mercoledì 21 ottobre 2015

Vaccinazioni, perché è importante continuare a farle

Vaccinazioni, perché è importante continuare a farle

di Brigida Stagno
Ritorno di malattie contagiose ormai sconfitte nei paesi occidentali e perdita dell"immunità di gregge", quel beneficio di cui tutti noi godiamo in quanto circondati da persone vaccinate, quindi immunizzate: sono i due maggiori rischi dovuti alla diminuzione del numero di bambini vaccinati in Italia.

L'allarme è nelle cifre: nel 2014 è stato vaccinato meno del 95% dei bambini (soglia- rischio) per poliomielite, tetano, difterite, epatite B e pertosse, ma la percentuale è ancora più bassa, l'86,6%, per morbillo, rosolia e parotite, mentre per il meningococco C è calata addirittura al 74,9%. Con grandi rischi per la salute. Per la prima volta in Italia gli obiettivi minimi di copertura vaccinale per queste malattie sono stati raggiunti solo in un terzo delle Regioni: Lazio, Piemonte, Liguria, Calabria, Abruzzo e Molise. I motivi? La preoccupante e crescente diffusione della cultura anti-vaccinale.

Il problema, al quale il Ministero della Salute, l'Istituto Superiore di Sanità e l'Aifa stanno già lavorando, è stato al centro del recentissimo convegno dal titolo "Vaccinazione in età pediatrica. Guadagno di salute", organizzato all'Università di Milano-Bicocca dalla Asl di Monza e Brianza, in prima linea nella promozione delle campagne vaccinali. L'obiettivo? Sensibilizzare i medici, ma anche i genitori sull'importanza dei vaccini, non lasciarsi influenzare dai pregiudizi e tutelare al meglio la salute dei propri figli.

Il concetto deve essere chiaro: le vaccinazioni sono prima di tutto una sicurezza per la collettività. "L'immunità di gregge' si ottiene infatti vaccinando gran parte della popolazione, che a sua volta protegge anche chi non ha sviluppato l'immunità, interrompendo la 'catena di trasmissione' delle infezioni. Ogni anno, grazie ai vaccini, si evitano tra i due e i tre milioni di morti nel mondo, ma più di 20 milioni di bambini non ricevano le vaccinazioni principali.Secondo Matteo Stocco, Direttore Generale della Asl di Monza e Brianza, per colpa delle campagne di disinformazione diffuse attraverso il web, si sta registrando un calo dei tassi di copertura vaccinale, ormai allarmante, che rischia di compromettere l'efficacia di prevenzione generale garantita dall''immunità di gregge'.

Insomma, il vaccino è una delle conquiste dell'Umanità e resta la miglior forma di prevenzione, tanto più che nel nostro paese crescono le prescrizione di antibiotici, ma anche il fenomeno della resistenza a questi farmaci.

Da qui alle polemiche il passo è stato breve, tanto da far avanzare l'ipotesi da parte di alcune Regioni di sanzioni per il medico che sconsiglia le vaccinazioni ai genitori, ipotesi definita comunque "folle" dal sindacato dei medici (l'Anaao) e smentita poi dal Ministero della Salute. Contemporaneamente è in corso di valutazione il provvedimento sull'obbligo delle vaccinazioni a scuola, che porterebbe a non ammettere sui banchi gli studenti non vaccinati, un potenziale pericolo per i compagni.

Intanto nel piano vaccinale 2016-2020 sarà incluso anche il decalogo sulle vaccinazioni, presentato da Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, con i punti chiave che riguardano sicurezza, efficacia, efficienza, organizzazione, etica, formazione, informazione e investimento. Nel primo punto, dedicato alla sicurezza, si ribadisce che i vaccini sono una delle tecnologie biomediche più sicure, perché vengono sperimentati e testati prima, durante e dopo la loro introduzione nella pratica clinica. Quanto all'efficacia, si sottolinea come i vaccini preservano la salute, stimolando un'efficace protezione contro numerose malattie, evitando sintomi ed effetti dannosi, alcuni potenzialmente mortali. Il medico ha un ruolo essenziale nella corretta informazione ed è obbligato sempre a promuovere le vaccinazioni, senza scoraggiarne la pratica.

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