giovedì 30 aprile 2015

Nepal: si temono 10mila vittime.

Nepal: si temono 10mila vittime. Polemica sui soccorsi: si dà la precedenza ai turisti. Gli Italiani dispersi sono dieci, 4 i morti

In arrivo a Kathmandu soccorsi e fondi da tutto il mondo, continuano le scosse

Redazione Tiscali
Il numero delle vittime del terremoto in Nepal potrebbe arrivare a 10.000: lo ha detto il premier del Nepal Sushil Koirala, secondo quanto riporta il sito della Reuters. Continua la tragica conta delle vittime, con numeri a tre zeri che crescono di ora in ora. L'ultimo bilancio fornito da Times of India on line è di 5.057 morti. Il Centro nazionale per le operazioni di emergenza del Nepal ha anche aggiunto che i feriti sono 10.915, mentre la stima dei profughi interni è di 454.769 persone.
Cresce il bilancio, oltre 5000 morti accertati - Rischia quindi di aggravarsi in maniera ancor più drammatica il conto delle vittime del sisma che ha colpito il 25 aprile il Nepal. Le due scosse di magnitudo 7.9 hanno squassato un Paese antico e precario, devastando case e monumenti e provocando oltre 5000 morti e 6700 feriti. Sono circa 1 milione i senza tetto, un milione e 800 mila le persone senza cibo e circa 8 milioni di nepalesi sono stati colpiti in varia misura dal sisma in 34 distretti. Diverse località, nelle vallate più remote, sono ancora isolate e non sono state raggiunte dai soccorsi. Il governo stima inoltre che ci siano 400 mila edifici distrutti. Per i soccorsi sono a disposizione 13 elicotteri, tra cui tre inviati dall'India, che sono impegnati a trasportare i feriti negli ospedali di Kathmandu.
 
