Processo Mediaset, l'Anm
replica a Berlusconi:
"Né politica, né barbarie
Respingiamo gli attacchi"
Pecorella: "Con me sempre assolto"
Le toghe in campo: "Da Berlusconi
offese, solidarietà ai magistrati di Milano". L'ex legale del Cavaliere:
"I giudici potevano avere ragioni per accanirsi prima, non ora”.
Gasparri: "Anm inaccettabile, dovrebbe intervenire il Csm"
Roma, la gente esulta per la condanna di Silvio Berlusconi al termine del processo Mediaset
Roma, 27 ottobre 2012 - Non si placano le polemiche all'indomani della condanna inflitta a Silvio Berlusconi al termine del processo Mediaset sui diritti tv.
L'Associazione Nazionale Magistrati replica oggi duramente alle
dichiarazioni del Cavaliere che subito dopo la sentenza aveva definito
la condanna "politica, incredibile e intollerabile" e aveva parlato di
"barbarie".
“Esprimo solidarietà ai magistrati di Milano - ha aggiunto Sabelli - destinatari ancora una volta di offese di fronte a cui hanno sempre reagito con grande compostezza”.
PECORELLA - Nel frattempo, da segnalare il commento su Avvenrie di Gaetano Pecorella, parlamentare ed ex avvocato di Berlusconi: “Tra prescrizioni e assoluzioni - dice Pecorella -, sinora Berlusconi non era mai stato condannato. Insomma, quando si è arrivati al giudizio, la pubblica accusa è sempre stata smentita. E’ la prima volta che accade l`inverso”.
Poi aggiunge: “Se si pensa che ci sia accanimento questa volta, cosa dovremmo pensare, che nelle precedenti circostanze l'ex premier non ha subìto condanne per non alterare gli equilibri politici? Io ci andrei cauto. E poi faccio un'altra riflessione: Berlusconi oggi è un ‘semplice cittadino’, che tra l`altro tre giorni fa ha annunciato un passo indietro dalla prima linea politica. I giudici potevano avere ragioni per accanirsi prima, non ora”.
GASPARRI - "Dopo una sentenza politico-giudiziaria quale quella che, smentendo vari pronunciamenti della Cassazione sugli stessi fatti, ha lapidato in modo inaccettabile Berlusconi, l'Anm assume posizioni non accettabili parlando a nome di tutti i magistrati, compresi quelli che in appello dovranno giudicare ancora Berlusconi". Lo ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.
"Dovrebbe intervenire il Csm - ha aggiunto - a garanzia di principi calpestati da sentenze politiche e da associazioni di parte. La situazione diventa non tollerabile e va ricondotta al rispetto dei fondamentali principi del diritto, travolti dall'uso politico della giustizia".
Articoli correlati
LA REPLICA DELL'ANM - "Respingiamo con fermezza - ha detto ai cronisti il presidente del sindacato delle toghe Rodolfo Sabelli, parlando a margine dei lavori del Comitato direttivo centrale dell’Associazione - queste offese e questi attacchi. Non si può assolutamente parlare di barbarie e di sentenza politica”.- LE REAZIONI Alfano: "Accanimento giudiziario" Il popolo del Pdl scatenato sul web Mediaset crolla in Borsa Processo Ruby, Boccassini: "Difesa vuole lo stallo"
- Mediaset, Berlusconi: "E' una condanna politica,per i miei processi ho speso60mila euro al giorno"
- Berlusconi condannato,dalla stampa italiana al FT:è la fine di un'epoca
- Mediaset, 4 anni a BerlusconiPdl: giustizia politicaAlfano: accanimento giudiciCicchitto: tentato omicidio
- Mediaset, la solidarietà del popolo Pdl a Berlusconi
“Esprimo solidarietà ai magistrati di Milano - ha aggiunto Sabelli - destinatari ancora una volta di offese di fronte a cui hanno sempre reagito con grande compostezza”.
PECORELLA - Nel frattempo, da segnalare il commento su Avvenrie di Gaetano Pecorella, parlamentare ed ex avvocato di Berlusconi: “Tra prescrizioni e assoluzioni - dice Pecorella -, sinora Berlusconi non era mai stato condannato. Insomma, quando si è arrivati al giudizio, la pubblica accusa è sempre stata smentita. E’ la prima volta che accade l`inverso”.
Poi aggiunge: “Se si pensa che ci sia accanimento questa volta, cosa dovremmo pensare, che nelle precedenti circostanze l'ex premier non ha subìto condanne per non alterare gli equilibri politici? Io ci andrei cauto. E poi faccio un'altra riflessione: Berlusconi oggi è un ‘semplice cittadino’, che tra l`altro tre giorni fa ha annunciato un passo indietro dalla prima linea politica. I giudici potevano avere ragioni per accanirsi prima, non ora”.
Multimedia correlati
E’ la prima condanna di Berlusconi, e lei non è più
il suo legale, fa notare il quotidiano della Cei. “Non dica altro.
Posso solo considerarmi soddisfatto di averlo assistito in tutti i processi in cui è stato assolto,
a partire dal caso-Sme, il più importante e difficile di tutti”,
risponde Pecorella, che continua a imputare un errore a Berlusconi: “Di
aver promosso il cambiamento con un anno e mezzo di ritardo. Dovevamo
fermarci quando non riuscivamo più a governare ed eravamo assediati
dalla giustizia. Le mie posizioni critiche, oggi lo si capisce, erano
solo nel suo interesse”.GASPARRI - "Dopo una sentenza politico-giudiziaria quale quella che, smentendo vari pronunciamenti della Cassazione sugli stessi fatti, ha lapidato in modo inaccettabile Berlusconi, l'Anm assume posizioni non accettabili parlando a nome di tutti i magistrati, compresi quelli che in appello dovranno giudicare ancora Berlusconi". Lo ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.
"Dovrebbe intervenire il Csm - ha aggiunto - a garanzia di principi calpestati da sentenze politiche e da associazioni di parte. La situazione diventa non tollerabile e va ricondotta al rispetto dei fondamentali principi del diritto, travolti dall'uso politico della giustizia".
Nessun commento:
Posta un commento