lunedì 20 aprile 2015

Enrico Letta "Lascio il Parlamento, non la politica e il Pd".

Enrico Letta "Lascio il Parlamento, non la politica e il Pd". E Renzi? "Con lui rapporti sereni"

. Politica
Enrico Letta, 49 anni, lascia il parlamento, non la politica o il Pd, partito che ha contribuito a fondare. L'ex-presidente del Consiglio ha scelto la tribuna di Fazio a 'Che tempo che fa' per dare l'annuncio. Non prenderà nessuna pensione da ex-parlamentare e dal primo settembre prossimo andrà a Prigi a dirigere la scuola di Affari internazionali. "Dal primo settembre mi dimetto dal Parlamento. Voglio vivere del mio lavoro come ho vissuto per un pò di anni della politica" ha detto l'ex-premier che, incaricato da Napolitano subito dopo la sua rielezione, è stato sulla poltrona di palazzo Chigi succedendo a Mario Monti dall'aprile 2013 al febbraio 2014, cioè fino a quando, 'sfiduciato' repentinamente della direzione del suo partito, non è stato costretto a lasciare il posto a Matteo Renzi. E' storia oltre che aneddoto politico la freddezza con cui ha partecipato allo scambio della campanella con il suo rivale e collega di partito nella sede del governo nel momento dell'addio. Non ha neanche guardato in faccia il suo successore, confermando cio' che già si sapeva e cioè di non aver per nulla gradito nè di dover lasciare la guida del governo dopo soli dieci mesi nè il modo. Stasera comunque ha evitato di polemizzare con Renzi, ha detto anzi che con il premier i rapporti sono sereni. "Non mi dimetto dalla politica ma dal Parlamento. Ho informato il presidente della Repubblica" ha spiegato. E il capo del governo? "Del mio futuro impegno - dice - non ne ho ancora parlato con il Presidente del Consiglio. Ne parleremo, siamo sereni nei nostri rapporti". Letta non lascerà neanche il Pd: "No, penso che il mio impegno di fondatore dei democratici è quello di chi ci crede penso che sia stato un grande disegno che in tanti abbiamo realizzato". E quanto a possibili scissioni spera che non ci siano: "Sarebbe un errore da parte di tutti, e anche da parte di chi lo dirige, il Pd, se la favorisse". Sulle elezioni Letta la pensa così: "Questa legislatura, anche per le riforme fatte, ha bisogno di oltre un anno. Penso che si voterà nel 2018". Nel suo futuro quindi un libro che uscirà martedì, una scuola di 'politiche' che vuole aprire a Roma e da settembre la guida della scuola di affari internazionali a Sciences Po a Parigi. "Il lavoro è un punto di partenza, è importantissimo avere un mestiere, mi hanno proposto di fare una cosa che farò per un pò di tempo: sarò rettore della scuola di affari internazionali di Sciences Po di Parigi, mi piace, penso sarà interessante e utile".

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