giovedì 30 aprile 2015

I migranti, l’utile carne da macello


I migranti, l’utile carne da macello

by supermarco
I MIGRANTI, L’UTILE CARNE DA MACELLO
La tragedia è accaduta intorno alla mezzanotte tra sabato e domenica: un barcone era appena uscito dalle acque libiche e si trovava ancora a circa 120 miglia nautiche a sud di Lampedusa. La nave era partita dall’Egitto e avrebbe poi caricato i migranti sulle coste della Libia nord occidentale, vicino alla città di Zuara. Si è capovolta. Uno dei migranti tratti in salvo ha detto che a bordo del mezzo c’erano almeno 700 persone. Ma secondo un altro superstite già approdato in Sicilia i migranti sul barcone sarebbero stati in 950 tra cui 200 donne e tra i 40 e i 50 bambini. I migranti provenivano da Algeria, Egitto, Somalia, Nigeria, Senegal, Mali, Zambia, Bangladesh, Ghana.
Ci sarà commozione, cordoglio, indignazione e poi tutto riprenderà come prima e le morti continueranno.
E perché questa situazione non può cambiare? Perché è semplicemente questo sistema che determina la morte di tutta questa gente, un sistema dove i soldi sono l’unico dio rimasto e le persone più sono di serie bassa e più sono carne da macello. C’è chi strepita che dovrebbero starsene a casa loro. Ma per quale motivo dovrebbero starsene a casa loro? Se è vero che il nostro è il sistema più desiderabile, come ci dicono alla pubblicità, allora tutti devono poter venire e mangiare i biscotti del mulino bianco come noi. Tutti devono poter diventare alla moda, eleganti e tanto ricchi come ci dicono i vari sogni americani o occidentali che siano. Altrimenti dovremmo mettere delle avvertenze alle pubblicità e scrivere: questa pubblicità è solo per bianchi ariani residenti nel Paese da più di venti generazioni.
Per capire da dove nasce la necessità di tanti disperati di arrivare in occidente, bisogna considerare che attraverso il nostro sistema di consumo, deprediamo i loro territori, li affamiamo, li bombardiamo, alimentiamo guerre o ne siamo complici, li rendiamo profughi e fuggiaschi e poi li vogliamo anche rimandare a casa a calci se vengono a mangiarci qualche briciolina della tavola imbandita. Iniziamo a non vendere armi ai loro governi, a non appoggiare in alcun modo governi liberticidi e a non depredare sistematicamente le loro risorse.
Ma poi in fin dei conti gli immigrati, diciamocelo chiaramente, fanno comodo a tutti.
Sono un valido sostituto alla inevitabile crisi di vocazioni della chiesa cattolica travolta da ogni tipo di scandalo.
Servono a qualsiasi datore di lavoro senza scrupoli perché si possono sfruttare come bestie e attraverso di loro ricattare gli altri lavoratori facendo accettare condizioni disumane e paghe da fame.
Servono ai nostri supermercati perché grazie al loro schiavismo possiamo comprare frutta, verdura e tanti altri prodotti per pochi spiccioli.
Servono un po’ a tutti perché fanno lavori faticosi e umili che noi bianchi ariani non vogliamo più fare.
Servono a tante famiglie che non possono o non vogliono occuparsi più dei loro anziani e senza il loro supporto il Paese collasserebbe a livello sociale in pochi giorni.
Servono ai grandi gestori della telefonia mobile e alle imprese di transazione internazionale di denaro che su di loro hanno costruito gigantesche fortune.
Servono a tanti uomini repressi che se ne servono attraverso la prostituzione infischiandone di sfruttamento, violenze e ricatti.
Fanno comodo ai politici razzisti di tutte le risme che su di loro costruiscono politiche, partiti e paure.
Fanno comodo al sistema del consumo perché quelli che approderanno da noi a prezzo di enormi sacrifici e umiliazioni andranno ad ingrandire la schiera dei consumatori. Consumatori indispensabili per la crescita del PIL e quindi del cosiddetto falso benessere economico di tutti noi.
Fanno comodo alle statistiche demografiche, se non ci fossero loro saremmo un Paese sottozero per numero di nascite, altro elemento che ribadisce quanto questo sistema sia desiderabile, così desiderabile e pieno di speranza che ai bianchi ariani non viene più nemmeno voglia di fare figli.
C’è chi dice che alcuni di loro si dedicano allo spaccio di droga, allo sfruttamento della prostituzione ma dovremmo essere contenti di questi eventuali loro servizi resi al nostro Paese perché recentemente abbiamo messo queste due categorie come dato per la crescita del PIL.
Ma nessuno si illuda: nemmeno tutti i razzisti d’Europa o le peggiori leggi liberticide, nemmeno i cannoni o le mine disseminate ovunque in mare fermeranno le masse di disperazione che stiamo provocando ogni giorno con il nostro scellerato stile di vita.
Il modo migliore per agire è cambiare radicalmente il nostro sistema e smetterla di rapinare altri Paesi e invece aiutarli concretamente ad uscire da miseria e terrore.
Solo allora l’esodo e la conseguente tragedia si fermerà e si potrà finalmente costruire assieme una speranza per tutti, senza più persone di serie A e persone di serie Z.

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