martedì 11 settembre 2012

11 settembre undici anni dopo Anniversario in tono minore


11 settembre undici anni dopo
Anniversario in tono minore

Celebrazioni in tono minore negli Usa per l'anniversario degli attentati del 2001, che costarono la vita a circa 3.000 persone.
A undici anni dagli attentati dell'11 settembre 2001 l'America non dimentica le sue vittime. Con una cerimonia all'insegna della sobrietà, la più grave strage che abbia mai colpito gli Stati Uniti viene ricordata seguendo la tradizione dei primi nove anni, dopo le grandi celebrazioni del decennale.

A Ground Zero, New Yok, lì dove sorgevano le Torri Gemelle, si tiene la straziante lettura dei nomi delle quasi tremila vittime di quella folle giornata. Non solo quelle provocate dai due aerei abbattutisi contro il World Trade Center di Manhattan, ma anche quelle provocate dall'aereo schiantatosi sul Pentagono, e i passeggeri a bordo del quarto aereo precipitato in Pennsylvania prima che potesse centrare Capitol Hill, la sede del Congresso americano, o la Casa Bianca, a Washington.

Nessun riflettore puntato sul presidente Barack Obama - il cui fiore all'occhiello è l'uccisione di Osama bin Laden - o sulla First Lady Michelle. Nè sul suo predecessore George W. Bush, in carica al momento dell'attacco. La commemorazione è intesa come un momento intimo per le famiglie delle vittime, alle quali quest'anno si aggiungeranno anche quelle delle vittime dell'attentato al World Trade Center del 1993, in quello che fu il primo attacco contro il cuore finanziario dell'America. Un attentato nel quale perirono sei persone e oltre mille rimasero ferite.

La campagna elettorale si ferma per un giorno. Ma nessuna apparizione del presidente Obama col candidato repubblicano, Mitt Romney, come avvenne nel 2008 quando Obama e il rivale John McCain visitarono insieme Ground Zero in uno dei rari momenti bipartisan di un'infuocata campagna elettorale. A differenza degli anni scorsi, in ogni caso, nessun politico di rilievo - nè il sindaco Michael Bloomberg nè altri - prenderanno la parola a New York. Per il presidente Obama, quindi, insieme alla First Lady un minuto di silenzio alla Casa Bianca e poi la visita al memorial che ricorda le vittime del Pentagono. Infine, una visita al Walter Reed National Military Medical Center per incontrare i soldati feriti.
Il vicepresidente Joe Biden andrà invece a Shanksville dove si schiantò il volo 93 dellla United Airlines.
L'ex presidente Clinton sarà oggi a Miami, in Florida.

«L'America oggi è più forte, più sicura e più rispettata», ha affermato Obama ricordando l'11 settembre di undici anni fa nel suo discorso settimanale alle famiglie americane. «E oggi - ha aggiunto - una nuova torre si eleva nell'orizzonte di New York».

Ieri, proprio a Shanksville, ha parlato il ministro della difesa Leon Panetta che ha invitato gli americani a non dimenticare «i soldati che combattono e muoiono in Afghanistan».

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