domenica 14 ottobre 2012

Primarie, Bersani riparte dal distributore di Bettola


Primarie, Bersani riparte
dal distributore di Bettola
"Governissimo col Pdl
dopo il voto? Non esiste"

Bagno di folla per il leader del Pd

Bersani riparte dal paese natale, la prima tappa è al distributore di benzina che il papà Giuseppe, ‘Pino’, gestiva anni fa come meccanico. “Da studente aiutavo mio padre”, ha detto Bersani. "Senza radici non si fanno foglie nuove". Le primarie: "Vado senza violenze verbali nè acrimonie. Le regole? Andremo ad armi pari. se vince Renzi entrambi saremo a disposizione dell'Italia"
Il Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani al distributore che fu del padre (Ansa)
Il Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani al distributore che fu del padre (Ansa)
Bettola (Piacenza), 14 ottobre 2012  - - Il Partito Democratico "e' un bambino. Compie oggi 5 anni ma e' l'unica speranza del Paese". Pier Luigi Bersani apre la campagna elettorale per le primarie e celebra il quinto anniversario della nascita del Pd.
"E' un bambino piccolo che ha ancora tanti difetti da aggiustare
- sostiene il segretario dei Democratici parlando in piazza a Bettola - In tutto il mondo politico mondiale non c'e' un'esperienza cosi'. Oggi quando vado in giro in Europa posso dire a tutti che quel bambino e' il primo partito del Paese ed e' l'unica speranza del Paese, pur con i suoi limiti e i suoi problemi".
 Bersani ha quindi ricordato quando tenne il suo primo comizio proprio davanti al bar nella piazza principale del paese: "A volte mi mettono addosso giacche che non sento mie, di burocrate, di politicante chiedo invece a voi bettolesi di essermi testimoni che per me la politica non e' stato un sentiero segnato ma un'avventura alle volte difficile e dolorosa".  "Al mio primo comizio - prosegue - non c'erano piu' di venti persone. C'era il mercato e le mie idee non erano certo di popolarita' smisurata. E l'ansia piu' grossa era nel passare il ponte per andare verso casa mia e sentire quello che dicevano i miei parenti".  Bersani invita quindi i giovani "a mettere un po' d'avventura" nella propria vita e di rischiare. "Hai visto mai - conclude - che a fare un comizio li' - dice indicando la piazza - poi ti trovi segretario del Pd".
E' stato un un bagno di folla per Pier Luigi Bersani tornato oggi a Bettola, il paese in provincia di Piacenza dove è nato nel 1951 e dove tenne da ragazzo il suo primo comizio.
La prima tappa è al distributore di benzina che il papà Giuseppe, ‘Pino’, gestiva anni fa come meccanico e che ora è in gestione ad altri. “Da studente - ha spiegato Bersani - aiutavo mio padre”.
Il segretario del Pd ha quindi salutato, insieme al fratello, gli amici di un tempo e sottolineato l’importanza di “ripartire dal paese. La mia è una scelta simbolica”.
Ad attenderlo davanti alla stazione di servizio anche un gruppo di sostenitori con un cartello “Noi aggiustiamo, non rottamiamo” in contrapposizione al ‘rivale’ Renzi. La seconda tappa prevede l’apertura ufficiale dei comizi per le primarie nella piazza principale del paese, Cristoforo Colombo, dove sono già in attesa alcune centinaia di simpatizzanti del Pd.
IL COMIZIO - “Il Bersani più vero è questo qua, tra il distributore e l’officina dove stanno le mie radici”: il segretario del Pd apre così il suo comizio nel paese natale di Bettola, in provincia di Piacenza, e sottolinea la necessità per un Paese “che ha bisogno di foglie nuove” di avere “solide radici”. “Senza radici - sottolinea - foglie non se ne fanno”.
Partendo da questo, Pier Luigi Bersani spiega quindi la sua intenzione di affrontare in campagna elettorale i problemi “della vita reale dei cittadini che vengono prima di ogni altra cosa, prima della comunicazione e dell’interpretazione politica. Io andrò nei luoghi della realta’, dei problemi e delle energie che ci sono nel Paese”.
E la prossima tappa sara’ il Cern di Ginevra, “il cui creatore, fondatore, Edoardo Amaldi, non solo e’ italiano ma e’ di Carpaneto Piacentino, a 20 chilometri da qua. Da li’ poi - conclude con una battuta - prendero’ la galleria della Gelmini per andare direttamente a L’Aquila”.
IN TV - Bersani ha fatto anche un passaggio in televisione dall'Annunziata. Ha parlato delle primarie e del dopo elezioni. Cominciamo di qui. Le perplessita' sulla meccanica della legge elettorale, sulla quota del premio di maggioranza, ci sono ma resta il fatto che dopo le elezioni "una maggoranza ci vuole" e "se si parla di governissimi, o di un Monti bis con megamaggioranze tipo Berlusconi-Bersani, vi dico che non esiste". Quanto a una possibile alleanza con l'Udc, Bersani risponde: "'Se ci sono le condizioni politiche, in nome del tema europeo, incontriamoci a discutere con forze liberali, democratiche ed europeistiche''.
Per quanto riguarda invece le primarie, il segretario del Pd sottolinea: "'Da parte mia intendo fare una campagna per le primarie senza violenze verbali, ne' acrimonie. Sara' una competizione e ci saranno competitori, non avversari''. E sulle regole chiosa: ''L'albo verra' costruito 21 giorni prima delle primarie, verra' segnalato a tutti i cittadini e quel giorno ci sara' la possibilita' di iscriversi a quell'albo'', spiega.
  ''Noi dobbiamo mettere in sicurezza un prezioso meccanismo sul quale abbiamo avuto esperienze problematiche, per utilizzare un eufemismo, dobbiamo metterlo in sicurezza per tenerlo vivo e operante al meglio in prospettiva. Insomma andremo ad armi pari'. E sull'esito delle primarie, dice: "Se Matteo Renzi vince le primarie si mette a disposizione dell'Italia e io pure: non siamo mica qui in due a fare una briscola...".

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