lunedì 18 giugno 2012

Grecia, gli elettori scelgono l'euro


Grecia, gli elettori scelgono l'euro, Samaras: "Ora governo di unità". L'Ue: "Fate presto"

I greci hanno scelto di rimanere nell'euro e presto Atene avrà un governo di unità nazionale. E' quanto ha detto Antonis Samaras, leader di Nuova Democrazia, commentando la vittoria del suo partito alle elezioni tenutesi domenica in Grecia. "Oggi il popolo greco ha espresso la sua volontà di rimanere con l'euro - ha detto Samaras - noi chiediamo a tutte le forze politiche che condividono l'obiettivo di tenere il Paese nell'euro di unirsi in un governo di unità nazionale. Il Paese non ha un minuto da perdere".
Mandato esplorativo - Samaras, che è stato ricevuto dal Presidente Karolos Papoulias per il mandato di formare il nuovo esecutivo, vuole "subito" un governo di "unità nazionale". Il Papoulias, secondo il quale "formare un governo è oggi un imperativo categorico", ha affidato al leader di Nuova democrazia un mandato "esplorativo" di tre giorni per dare vita a governo di coalizione, come previsto dalla costituzione.
Spoglio quasi ultimato - Stando ai dati parziali riguardanti il 99,84% dello spoglio, Nuova democrazia ha ottenuto il 29,66% dei voti, pari a 129 dei 300 seggi del Parlamento, grazie al premio di maggioranza di 50 seggi; la sinistra democratica di Alexis Tsipras, Syriza, ha conquistato il 26,89% delle preferenze, pari a 71 seggi, e i socialisti del Pasok il 12,28%, pari a 33 seggi. Anche questa volta il partito neonazista Alba dorata è riuscito a entrare in parlamento, conquistando il 6,92% dei voti, pari a 18 seggi.
Astensione record - Con il conteggio delle schede praticamente finito (99,95% delle schede scrutinate), emerge un dato rilevante delle elezioni politiche in Grecia: ha votato solo il 62,47% degli aventi diritto, con oltre il 37% dei greci che non si è recato alle urne, pur avendo davanti un voto cruciale per il futuro del paese.
Allo studio la coalizione - Il leader del Pasok, Evangelos Venizelos, si è detto pronto a unirsi a Nuova democrazia, a condizione però che vengano inclusi nel nuovo esecutivo anche gli altri partiti della sinistra. Secondo Venizelos, il nuovo governo dovrebbe essere di "responsabilità nazionale". Tuttavia, Syriza ha già escluso l'ipotesi di poter entrare in un governo di transizione. Le trattative dovrebbero essere avviare ufficialmente oggi, visti i tempi stretti per riprender i colloqui con Unione europea e Fondo monetario internazionale, con cui Samaras ha annunciato di voler rinegoziare alcuni termini del memorandum.
Il conto dei seggi - La serata del voto più importante della recente storia ellenica era iniziata con un drammatico testa a testa tra destra e sinistra, ma presto si è delineata una maggioranza relativa dei voti per i conservatori pro-Euro di Nea Dimokratia. La formazione di Antonis Samaras, che ha già ricevuto una telefonata di complimenti da Angela Merkel e ha parlato di vittoria non solo per i greci ma "per tutta Europa", dovrebbe ottenere - secondo quanto risulta dopo oltre il 75% dei voti scrutinati - 130 seggi. Uniti ai 33 dei socialisti del Pasok, consentirebbero la formazione di un governo di coalizione delle forze che vogliono mantenere il Memorandum, pur ammorbidendolo. Ma questo sodalizio, che rimane altamente probabile, non appare del tutto scontato.
La sconfitta di Tsipras - In serata infatti è arrivata la presa di posizione del leader dei socialisti Evangelos Venezelos, che ha detto sì ad un governo di "corresponsabilità", ma chiedendo anche la partecipazione della sinistra radicale di Tsipras, che ha già annunciato di non volerne sapere. Il Pasok rischia di guastare la festa? Alcuni analisti interpretano la mossa solo come un tatticismo, magari per ottenere maggior considerazione e ministeri di peso al tavolo del negoziato con Samaras. E Venizelos è esposto in queste ore a grandissime pressioni, anche dall'estero, come dimostra la telefonata ricevuta in serata dal socialista Hollande. Ma la partita rimane comunque da giocare. Nonostante il suo nuovo exploit elettorale, Tsipras (festeggiato dai suoi supporter al centro di Atene, dove ha parlato di "grande successo, comunque"), che voleva cancellare il Memorandum e mettere fine all'austerità, non ce l'ha fatta a intercettare a sufficienza il malessere dei greci.