 
Polemica sui soccorsi - Vaste aree interessate al sisma che ha colpito il Nepal sono accessibili solo via elicottero e non hanno ancora ricevuto alcuna assistenza: lo rende noto Medici senza Frontiere, che ha inviato 38 operatori, con base a Katmandu e Ghorka. A Katmandu, riferisce Msf, moltissime persone dormono all'aperto in tende o ripari di fortuna e nei prossimi giorni si prevedono temporali. Gli ospedali stanno finendo le scorte di medicinali e materiali. Nelle aree circostanti la capitale, ad Msf risulta che circa 45 villaggi sono distrutti o gravemente danneggiati e serviranno beni di conforto come ripari, materiali per l'igiene e per cucinare. Il primo ministro nepalese Sushil Koirala ha ammesso che le operazioni di soccorso delle vittime "non sono state efficaci". Il premier in Parlamento ha detto che il governo "finora non è stato in grado di inviare aiuti nelle aree colpite a causa di problemi logistici e di capacità di coordinamento".
"Si dà precedenza ai turisti" - E' Emilio Bucci, un muratore italiano di 38 anni impegnato con una ditta italiana che costruisce in Nepal un acquedotto a sintetizzare oggi su Facebook la situazione. "Fate presto - ha scritto - qui è un macello: la gente muore sotto le macerie e i superstiti vivono in una situazione infernale". Dopo la scossa di magnitudo 7.9 di sabato, la situazione è andata via via migliorando per l'arrivo di team e aiuti internazionali. Con il particolare, però, che i soccorritori indiani, cinesi, francesi e americani hanno privilegiato all'inizio soprattutto i luoghi dove si trovavano turisti stranieri, nelle città d'arte, nelle zone dei trekking himalayani o vicino all'Everest.
Il sentiero del trekking cancellato - Il terremoto ha trasformato il sentiero del trekking dell'Everest in un succedersi di distruzione: molti dei lodge rifugio degli appassionati della montagna crollati, sentieri e ponti danneggiati. È quanto riferisce l'elicotterista d'alta quota italiano Maurizio Folini all'associazione Ev-K2-Cnr. "Molti aerei militari stanno rimpatriando la loro gente", prosegue l'elicotterista, e "sono arrivate anche molte squadre di soccorso e mediche da tutto il mondo. Ho incontrato squadre della Turchia, americane, spagnole e di altre nazioni". Si lavora nel caos e "purtroppo nel caos una persona ha perso la vita perché è finita in un rotore di un elicottero. Il pilota ora è in prigione".
Quattro le vittime italiane - Sono scesi invece a "una decina" gli italiani irrintracciabili. "Nelle ultime ore - comunica la Farnesina - grazie alla ripresa parziale delle telecomunicazioni cellulari e al fatto che i soccorsi hanno potuto raggiungere alcune zone remote del Nepal, la ricerca costantemente effettuata dall'Unità di crisi del ministero degli Esteri ha dato i suoi esiti consentendo di riprendere i contatti con diversi connazionali che non si riuscivano a rintracciare". "Al momento - è precisato nella nota - scende a una decina il numero degli italiani che la Farnesina sta ancora cercando di contattare".
Chi sono - Tre sono trentini: Renzo Benedetti, Marco Pojer e Oskar Piazza. Quest'ultimo faceva parte della spedizione dei quattro speleologi italiani dati per dispersi nei pressi del villaggio di Langtang, travolto da una valanga. Di questa spedizione è morta anche Gigliola Mancinelli, di Ancona. Renzo Benedetti e Marco Pojer sono stati travolti da una frana mentre stavano facendo trekking a 3500 metri di quota nella Rolwaling Valley. Lo raccontano due compagni di spedizione, Iolanda Mattevi, ferita, e Attilio D'Antoni, illeso. Sono morti anche Oskar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige, e Gigliola Mancinelli, 51 anni, di Ancona, due dei 4 speleologi dispersi. Salvi gli altri due compagni: Giuseppe 'Pino' Antonini, 53 anni, di Ancona, e Giovanni 'Nanni' Pizzorni, 52 anni, genovese, esperto torrentista. Gigliola Mancinelli aveva chiesto un cambio turno a lavoro per andare in Nepal.
Kathmandu si è spostata di 3 mt. verso sud - Il terremoto cha spostato il terreno sotto l'area di Kathmandu fino a tre metri verso sud, mentre l'Everest dovrebbe essere rimasto della stessa altezza. Lo affermano alcuni esperti internazionali citati dal sito del Guardian.
150 tedeschi dispersi - Sono 150 i turisti tedeschi dispersi in Nepal, dal terremoto del 25 aprile, stanfo a quello che scrive oggi la Frankfurter Allgemeine Zeitung, riferendo le cifre fornite dall'Ambasciata tedesca a Kathmandu.
Sciame sismico - Quattro scosse di magnitudo fra 3,9 e 4,8 gradi Richter sono state registrate in Nepal nelle ultime otto ore. Lo ha reso noto il Centro sismologico europeo mediterraneo. La piu' forte (4,8) e' stata alle 00,54 locali, mentre l'ultima (4,3) alle 05,05 locali. Il primo ministro nepalese Sushil Koirala ha ammesso che le operazioni di soccorso delle vittime del sisma di sabato "non sono state efficaci". Il premier in Parlamento ha detto che il governo "finora non è stato in grado di inviare aiuti nelle aree colpite a causa di problemi logistici e di capacità di coordinamento". Nello stesso tempo, ha però rassicurato che il governo sta facendo tutto il possibile per accelerare i soccorsi e assistere i senza tetto. Nonostante l'arrivo di aiuti da paesi stranieri e da diverse organizzazioni umanitarie, la distribuzione di generi di prima necessità, medicine e tende a Kathmandu è stata finora carente e non ha raggiunto tutti i campi di accoglienza.
Bloccati 200 alpinisti su Everest - Sono almeno 200 fra alpinisti e guide i nepalesi che sono bloccati sul monte Everest per le valanghe causate dal terremoto. E' la stima del direttore dell'associazione Himalayan Guides Treks, Iswari Poudel, riportata dal quotidiano The Himalayan Times. "Piu' di 120 sono intrappolati al campo base due - ha precisato - mentre un’ottantina di scalatori specializzati nelle ricerche in alta quota sono impegnati nei soccorsi". Domenica circa 70 feriti sono stati trasportati a valle e trasferiti con gli elicotteri in diversi ospedali a Kathmandu.
Un numero solidale - Per l'emergenza in Nepal, Unicef e Wfp Italia hanno lanciato un numero solidale per donare 1 euro da rete mobile e 2 euro da rete fissa. È possibile donare con un SMS al 45596 da cellulare Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile e CoopVoce o chiamata allo stesso numero da rete fissa da Telecom Italia, Fastweb, Vodafone e TWT.

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