mercoledì 7 ottobre 2015

mportante annuncio Nasa: "Su Marte scorre l'acqua, ed è salata"

Importante annuncio Nasa: "Su Marte scorre l'acqua, ed è salata"

Sono minuscoli ruscelli di acqua salata che compaiono periodicamente, lasciando striature scure la cui origine era finora un mistero

Redazione Tiscali
Su Marte scorre acqua liquida. Sono minuscoli ruscelli di acqua salata che compaiono periodicamente, lasciando striature scure la cui origine era finora un mistero. La prova, pubblicata su Nature Geoscience, arriva dal satellite americano Mro (Mars Reconnaissance Orbiter). Non si tratta di mari o fiumi, nè tantomeno dei canali ipotizzati alla fine dell'800 dall'astronomo Giovanni Schiaparelli. L'acqua su Marte scorre invece in minuscoli ruscelli di acqua salata che compaiono periodicamente, lasciando come unica traccia delle striature scure la cui origine era da tempo un mistero. Lo dimostrano le analisi condotte nell'Istituto di Tecnologia delle Georgia, dal gruppo di Lujendra Ojha. "E' la prima prova che dimostra l'esistenza di un ciclo dell'acqua sulla superficie di Marte", ha detto Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell'Agenzia spaziale italiana (Asi). L'acqua compare solo in alcune stagioni, sotto forma di gocce che si condensano all'interno di stretti canali larghi poche decine di centimetri e considerati a lungo un mistero sin dalla prima scoperta, avvenuta negli anni '70. Da allora vengono indicati con la sigla Rsl (dall'inglese 'Recurring slope lineae) e da subito è nato il sospetto che i minuscoli canali fossero disegnati dallo scorrimento di piccole quantità di acqua salata, che si condensa durante i mesi più caldi.
Dopo 40 anni di ricerche, la conferma è arrivata soltanto adesso, grazie ai dati dello strumento Crism (Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars), 'l'occhio' del satellite Mro specializzato nell'analizzare la composizione dei minuscoli canali. In questo modo è stato possibile individuare particolari sali che si formano solo in presenza di acqua. In proposito Flamini rileva che si tratta comunque di una prova indiretta: "bisogna specificare - ha rilevato - che i dati mostrano la presenza di questi minerali, non di acqua. Tuttavia la presenza stagionale dei sali indica il depositarsi di acqua". Finora le immagini satellitari avevano osservato la formazione di linee scure, lunghe fino a 5 metri, lungo i pendii marziani, a latitudini e quote molto differenti. Queste linee scure hanno la caratteristica di comparire e allungarsi sempre più durante le stagioni calde per poi svanire in quelle più fredde. La capacità degli strumenti non permetteva però di definire con certezza se i canali potessero essere provocati dall'acqua oppure da qualche altro fenomeno ancora non compreso. La presenza di sali idrati negli stessi momenti in cui le linee si formano è adesso, per i ricercatori, la prova attesa da tempo dell'esistenza su Marte di acqua allo stato liquido, seppur in piccole tracce.
Si riaccende le speranze di trovare forme di vita extraterrestre - La Nasa afferma che le condizioni di abitabilità sul Pianeta Rosso potrebbero essere migliori di quanto ipotizzato finora. La presenza di vita ''è molto probabile, credo ci possano essere dei microbi da qualche parte nella crosta di Marte'', afferma Alfred McEwen, che segue le operazioni del satellite Mars Reconnaissance Orbiter 'autore' della scoperta. ''Non possiamo ancora dire se esiste vita extraterrestre - aggiunge Jim Green, direttore delle scienze planetarie della Nasa - ma seguire l'acqua è cruciale. Ora abbiamo la grande opportunità di trovarci davanti ai siti più adatti per cercare davvero le prove''. ''Sarebbe interessante poter analizzare quella sabbia'', commenta Giovanni Bignami, presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). ''Lì non sarebbe del tutto improbabile trovare tracce di batteri, fossili o viventi, adattati a vivere in condizioni estreme e capaci di nutrirsi di sali, proprio come quelli che vivono vicino a sorgenti simili nel deserto di Atacama in Cile, il luogo sulla Terra che più assomiglia a Marte'', spiega l'esperto. Al momento, però, fare questa verifica ''è impossibile, perché le osservazioni sono state fatte grazie a un satellite in orbita intorno al pianeta, mentre - rileva Bignami - bisognerebbe scendere al suolo e raccogliere i campioni da portare sotto il microscopio''.
La presenza di acqua salata si sospettava già da tempo - Le prove mostrate dalla Nasa costituiscono ''un bellissimo risultato, che però non dovrebbe stravolgere la caccia alla vita'', sottolinea il presidente dell'Inaf. ''La presenza di acqua salata si sospettava già da tempo. In più dobbiamo sempre tenere a mente che i sali perclorati trovati su Marte sono diversi dai sali alla base della vita sulla Terra''. Quello che davvero sorprende è la presenza di acqua salata ''nella zona equatoriale, dove non pensavamo di trovare ghiaccio in prossimità della superficie'', afferma Bignami. ''Il ghiaccio su Marte, sia quello fatto di acqua che di anidride carbonica, è più abbondante in corrispondenza delle calotte polari. Con l'arrivo della primavera si fonde e fa comparire acqua liquida che evapora subito. Quest'acqua salata di cui abbiamo le prove oggi sgorga invece in prossimità dell'equatore e arriva da sotto la superficie: lì dovrebbe esserci del ghiaccio - conclude Bignami - anche se la cosa rimane ancora misteriosa''.

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