mercoledì 7 ottobre 2015

Iraq, c'è già una coalizione pronta a bombardare.

Iraq, c'è già una coalizione pronta a bombardare. Dietro il nuovo ruolo dell'Italia la richiesta americana. Sulla barricate M5S e Sel, sinistra Pd con i tornado

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MONTECITORIO
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Le bombe (eventuali) in Iraq fanno scoppiare la pace nel Pd (e non solo). A palazzo Madama, Miguel Gotor ha appena letto il pezzo di Franco Venturini sul Corriere: "Certo, se i tornado italiani che partecipano alla coalizione occidentale contro l'Isis in Iraq avranno nelle prossime ore l'incarico di svolgere missioni di bombardamento in zone selezionate occorre un passaggio parlamentare. Ma nell'ambito di una coalizione internazionale che chiede maggiore responsabilità, il Pd non potrà sottrarsi". Attorno il clima è già infuocato: "No alla guerra", "Pinotti riferisca in Aula" dicono Sel e Cinque Stelle.
Trapela poco dalla Difesa, ma la notizia - dell'ipotesi del bombardamento - non è smentita. Segno che l'ipotesi è sul tavolo. I presidenti della Commissione Eteri (Casini) e Difesa (Latorre) precisano che per una decisione del genere serve che prima si pronunci il Parlamento e che "le regole di ingaggio non sono cambiate". E non è un caso che, proprio oggi, il segretario alla difesa statunitense Ashton Carter è arrivato in visita a Sigonella e, soprattutto, stasera sarà ricevuto al Quirinale da Sergio Mattarella. Il quale, sin dall'inizio del suo mandato, ha sempre prestato molta attenzione (e parecchi consigli) proprio sui temi degli esteri e della difesa. Fonti molto informate spiegano che ci sarebbe proprio una richiesta americana dietro il cambio delle modalità di partecipazione dell'Italia, coi tornado, configurati inizialmente per la ricognizione, che assumeranno le loro piene caratteristiche di cacciabombardieri e colpiranno direttamente i bersagli individuati in base alle nuove regole di ingaggio.
Il dossier è sul tavolo della Pinotti. E forse qualcosa di più si capirà quando il ministro della Difesa e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni questa sera interverranno in commissione per le comunicazioni del governo sullo stato delle missioni in corso. Quel che si capisce, già da ora, sono gli schieramenti in campo. Il Partito della Nazione, dalla sinistra al centro, è pronto all'intervento. Federico Fornaro non usa perifrasi: "Il punto è semplice: l'Occidente non ha ancora metabolizzato che nel 2014 il terrorismo ha fatto un salto di qualità. Dalle grotte dell'Afghanistan è diventato il dominus di uno stato grande un terzo dell'Italia con sei milioni di abitanti che pagano le tasse allo stato islamico. Lo Stato islamico ha dichiarato guerra all'Occidente con l'obiettivo di restaurare il Grade Califfato e arrivare a Madrid. Occorre rispondere nei modi e nelle forme consentiti dal diritto internazione". Trapelata la notizia, in Italia il Parlamento è già pronto a far decollare i tornado. Per una volta, scoppia la pace.

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