sabato 4 aprile 2015

Ma com'e' il vino di D'Alema?

Ma com'e' il vino di D'Alema? Ottimo, molto francesizzante tipo Bordeaux e Bourgogne

. Cronaca
Ma com'e' questo vino, ormai diventato famoso, prodotto nella tenuta della Madeline in Umbria da D'Alema e sua moglie? Ottimo, ed in quattro diverse etichette, che lo collocano tra i vini medio-alti con prezzi dai 10 ai trenta euro. E con una "furbata",  e come non poteva esse così? Quella di puntare in controtendenza anziché sui vitigni autoctoni su quelli coltivati per produrre i due più grandi vini francesi, il Bourgogne ed il Bordeaux. E per realizzali, anzi per "cotruirli" con equilibrio, ha ingaggiato uno dei maghi della vinificazione, Riccardo Cottarella, già famoso per il suo Montiano, rinomato Merlot, umbro-laziale. D'Alema e' subito partito alla grande e da poco, nel 2011, ma il suo prodotto e' molto apprezzato dagli esperto e figura nelle maggiori riviste del settore, malgrado le etichette dei vip siano viste sempre con qualche pregiudizio. Quattro i vini della Madeline. Il vino più importante e' il NarnOrn (il nome deriva dalla crasi tra i paesi umbri di Narni ed Orticoli su cui si estende il regno dei vigneti dell'ex premier). Si tratta di un Cabernet Franc in purezza che fa 14,5% ed e' prodotto in 6500 bottiglie e viene venduto a 29 euro. Un vino accattivante di alta collocazione, tipico bordolese (anche se li' predomina il Cabernet Sauvignon, ma c'e' anche appunto il Cabernet Franc e sono tra i vini francesi maggiormente conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo). Si tratta di un rosso dal sentore di frutti di bosco, liquirizia, con una venatura vegetale e che rilascia non troppo tannino, ed anche una sensazione di vaniglia. Si abbina benissimo a formaggi stagionati ma anche a carni non troppo cotte, tipo un carpaccio,un filetto o una bistecca alla fiorentina. E' un vino che ha ricevuto numerosi riconoscimenti. L'Ais l'ha premiato con il riconoscimento più alto, i 5 grappoli, mentre la guida Veronelli arriva a dargli 98 su 100. Il Gambero rosso si ferma a 2 bicchieri su tre. Un successo per un vino appena arrivato nelle cantine dei gourmet. L'altro vino da collezione e' il Pinot Nero in purezza, da uve coltivate nella zona più calda della tenuta. E qui siamo nel campo del famoso Bourgogne, il re dei vini francesi, prodotto nella Borgogna, situata nella Francia  centro orientale, nella valle del fiume Saone, affluente del Rodano. Questa zona e' famosa per i rossi, in particolare proveniente da uve di Pinot Nero. Ma ci sono anche piccoli quantitativi di rosati e di spumanti. Che e' un'altra della varianti dalemiane. Pero' e' uno dei vitigni più difficili, che per riuscire bene deve essere "coccolato".  Se arriva ai massimi livelli e' un vino dall'eleganza impareggiabile, insuperabile per carni dalla lunga cottura, come brasati ed arrosti oltre ovviamente alla selvaggina. Dove il vitigno si trova un po' a disagio produce risultati un po' sfocati, senza corpo e struttura necessari. E di conseguenza anche l'inconfondibile sentore di ciliegio accompagnato dall'aroma dei frutti di bosco, il suo sapore deciso ed insieme asciutto, rimane a meta' strada. Il Pinot Nero di D'Alema e' buono anche se deve ancora raggiungere l'eccellenza. Ma dovrebbe bastare un po' di tempo e di pazienza per aggiustare il tiro e fare adattare il vigneto,coccolandolo, a quelle terre enologicamente ancora vergini. Quindi con grandi potenzialità. Qui il prezzo e' leggermente più elevato 33,50 euro a bottiglia. Poi c'e' il Nerose', sempre metodo Pinot Nero, a 17,50 euro. Infine il vino a prezzo abbordabile da tutti quelli che vogliono provare ad assaggiare un D'Alema doc, un Caberbet Franc, a 10 euro.

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