venerdì 14 settembre 2012

Monti e lo Statuto, scontro passa su twitter


Monti e lo Statuto, scontro passa su twitter
13 settembre, 19:06
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ROMA - "Ha ragione Mario Monti, lo statuto dei lavoratori fa creare meno posti di lavoro, fece lo stesso l'abolizione della schiavitù". Parola - o meglio 'tweet' - dei '99 Posse', rapper napoletani da sempre impegnati sui temi del lavoro e della precarietà celebrati nell'inno generazionale 'Salario Garantito'. Lo Statuto dei Lavoratori, reo secondo Monti di aver 'tagliato' l'occupazione, torna come prevedibile argomento di dibattito e di accesa divisione. E stavolta non solo nei Palazzi della politica o nelle piazze sindacali, ma sui social network. Anche gli anti-Statuto si fanno sentire con i loro tweet, capitanati dal segretario del Pdl, Angelino Alfano ("Noi e Monti sull'argomento abbiamo le stesse idee").

Ma sono pochi, pochissimi, rispetto alle voci che attaccano l'uscita del premier. In prima fila ci sono politici e sindacalisti, ovviamente: come Di Pietro ("Quando non si è abbastanza onesti da riconoscere un fallimento si cerca qualcuno a cui dare la colpa"), Bonelli ("Forse per Monti la crisi è stata provocata dallo Statuto dei Lavoratori, non dalla finanza tossica e politiche da archeologia industriale") e la Camusso ("Monti non ha idee sulla crescita"). C'é anche un economista, Tito Boeri ("Draghi ci ha dato solo tempo. Tantissimo da fare. Necessario consenso. Perché allora questo attacco gratuito a Statuto dei Lavoratori?"). Ma sono i 'twitteristi' comuni, come ovvio, a farla da padroni sul social network. Claudio R. riprende la dichiarazione del premier e chiosa, sulla falsariga dei rapper napoletani, con un sarcastico: "Serve lo schiavismo".

Interviene 'Diavolo': "Monti attacca lo statuto dei lavoratori. Non sembrerebbe esserci la mano di Al Qaeda, ma è sicuramente un attacco kapekazze". Dice la sua Woland: "Secondo Monti la disoccupazione è da attribuire allo Statuto dei Lavoratori. Stupido io che pensavo fosse colpa di politiche scellerate". 'Zeropregi', uno dei 'twitteristi' più noti, si limita a citare il premier, ma declassando le sue parole a 'barzelletta' premettendo che è "l'ultima di Monti". Per il Pd, già 'punto' dall'iniziativa referendaria dipietrista-vendoliana, a parlare è il deputato Salvatore Margiotta ("Se Monti vuole iniziare a far politica attaccando lo Statuto dei lavoratori, siamo messi proprio male").

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