sabato 17 ottobre 2015

TRE PICCOLI SQUALI LIBERATI IN MARE AL LARGO DI TERRACINA

TRE PICCOLI SQUALI LIBERATI IN MARE AL LARGO DI TERRACINA
Tre piccoli squali gattuccio, due femmine di 73 e 87 cm e un maschio di 95 cm, sono stati liberati in mare al largo del porto di Terracina. La specie in questione è assolutamente innocua per l'uomo, poiché la sua alimentazione è costituita essenzialmente di piccoli pesci, molluschi e crostacei. I tre squaletti sono stati trasportati al largo su un piccolo gozzo a remi e quindi liberati in acqua. Da circa un anno e mezzo, essi nuotavano nell'acquario di una pescheria del centro di Terracina, allevati con tantissimo affetto e dedizione dal titolare della stessa: prova ne è stata l'ottima condizione di salute in cui essi si trovavano al momento del trasferimento sul gozzo.
"Trascorsa l'estate e visto il fermo biologico, cioè il periodo di trenta giorni di divieto di pesca nel Mar Tirreno stabilito dalla Comunità Europea che va dal 18 di settembre al 18 di ottobre - ha dichiarato in una nota di dottor Giuseppe Carrabs, del Servizio Veterinario - in occasione dell'ennesimo esposto presentato alla AUSL sede di Terracina, circa la detenzione degli squaletti, ha convinto il titolare a liberarli".
Il veterinario, verificato lo stato di buona salute, le dimensioni ottimali e la maturità, ha affiancato il titolare della pescheria nella liberazione degli animali. "Con questa azione - prosegue il dottor Carrabs - anche Terracina ha collaborato alla piena applicazione del Codice di Condotta per una Pesca Responsabile, messo a punto dalla FAO e attualmente in discussione nel primo Forum Internazionale sulla pesca che si tiene in questi giorni a Vigo, in Spagna. Anche la nostra città, di grande tradizione marinara, agisce pienamente in conformità al codice di buona condotta della pesca circa le pratiche di pesca responsabile, gestione, etichettatura e commercio".
Nel Mediterraneo sono presenti 45 specie di squali che vivono sia in zone costiere di bassa profondità che in aree più pelagiche a batimetria più profonda. Alcune di queste, come la verdesca, lo squalo volpe e lo squalo grigio, scelgono le acque del Tirreno per partorire i loro piccoli, in un ambiente, esempio praterie di posidonia, ricco di cibo e povero di predatori. Questi animali, infatti, presenti da ben 400 milioni di anni, si stanno riducendo sempre più a causa dell'impatto umano.
Gli squaletti gattuccio (Scyliorhinus stellaris canicula) sono presenti nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico orientale lungo le coste europee e africane comprese tra la Scandinavia e la Guinea, dove vive fino a 400 metri di profondità sui fondali, soprattutto se coperti di vegetazione. Presentano colorazione piuttosto uniforme, è bruno-grigiastro con chiazze nere sul dorso e bianco sul ventre. Raggiunge una lunghezza di 100 cm ed è attivo soprattutto di notte. Si riproduce deponendo uova di forma quadrangolare e dotate di appendici che ne facilitano l'aderenza al fondo del mare. La specie è comune in gran parte delle coste italiane e, ribadiamo, NON attacca l'uomo. Inoltre, non è inserita nella categoria in via di estinzione e viene pertanto classificata al grado più basso di preoccupazione.

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