mercoledì 7 ottobre 2015

"Una donna che si lascia corteggiare è paragonabile a una prostituta": l'articolo di Liberation suscita polemica

"Una donna che si lascia corteggiare è paragonabile a una prostituta": l'articolo di Liberation suscita polemica

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WOMAN NIGHT
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"La seduzione paragonata alla prostituzione". Volendo ridurre all'osso il concetto espresso dalla giornalista di Liberation Agnès Giard il succo del discorso suonerebbe più o meno così. Un articolo che sta suscitando forti polemiche proprio per l'azzardo con cui, con tanto di comprovati pareri sociologici e antropologici, la Giard porta avanti la sua tesi.
In altre parole una donna in fase di corteggiamento non fa altro che fare bella mostra di sé. L'uomo, nell'offrirle un drink o nel tentare qualunque tipo di approccio, le "promette" velatamente una ricompensa: lo stesso meccanismo alla base delle regole della prostituzione. Con una differenza: la donna può accettare il corteggiamento, ma respingere l'uomo. Una prostituta, una volta accettato lo scambio amore/denaro, non può sottrarsi. Ed è proprio questa sfida, secondo la giornalista, a far preferire al cacciatore la donna più difficile da conquistare; la stessa sfida che porta le prostitute ad essere stigmatizzate: non permettono all'uomo di esercitare il proprio ruolo, dal momento che non c'è gioco, accettano senza farsi cacciare.
A sostegno di questa teoria, la giornalista cita le tesi di due studiose, Deschamp e Tabet che esprimono proprio questo concetto: la differenza tra il farsi pagare per fare sesso e il farsi offrire, ad esempio, dei cocktail durante una serata in un locale, è minima perché in quest'ultimo caso si può parlare di "spettro della prostituzione". Di più. Addirittura l'uomo arriverebbe a spendere molto di più in bibite e regali che per una notte di sesso con una prostituta. Il risultato è che non c'è molta differenza fra una donna "normale" e una prostituta: in entrambi i casi, in una cultura maschilista come la nostra, il loro ruolo è quello di essere merce di scambio, di sedurre e di essere conquistata dietro un corrispettivo che sia in denaro o di altro genere.

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