venerdì 8 giugno 2012

Gestione arenili a Terracina

COMUNICATO STAMPA




















L’indecente e travagliato iter, che si spera porti quanto prima all’individuazione dei gestori degli arenili comunali, e per dare un servizio alla cittadinanza ed ai turisti, e per consentire alle casse comunali di introitare Euro indispensabili .







Questo travagliato iter, come si diceva, si dibatte tra inefficienze amministrative, imputabili esclusivamente alla compagine amministrativa ed al Sindaco in primis, per le note vicende dell’azienda speciale, ed il rischio di una messa sotto inchiesta generale per danno erariale.







Infatti, causa il disperato, arrogante e rozzo tentativo del Sindaco di sfrattare il legittimo inquilino di Via Leopardi, ha fatto si che si arrivi alla messa a frutto della risorsa arenili, se tutto andrà liscio, a partire da luglio, avendo fatto perdere ai potenziali gestori i mesi di Aprile, Maggio e Giugno quali opportunità di guadagno.







Come si concilia un aumento delle entrate con una stagione lavorativa per gli appaltatori ampiamente decurtata e quindi con meno introiti?







Ritengo questi due elementi inconciliabili, per cui non è azzardato ipotizzare delle aste deserte ed una conseguente assegnazione d’urgenza degli arenili al primo che capita, o al primo amico, a quattro soldi, con pesanti ripercussioni sulle casse comunali.







Detto questo, c’è da rilevare che per far si che qualcuno si prenda l’appalto, non si è guardato a garantire la qualità del servizio, per esempio inserendo nel bando che possa parteciparvi alla gara solo colui o coloro oppure aziende che possono dimostrare di avere svolto in passato o di svolgere tuttora l’attività di gestore di spiaggia o di aver adeguata esperienza lavorativa nel settore.







Nulla di tutto questo, può partecipare al bando chiunque, anche in associazione di impresa, purchè possa far valere negli ultimi tre anni un fatturato annuo di 17.000 Euro, per raggiungere tale importo si possono sommare addirittura i fatturati di più imprese associate. Quasi a dire: possono partecipare tutti purchè ci danno i soldi richiesti e chi se ne frega della qualità dei servizi offerti.







Un altro pasticcio è rappresentato dal tradimento del Sindaco nei confronti dei centri sociali comunali.







Il Sindaco nel penultimo Consiglio Comunale svolto, a fronte di una mozione presentata dal sottoscritto tesa a ripristinare l’assegnazione ai centri sociali comunali di un limitato numero di ombrelloni a prezzo agevolato da poter mettere a disposizione degli associati, si era impegnato in tal senso ma NULLA DI TUTTO QUESTO SI RITROVA NE NEL CAPITOLATO D’APPALTO NE TANTOMENO NEL DISCIPLINARE TECNICO.







Vi si trova invece una norma pasticciata e contraddittoria che va contro i cittadini terracinesi.







Infatti è prevista una riserva del 5% degli ombrelloni degli arenili a costo inferiore, per le persone con una invalidità del 75% o non inferiore 2 / 3. Quale è la percentuale giusta? Non inferiore ai 2 / 3 oppure il 75% ?







E poi queste percentuali senza porre limiti di reddito favoriscono le fasce sociali più agiate.







E poi ancora, mentre agevolando i centri sociali si era sicuri di avvantaggiare delle associazioni che operano per l’aggregazione, la socializzazione e lo sviluppo dell’associazionismo a Terracina, sotto la supervisione del Comune, nell’ambito di uno statuto sociale approvato dal Consiglio Comunale e che avrebbe consentito tali benefici esclusivamente agli anziani terracinesi, oggi questo vantaggio è a disposizione di chiunque, terracinese o no, purchè in possesso del livello di invalidità richiesto.







Se ce ne fosse ancora bisogno, questa è la dimostrazione di quanto il nostro Sindaco sia lontano dai problemi reali dei cittadini terracinesi, è tanto lontano che pur avendoglielo spiegato non capisce la differenza tra un’agevolazione finalizzata a favore di articolazioni delle istituzioni comunali, da quelle individuali.







Leggendo l’art. 13 al punto 13.2.6. del disciplinare tecnico che accompagna il bando di gara, riferendosi all’aggiudicatario dell’appalto, si legge testualmente: al termine della stagione balneare, effettua formale rendicondazione delle tariffe introitate riferendo per iscritto al responsabile del dipartimento risorse finanziarie del Comune, dandone conoscenza al responsabile del settore demanio marittimo e portuale.







Crediamo che con il meccanismo del copia incolla, si è determinato un PASTICCIO IDENDICO A QUELLO DEL REGOLAMENTO TIA.







Ma stiamo scherzando? Solo a Terracina si può ipotizzare che un appaltatore di servizi poi alla fine dell’attività deve rendicontare l’importo del suo lavoro all’appaltante.







Il bando nonostante questo indebito obbligo è ancora valido?











Il Consigliere Comunale



Vittorio Marzullo

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