sabato 17 ottobre 2015

"Eroi i professori che vanno in gita. Se la classe è turbolenta meglio rimanere a casa"

Elia Barbetti, Francesca Puglisi: "Eroi i professori che vanno in gita. Se la classe è turbolenta meglio rimanere a casa"

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STUDENTI
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"Capisco gli insegnanti che si rifiutano di accompagnare in gita gli adolescenti, è una età difficile e se la classe è particolarmente turbolenta io consiglierei ai docenti di rimanere a casa".
Francesca Puglisi, senatrice e responsabile Scuola per il Partito democratico ha letto sui giornali la terribile notizia della morte di Elia Barbetti, il diciassettenne livorneseche in un hotel di Milano sembra aver replicato la tragica fine di Domenico Maurantonio, precipitando dall'albergo nel quale stava soggiornando con la scuola in attesa di visitare l'Expo.
Due vicende quasi identiche, che Puglisi preferisce non commentare poiché non è ancora chiaro se Barbetti, come Maurantonio, si sia gettato dall'hotel perché alterato dall'alcol, se sia stato vittima di uno scherzo atroce o se abbia voluto suicidarsi: "In primo luogo dobbiamo esprimere la solidarietà e la vicinanza alla famiglia e alla comunità scolastica colpita dalla morte di questo ragazzo", è il primo pensiero della senatrice. Che non ha "soluzioni da proporre", specialmente "in una fascia d'età molto difficile come quella".
Per questo, secondo Puglisi, "bisognerebbe in primo luogo inculcare nei ragazzi il senso di responsabilità" e " se un preside e gli insegnanti, insieme ai genitori e agli studenti, valutano che la classe non è matura e anzi è turbolenta, io consiglierei di rimanere a casa".
Cresce intanto il numero dei professori che si rifiutano di accompagnare gli alunni in gita anche per i compensi che sfiorano il ridicolo - a Padova, la città di Maurantonio, a gennaio gli insegnanti protestarono perché ricevono 0,26 centesimi all'ora. "Non credo che alzando il compenso la sicurezza sia automaticamente garantita", ribatte Puglisi. "Ma ricordo che i 200 milioni di euro destinati dalla Buona Scuola al premio degli insegnanti più capaci possono essere utilizzati anche ai docenti coraggiosi che si prendono la responsabilità di portare i ragazzi in viaggio di istruzione".
Lo chiama coraggio: "Sì, per me sono eroi. Parlo di coloro che accompagnano le classi di adolescenti, portare in gita dei bambini delle elementari è certamente meno pericoloso". "Non si tratta di sfide legislative ma culturali", continua la responsabile Scuola, "le famiglie per esempio devono comprendere che la disciplina deve essere rispettata e che il progetto educativo non è diretto soltanto ai bambini ma anche ai ragazzi che a quella età pongono problematiche difficilissime".
Allo stesso tempo, conclude, "gli studenti devono capire che l'abuso di alcol e droghe oppure il gesto senza pensiero può davvero arrecare un danno grave a sé e agli altri, ma questa è una riflessione che prescinde dal caso specifico".

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