giovedì 30 aprile 2015

E' il giorno della Liberazione. Mattarella: "25 aprile festa di speranza da preservare"

E' il giorno della Liberazione. Mattarella: "25 aprile festa di speranza da preservare"

 
Redazione Tiscali
E' un'Italia antifascista che vuole ricordare i valori di libertà e democrazia conquistati a caro prezzo, quella che oggi si ritrova tra cortei, manifestazioni, letture sulla Resistenza in tutto il Paese. Nel suo discorso al Piccolo Teatro di Milano, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha ricordato che "la Costituzione è il frutto principale del 25 aprile, e la pietra angolare su cui poggia la civiltà e il modello sociale che i nostri padri ci hanno lasciato. La Resistenza è il fondamento etico dell'Italia. Per il capo dello Stato: "Abbiamo una strada non facile davanti a noi. Ma le nostre radici hanno ancora molta linfa. I nostri padri ci hanno dato moltissimo e onorarli, per noi, comporta l'onere di compiere nuovi passi. La festa della Liberazione è un incitamento a tenere la schiena dritta, ad essere fedeli a noi stessi
Combattere corruzione e terrorismo - Mattarella ha inoltre sottolineato una volta ancora l'importanza delle riforme: "Non siamo imprigionati in un presente irriformabile". Ma ha ammonito: "La democrazia non è conquistata per sempre e vuol dire anche lotta severa alla corruzione". Il diritto al lavoro, ha aggiunto, "è la priorità delle priorità se vogliamo rispettare l'impronta della Costituzione". Inoltre: "La lotta al terrorismo e all'integralismo risulterà tanto più efficace quanto più le nostre istituzioni e le nostre società sapranno sviluppare i principi di autentica laicità". Sulla necessità di riforme democratiche e incisive, da Milano il capo dello Stato ha esortato i partiti a trovare una giusta convergenza.
 
 
Anpi: la Resistenza non va sminuita - "E' ora che su alcuni punti si trovi un'intesa": così il presidente dell'Anpi, Carlo Smuraglia, nel suo intervento alle celebrazioni per il 70/o della Liberazione, ha invitato a fare in modo che "questo Paese abbia finalmente una storia almeno collettiva". Secondo Smuraglia bisogna isolare i negazionisti e tenere alcuni punti fermi, primo fra tutti che la Resistenza "è stata un fenomeno nazionale" e non solo del Nord e che se è vero che ci sono state delle ombre, queste sono state perlopiù atti "individuali", che non scalfiscono il tessuto della Resistenza "e la luce del suo obiettivo condiviso". "Sono convinto - ha aggiunto - che il 25 Aprile debba essere la festa di tutti, anche delle istituzioni e spero che le celebrazioni del 70/o non solo servano ad impedire l'oblio ma portino ad una svolta verso un Paese civile" con appunto una storia condivisa.
Omaggio a Pertini, presidente partigiano - Va a Sandro Pertini, esempio di ''onestà e coraggio'' l'omaggio di Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, in occasione della Festa della Liberazione. ''Oggi, 25 Aprile - scrive Caldoro su Fb - vorrei ricordare Sandro Pertini. Un simbolo per le nuove generazioni. Ha combattuto per la libertà, e'stato un partigiano. Un socialista. Un esempio per tutti. Sandro Pertini ha combattuto per la libertà e da Presidente della Repubblica ha lavorato, per i giovani e con i giovani. Uno dei Presidenti più amati''.
I morti non sono tutti uguali - Già nel suo discorso alla vigilia della festa della Liberazione, Sergio Mattarella aveva parlato della necessità di ristabilire l'oggettività storica di quanto successo in Italia: "La pietà e il rispetto sono sentimenti condivisibili di fronte a giovani caduti nelle file di Salò che combattevano in buona fede. Questo non ci consente, però - avvertiva nel discorso della vigilia - di equiparare i due campi: da una parte si combatteva per la libertà, dall'altra per la sopraffazione. La domanda di Bobbio ai revisionisti è rimasta senza risposta: che cosa sarebbe successo se, invece degli alleati, avessero vinto i nazisti?".
Insulti al corteo di ex deportati - Alcuni momenti di tensione per grida e insulti nei confronti delle associazioni di ex deportati nei campi di concentramento si sono verificati durante il corteo del 25 Aprile a Milano. Gruppi di manifestanti pro Palestina hanno urlato slogan come 'Fuori i sionisti dal corteo' e alcuni insulti al passaggio delle associazioni degli ex deportati nei campi di concentramento. "E' una vergogna", hanno commentato altri presenti nella piazza in disaccordo con gli estremisti. Tra le due parti non c'è stato nessun contatto fisico.
Gli auguri di Renzi su Twitter - "Abbiamo previsto diversi eventi per il 70/o anno della Liberazione. Buon 25 Aprile a tutti! #ilcoraggiodi". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, pubblicando un link ad un video, su Youtube, dove si ripercorre tra l'altro la visita del premier a Marzabotto alternando le immagini ad altre di repertorio sui giorni della Liberazione. A Milano già nella giornata di venerdì sono partite una serie di letture sulla Resistenza organizzate dal Pd. Gli ha fatto eco il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti: "Il 25 aprile non deve appartenere a una parte sola ma a tutta la Nazione. E noi ci ispiriamo ai valori dell'antifascismo - giustizia, libertà, eguaglianza - facendo politica tutti i giorni, anche portando avanti il nostro programma".
La polemica di Salvini - 'La Liberazione fu merito di tanti che rossi non erano... penso a liberali, a cattolici e a uomini di Chiesa e anche ad altri, alcuni dei quali finirono pure uccisi da gente che stava sotto le bandiere rosse e che aveva dei conti personali da regolare'':  così il leader della Lega Matteo Salvini, a Radio Padania, nel suo commento alle manifestazione e al significato della festa della Liberazione. ''Spero - ha aggiunto il segretario leghista - che il 25 aprile sia celebrato con meno retorica possibile''.
Gli appuntamenti -  Mattarella partecipa alla cerimonia all'Altare della Patria assieme a Renzi, con la deposizione di una corona d'alloro al Mausoleo delle Fosse Ardeatine. A Milano deposizione delle corone in onore ai caduti. Quindi in Corso Venezia il corteo che si sposta fino a piazza Duomo con i discorsi ufficiali. A Firenze le celebrazioni  prendono il via da Piazza dell' Unità italiana, dove vengono deposte le corone di fiori al monumento ai Caduti di tutte le guerre, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. A Bologna la festa di strada del Pratello si ammanta di antifascismo, a Genova è im programma il corteo da Piazza della Vittoria a Piazza Matteotti. Numerose manifestazioni, dibattiti e omaggi in programma anche a Palermo, Napoli e Cagliari

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