltura, la difesa del territorio, e per l'Agenda digitale. Senza contare le norme sulla giustizia civile e sul diritto fallimentare attese dalle imprese. L'altra novità è il ritorno a una politica industriale dopo gli anni di Tremonti. Tutte le attuali 43 leggi con incentivi all'industria sono cassate, per dar vita ad un unico Fondo rotativo con un budget annuo di 2 miliardi che servirà a incentivare i settori che saranno considerati strategici. "Sulla crescita - ha insistito Monti - non abbiamo mai pensato ad una 'fase uno' e ad una 'fase due'; fin dall'inizio é stata la fondamentale preoccupazione del governo".
E anche Passera ha ricordato le misure pro-crescita nei precedenti decreti - "Non c'è stato nessun decreto senza una forte componente di contributo alla crescita". La parola passa ora al Parlamento, con i partiti di maggioranza che oggi hanno espresso apprezzamento seppur con alcune riserve nel Pdl e una certa freddezza del Pd che, prima di promuovere il Governo, chiede tramite il suo segretario Bersani di "capire" i contenuti al di là dei titoli. Decisamente positivo, invece, il giudizio di Confindustria che ritiene il decreto "utile per lo sviluppo. In particolare - si legge in una nota di viale Astronomia - apprezziamo le misure in materia di infrastrutture, di project bonds, di efficienza energetica e riqualificazione degli edifici".
Allo studio il piano di dismissione dei beni pubblici - "Non c'è mai stato dubbio sul dl - ha ribadito Passera - ora si tratta solo di ottimizzare le coperture. Certe cose si possono fare subito, altre con la spending review e le dismissioni". La dismissione dei beni pubblici annunciata giovedì dal premier è infatti "una delle tre leve di sviluppo", insieme al taglio della spesa pubblica e lotta all'evasione. Ecco alcune misure previste nel decreto.
La copertura finanziaria - Le risorse potrebbero essere trovate con l’addizionale dello 0,2% sulle polizze vita. Un credito d’imposta del 35% dovrebbe agevolare le imprese che assumono nuovi ricercatori. Un capitolo dedicato alla giustizia dovrebbe fissare la durata dei processi in sei anni (3 anni primo grado, 2 per l’appello e 1 per la Cassazione). Le aziende colpite dalla crisi, ma che hanno prospettive di ripresa, non saranno obbligate a dichiarare il fallimento ma potranno ricorrere direttamente al concordato preventivo. Ecco alcune misure previste nel decreto.
Bonus ristrutturazioni - Le detrazioni Irpef per la ristrutturazione salgono dal 36 al 50%, fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore ai 96.000 euro.
Addio a 43 incentivi, arriva il fondo crescita - Il dl cancella 43 sussidi considerati ormai obsoleti per far convogliare tutte le risorse in un unico fondo destinato a creare "crescita sostenibile" e "occupazione di qualità".
Bonus per assunzioni di alto profilo - Per favorire le assunzioni di giovani laureati altamente qualificati - ingegneri, biologi, fisici, matematici, farmacisti ecc - il provvedimento introduce un credito di imposta del 35%.
Mini-bond per Pmi - Per consentire l'accesso delle Pmi al mercato del debito saranno introdotte cambiali finanziarie e obbligazioni per le società non quotate di piccole e medie dimensioni.
Ripristino Iva cessioni e locazioni - Il decreto sviluppo ripristina l'Iva sulle cessioni e locazioni di nuove costruzioni da parte delle imprese edili, attualmente esenti dall'imposta dopo i 5 anni dalla costruzione. L'Iva resta dunque a carico delle imprese edili.
Project bond per attrarre capitali privati - Arrivano le obbligazioni da parte delle società di progetto sul modello europeo. I project bond saranno "appetibili per gli investitori" per realizzare nuove infrastrutture anche grazie al capitale privato. La sottoscrizione sarà incentivata introducendo un incentivo cioè accordando lo stesso trattamento fiscale agevolato previsto per i titoli di stato relativamente all'aliquota di ritenuta sugli interessi (12,50%). In base a dati Ance - ricorda il testo del decreto - l'importo delle gare di finanza di progetto ammonta annualmente a circa 12 miliardi di euro, suddivisi per circa l'80% su gare ad iniziativa privata e il restante 20% su gara ad iniziativa pubblica, e circa il 40% riguarda bandi superiori a 500 milioni di euro. Ne consegue che la norma proposta determina effetti considerevoli in termini di possibilità di crescita del PIL, atteso che ogni euro di nuovi investimenti si stima che generi una crescita di Pil pari a 3 euro.
A Palazzo Chigi ok finale infrastrutture energia - La decisione definitiva sulla realizzazione di infrastrutture energetiche già approvate con la procedura Via, ma sulle quali le amministrazioni regionali mostrano "inerzia", spetterà alla Presidenza del Consiglio. L'obiettivo è sbloccare gli investimenti privati che ammontano potenzialmente a 10 miliardi.
