giovedì 30 aprile 2015

COMUNICATO Circolo SEL Terracina




COMUNICATO


Da come si sta sviluppando il progetto della pista ciclabile sul lungomare è ormai evidente che la si può raggiungere solo per strade normali senza alcun collegamento con le ciclabili già esistenti.
Da Nardi a Procaccini possiamo dire che lo stile è sempre lo stesso, si buttano lì pezzi di piste scollegati da tutto e da tutti giusto per fare un po' di immagine.

Tanti si saranno accorti, per esempio, che se si decide di percorrere la ciclabile in direzione sud per fare una bella passeggiata fino al porto, arrivati con la propria bicicletta nei pressi della pineta, le possibilità per proseguire sono due: rischiare di farsi travolgere dalle automobili provenienti in senso contrario per tentare di raggiungere l'incrocio che immette verso il porto oppure desistere e tornare indietro. Il consiglio spassionato è quello di tornare indietro.
Che dire, decisamente un bel progetto per fare giù e sù per viale Circe con la bicicletta.

È solo una delle tante criticità del progetto che stanno emergendo sempre più evidenti con i giorni che passano.

Siccome si è deciso di conservarne una porzione anche per i parcheggi, la carreggiata risulta molto ristretta specie in alcuni tratti dove la larghezza per il passaggio degli autoveicoli presenta margini veramente esigui.
Un contesto di questo tipo pone seri problemi di sicurezza perché se si verifica una situazione di emergenza in pieno fine settimana estivo con traffico intasato ovunque, il passaggio di una ambulanza in spazi così stretti appare piuttosto difficoltoso se non impossibile.

Inoltre, osservando le attività di tutti gli esercizi commerciali su viale Circe, dalle attività di carico e scarico delle merci, alle operazioni in atto per l'istallazione delle strutture dei chioschi, risulta evidente come le difficoltà di manovra per gli autocarri in spazi così risicati stiano generando problemi non di poco conto.

Un ulteriore pericolo è costituito proprio dagli autocarri parcheggiati sull'unico lato rimasto disponibile: nell'immettersi su viale Circe spesso ci si ritrova alla propria sinistra veicoli di grosse dimensioni che ostruiscono completamente la visibilità stradale. Occorre assolutamente istallare specchi che permettano di uscire dalle traverse in tutta sicurezza.

Molte criticità che si vanno ad aggiungere alle tante conseguenze negative insite nel progetto della bella pista ciclabile scollegata da tutto: maggiori difficoltà per turisti e residenti per raggiungere il mare; rischi di perdite per le attività economiche sul litorale; disagi per gli automobilisti a causa della diminuzione dei parcheggi; conseguente diminuzione degli introiti per il Comune.

Secondo noi serve urgentemente un piano di collegamenti con navette tra tutte le zone della città e il lungomare.
Inoltre, abbiamo verificato l'esistenza di vasti terreni di proprietà comunale non lontani dal mare sui quali è possibile la realizzazione di parcheggi facilmente collegabili al lungomare con mezzi pubblici e piste ciclabili. Questa possibilità non è stata minimamente presa in considerazione forse perché si preferirà come al solito vendere i terreni a privati per dar modo di speculare continuando a costruire edifici inutili.

Avremmo sicuramente voluto dare questo tipo di contributo in Consiglio Comunale, ma la prepotenza del Sindaco e di tutta la Giunta ha impedito al Consiglio di discutere e di esprimersi su una questione per la quale necessitava apposito atto di indirizzo.

Da Nardi a Procaccini, delle ciclabili è mutato il colore ma non il fine: meglio un'operazione di facciata oggi che una efficiente mobilità domani.
Non è cambiato nulla.

Il Coordinatore del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà
di Terracina
Giuseppe De Santis

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