sabato 27 ottobre 2012

TERRACINA: SERVIZI INDUSTRIALI: CONTINUA L’ODISSEA DEL SIGNOR T.



                                                           COMUNICATO STAMPA


SERVIZI INDUSTRIALI:  CONTINUA L’ODISSEA DEL SIGNOR T.


Sono stato portato a conoscenza del signor T. che in data 22-10-2012, lo stesso veniva comandato a portare il camion carico d’immondizia presso la piattaforma di Latina, Via Carrara, della Servizi Industriali, una volta arrivato sul posto veniva invitato a prendere un attrezzo per lavare il camion, ancora carico d’immondizia.

            Il signor T. faceva presente che tale attività non rientrava nei suoi compiti, essendo lo stesso un autista, e poi anche perché non aveva mai preso in mano una lancia a pressione d’acque quindi era in oggettiva difficoltà.

            E’ a questo punto che il lavoratore (riporta la denuncia presentata al Commissariato di Terracina il 22-10-2012) veniva aggredito dai f.lli Fatone e dal padre.

            Tale aggressione si concretizzava oltre che con strattonamenti, anche con pesanti e volgari ingiurie nei confronti suoi, del sindacato e dei terracinesi.

            Di fronte a tale situazione il lavoratore, spaventato,  ha accusato un malore ed è stato costretto a chiamare l’ambulanza, da notare che l’azienda che per legge ha l’obbligo di tutelare la salute dei propri dipendenti, e di fonte a tale situazione, da lei stessa determinata, non ha provveduto a chiamare alcun soccorso , ha dovuto provvedere il lavoratore pur stando male.

            Ormai non siamo più di fronte ad episodi sporadici, simile trattamento il mese scorso è stato denunciato da un altro camionista, tra l’altro cardiopatico, costretto anche lui alla denuncia penale, ed ha determinato due giorni di sciopero da parte della quasi totalità delle maestranze, così come in passato altro lavoratore, rappresentante sindacale,  è stato soccorso, a Terracina, dall’ambulanza perché accusava un malore mentre lavorava, dopo aver avuto un alterco sempre con il datore di lavoro.






            Altra cosa che va rilevata in modo ironico nella vicenda è il seguente: alle 11,30 circa il lavoratore viene soccorso dal 118, ed alle ore 13.00 circa arriva alla TV locale un comunicato stampa dell’azienda in cui si denuncia che il lavoratore si è nuovamente messo in malattia.

E’ proprio il caso di dire che oltre al danno anche la beffa.

Ora la cosa che fa pensare è la seguente, il signor T. è stato in infortunio dal 30 Aprile al 7 Ottobre, per cui non è ipotizzabile una finta malattia.

            Perché l’azienda spinge i lavoratori ad ammalarsi con queste aggressioni?

            La risposta secondo me sta nel fatto che l’azienda, non più in grado di giustificare le proprie carenze nel servizio, sta cercando di scaricare sui lavoratori e su un presunto assenteismo le sue incapacità professionali ed i suoi limiti gestionali, e questi vanno dalla gestione dell’organizzazione del lavoro alla gestione dei rapporti con il sindacato ed i lavoratori. Lo stesso però non si può dire nei confronti dell’amministrazione comunale, dove pare che tutto fili liscio come l’olio.

            In questo senso va il provocatorio ordine di servizi aziendale del 27 Settembre scorso, in cui si invitano i lavoratori che hanno necessità di farsi la doccia a recarsi, per prendere servizio, a Latina, tornare a lavorare a Terracina, poi tornare a Latina Farsi la doccia e tornare a Terracina,

UNA SORTA DI GIOCO DEI MATTI.

La cosa grave che non può in alcun modo essere sottaciuta, anzi, è il fatto che tale ordine di servizio è la conseguenza dell’implicita ammissione che a causa del mancato funzionamento del depuratore, il percolato prodotto dall’immondizia parcheggiata a morelle,  va, probabilmente, ad inquinare le falde acquifere da dove alle Morelle si attingel’acqua che permette ai lavoratori di farsi la doccia.

            Questo problema è stato denunciato dalle organizzazioni sindacali alla Procura della Repubblica di Latina, all ASL, ai NAS, ed alla direzione NIPAF con lettera datata 1-10-2012.

            Ora si attendono risposte dalle suddette istituzioni pubbliche, ma questo nel frattempo non fa venir meno le responsabilità dell’amministrazione Comunale, la quale e perchè  essendo proprietaria dell’impianto delle Morelle e perché obbligata alla salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente, ad iniziare dal mare, e’ il soggetto che ha la diretta responsabilità  di quanto sta avvenendo.

Qualora quanto denunciato dal sindacato, dovesse essere confermato, è la DIMOSTRAZIONE LAMPANTE CHE L’INQUINAMENTO DEL NOSTRO MARE NON E’ SOLO VISIVO, COME CI HA RIPETUTO IL SINDACO PER TUTTA L’ESTATE.

                                               Il Consigliere Comunale
                                               Vittorio Marzullo

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