Non c'è stop Imu edilizia solo compensazione Iva - Per le imprese edili sarebbe al momento saltata la norma ipotizzata nel decreto di sviluppo per escludere per tre anni dall'Imu, gli immobili delle imprese edili invenduti, il cosiddetto magazzino, fabbricati costruiti e destinati alla vendita. L'intervento era previsto nella bozza del provvedimento arrivata in cdm ma non risulta nel comunicato finale del governo sulle misure adottate che, comunque, passano 'salvo intese'. Resta invece la compensazione Iva.
Possibile deroga 7 miglia per la ricerca idrocarburi - Il limite delle 12 miglia dal perimetro delle aree marine e costiere protette viene confermato, ma le bozze circolate prevedono che il limite possa essere "ridotto, sino a non meno di 7 miglia, per le attività individuate d'intesa fra i ministri di Sviluppo economico e Ambiente".
Rinvio Sistri a dicembre 2013 - L'entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti viene prorogata al 31 dicembre 2013 per consentire la prosecuzione delle verifiche del funzionamento del sistema.
Processi, massimo 6 anni - Per essere di "ragionevole durata" un processo deve concludersi con la sentenza definitiva entro sei anni: non più di tre anni per il primo grado, due per l'appello e uno per il giudizio in Cassazione.
Chapter 11 antifallimento - Il pacchetto messo a punto dal ministero della Giustizia e da inserire nel decreto prevede che le aziende colpite dalla crisi, ma che hanno prospettive di ripresa, non siano obbligate a dichiarare il fallimento ma possano ricorrere direttamente al concordato preventivo.
Fondo per alimentari ai poveri - Il dl istituisce un "fondo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti". Il cibo sarà distribuito dalle organizzazioni caritatevoli.
Nasce l'Agenzia Italia digitale - Tra le novità del testo, all'esame del CdM, compare l'istituzione dell'Agenzia per l'Italia Digitale, "sottoposta alla vigilanza del presidente del Consiglio dei Ministri o del ministro da lui delegato, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca". "L'Agenzia - si legge - opera sulla base di principi di autonomia organizzativa, tecnico-operativa, gestionale, di trasparenza e di economicità". È "preposta alla realizzazione degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana, in coerenza con gli indirizzi elaborati dalla Cabina di regia".
Arriva una cabina di regia per piano città - Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti predisporrà un piano nazionale per le città, dedicato alla riqualificazione di aree urbane con particolare riferimento a quelle degradate. A tal fine sarà istituita una Cabina di regia composta, tra gli altri, da due rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture, di cui uno con funzioni di presidente e da un rappresentante del Ministero dell'Economia e del Ministero dello Sviluppo economico.
Rinviato lo stop ai taxi abusivi - Viene prorogata al 31 dicembre 2012 l'emanazione del decreto che avrebbe dovuto adottare disposizioni tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente.
Soppressi monopolio-agenzia territorio - Monopoli e Agenzia del Territorio verranno soppressi e le attività dell'agenzia del territorio verranno trasferite all'Agenzia delle entrate che si occuperà così delle entrate tributarie derivanti sia dal reddito che dal patrimonio.
Sul Web contributi a imprese oltre 1.000 euro - Sovvenzioni, contributi e sussidi alle imprese e l'attribuzione di compensi a persone ed imprese per forniture, servizi, incarichi e consulenze ad enti pubblici e privati, di importo complessivo superiore a 1.000 euro nel corso dell'anno solare, sono soggetti alla pubblicità su internet.
Dal 2013 a copertura delle misure anche da tagli a P.A. - Le coperture necessarie a finanziare alcuni articoli del decreto sviluppo all'esame del cdm saranno fatte mediante tagli alla pubblica amministrazione. Agli oneri derivanti dalle disposizioni per l'utilizzazione crediti d'imposta per la realizzazione di opere infrastrutturali, il ripristino Iva per cessioni e locazioni nuove costruzioni, l'esenzione Imu invenduto per tre anni, e le detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico, "valutati complessivamente - si legge - in 44,5 milioni di euro per l'anno 2012, in 89,6 milioni di euro per l'anno 2013, in 240,9 milioni di euro per l'anno 2014, in 427,3 milioni di euro per l'anno 2015, in 328,7 milioni di euro dall'anno 2016 fino all'anno 2022, in 243,7 milioni di euro per l'anno 2023, e in 86,5 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024, si provvede: per l'anno 2012 quanto a 9,5 milioni di euro mediante corrispondente riduzione dalla dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica e quanto a 35 milioni di euro mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa relativa al fondo per interventi urgenti ed indifferibili". "A decorrere dall'anno 2013 si provvede a valere sulle risorse rinvenienti dalle maggiori entrate previste dall'articolo 59 del presente decreto e mediante riduzione di spesa dei capitoli di bilancio delle amministrazioni centrali dello Stato".
Copertura anche dalle multe Agea e polizze - La copertura finanziaria per le minori entrate derivanti dall'applicazione di alcuni articoli del dl sviluppo saranno reperiti, a partire dal 2013, con riduzioni di spesa e con le maggiori entrate previste dalle sanzioni introdotte del provvedimento per chi viola le regole per i prodotti a denominazione di origine protetta o Igp. Nuove entrate sono poi attese dall'armonizzazione del trattamento fiscale tra le polizze emesse da assicurazioni italiane ed estere che non pagano l'imposta annua dello 0,35%.
16 giugno 2012

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