I neonazisti restano in Parlamento - Mentre si segnala il nuovo, inquietante successo dei neonazisti di Alba Dorata, che otterrebbero una percentuale del voto tra il 6 e il 7%, simile a quella del 6 maggio.
Samaras rassicura investitori - In una giornata di grande caldo, e senza particolari problemi (a parte le due granate rinvenute inesplose presso la sede del gruppo editoriale della tv Skai e del quotidiano Kathimerini a Faliro, sulla costa ateniese), quasi 10 milioni di greci sono andati alle urne con gli occhi del mondo puntati addosso, mentre le banche centrali internazionali preparavano piani d'emergenza per il possibile terremoto che da Atene si sarebbe propagato in tutta Europa e forse oltre. E i greci hanno scelto territori già conosciuti, con tutti i loro limiti, invece che avventurarsi in lande sconosciute. Secondo gli analisti, sarà probabilmente necessario portare al governo almeno anche la Sinistra democratica, conferendo a questa teorica maggioranza Nd-Pasok - che rischia un alto tasso di litigiosità - almeno una solidità parlamentare tale da consentire le politiche di riforma drastica di cui il Paese ha bisogno. Samaras, parlando all'affollato centro stampa delle elezioni, è stato esplicito: "I greci hanno votato per restare nell'Euro e per politiche che porteranno crescita, lavoro e sicurezza. Chiedo a tutti i partiti che hanno lo stesso obiettivo, tenere la Grecia in Europa, di unirsi per formare un governo solido", per superare la crisi, è stato il suo appello, a tratti anche in inglese. "Rispetteremo le nostre firme e gli impegni presi dalla Grecia - ha aggiunto - e lavoreremo per far uscire il Paese dalla crisi. Non si mette in alcun dubbio l'appartenenza della Grecia all'Europa. Siamo ancorati all'euro". Samaras in un'intervista alla Cnbc ha poi rssicurato gli investitori: "Mi sento sollevato. Gli investitori dovrebbe sentirsi rassicurati".
Casa Bianca: è interesse di tutti che resti in euro - "E' nell'interesse di tutti che la Grecia resti nell'area euro rispettando gli impegni per le riforme". Lo ha detto la Casa Bianca, commentando l'esito del voto in Grecia. "Ci auguriamo che le elezioni portino velocemente alla formazione di un nuovo governo" in Grecia in grado di compiere passi in avanti per il popolo.
Fmi: pronti a impegnarci con nuovo governo - Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) è pronto a impegnarsi con il nuovo governo greco. Lo afferma il Fmi in una nota, sottolineando di essere pronto ad aiutare la Grecia a centrare i suoi obiettivi economici.
Auguri Merkel a Samaras: rispetti obblighi - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha avuto un colloquio telefonico con il leader dei conservatori greci, Antonis Samaras. Merkel si è congratulata per la vittoria alle elezioni e e ha detto di aspettarsi che Atene rispetti gli obblighi europei.
Ue: ora governo in fretta - "I greci hanno scelto, rispettiamo la loro scelta democratica in pieno e confidiamo che i risultati delle elezioni consentano la rapida formazione di un governo": è quanto scrivono il presidente Ue Herman Van Rompuy e quello della Commissione José Barroso in un comunicato congiunto. "Appoggeremo gli sforzi continui" della Grecia, e siamo impazienti di lavorare con il nuovo governo: si legge nella dichiarazione congiunta.
Eurogruppo: ora governo veloce, poi torna la troika - La speranza dell'Europa è quella di una "formazione veloce" di un nuovo governo greco: solo successivamente la Troika tornerà ad Atene per valutare i progressi fatti nella ristrutturazione dei conti. E' quanto si legge in una nota dell'Eurogruppo, in cui si ribadisce la necessità che l'esecutivo aderisca al programma di salvataggio.
18 giugno 201

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